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L’esercito degli hittiti

Può apparire interessante un veloce sguardo alla tecnica militare di allora, prendendo ad esempio l’esercito hittita, uno dei migliori dell’epoca. La fanteria era il corpo centrale dell’esercito; poteva essere armata con spada, ascia o lancia. Esistevano anche reparti di arcieri e vere e proprie macchine da guerra, utilizzate negli assedi delle città, che erano protette da robuste mura difensive. Si ricorda che non c’erano ancora le catapulte, che furono inventate nella Magna Grecia.
La vera forza di un esercito era però costituita dai carri. Prima dell’arrivo degli hittiti si trattava di semplici carri in legno trainati da asini, che offrivano sostanzialmente il vantaggio di una posizione elevata e fornivano alla fanteria un punto di riferimento e, forse, aiutavano a creare un varco nello schieramento avversario. 
Gli hittiti rivoluzionarono i carri grazie all’uso del cavallo, che li rendeva veloci e maneggevoli, in grado, con il loro passaggio, di creare lo scompiglio nello schieramento avversario. L’equipaggio del carro era di tre uomini, di cui uno alla guida e gli altri al combattimento: con archi nella distanza e lance nel corpo a corpo. È presumibile che il numero dei carri impiegati fosse ridotto, perché necessitavano di ampio spazio per manovrare (essendo in continuo movimento), di cavalli specialmente addestrati allo scopo e poiché l’equipaggio era di stirpe aristocratica. 
La tattica consisteva in alcuni elementi costanti: in primo luogo la scelta del terreno (i carri potevano agire con efficacia solo in spazzi aperti e pianeggianti), in secondo l’impedire al nemico di organizzarsi in piccole unità: infatti i carri ottenevano la massima efficacia quando venivano lanciati contro grandi formazioni compatte e chiuse di fanteria, che scompigliavano passandovi in mezzo a grande velocità. L’unico modo per sconfiggere un carro era infatti quello di rallentarne la velocità, costruendo ostacoli (terrapieni, fossati) o cogliendolo di sorpresa (imboscate).
Il resto dell’esercito (che era in realtà un numero notevole di uomini), era costituito dagli addetti ai servizi ausiliari. Questi non erano propriamente soldati perché in genere non combattevano: si occupavano della costruzione delle fortificazioni e delle trincee, del trasporto del materiale e delle provviste. Esisteva presso gli hittiti anche un servizio di strasporto del materiale tramite carri trainati da buoi od asini. 

Tratto da STORIA DEL VICINO ORIENTE ANTICO di Lorenzo Possamai
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