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La nozione di neoclassicismo

La nozione di neoclassicismo


Le nozioni periodizzanti sono riconducibili alle definizioni di:
1) Neoclassicismo: la ragione profonda sta nella sua falsificazione storica che nel ‘700 si riscopra l’antico e di conseguenza, quindi si rinnovi lo stile. Secondo la prof. nel XVIII secolo non ci fu nessuna riscoperta dell’antichità greco-romana ma piuttosto ha preso corpo la creazione di un modello storiografico ancora oggi utilizzato. Cominciarono ad apparire in questo secolo le prime forme di classificazione. L’antichità classica seguitava ad essere un modello primario sia per i modernisti che per gli antichisti durante il 6-700; e la prima manifestazione culturale che rifiuta programmaticamente l’antico (per cercare nella natura il segreto della bellezza) è la cultura Rocaille che ha avuto corso proprio nel XVIII secolo e che ha convissuto con le correnti classiciste. Per cui è rischioso usare definizioni periodizzanti che tendono a nascondere quella articolazione e complessità e possono condizionare e inquinare la ricerca. Nel 1962 è uscito un eccellente saggio di Carlo Basso dal titolo Le interpretazioni del neoclassicismo nella moderna critica d’arte, che ricostruisce le vicende di questa categoria periodizzante nel corso del Novecento e analizza il senso che ogni storico dell’arte ha attribuito a tale nozione. L’aggettivo neoclassico è stato coniato nella
seconda metà del XIX secolo, il suo uso e la sua estensione a categoria ha cominciato a prendere piede solo negli anni ’20 del Novecento (nel periodo dei ritorni all’ordine) per consolidarsi nel secondo dopoguerra ma proprio dalla fine degli anni ’60 sono cominciati ad emergere i primi disagi. 2) Stile impero: I due decenni che vanno dalla campagna d’Italia guidata da Napoleone (1796) e la fin del suo Impero (1815) hanno visto la cultura artistica godere di un notevole impulso (come veicolo di esaltazione di accadimenti, come lingua franca comprensibile a tutti e quindi più adatta di altri media ad avviare un processo di omologazione culturale, come oggetto di culto identitario, quindi di valorizzazione e protezione). In questi decenni in un primo periodo ha prevalso la pluralità dei linguaggi cui si sostituisce, con la conquista dell’Europa, l’avvio di una fase imperiale, la conseguente diffusione di un modello ufficiale squisitamente francese che coinvolge lo stile di vita dei gruppi più direttamente collegati ai dominatori. Si potrebbe estendere la definizione di stile
impero a quella produzione artistico/architettonica che assume un carattere veramente internazionale, nel senso che ha raggiunto più o meno tuti i paesi conquistati e ha forse ha segnato i momenti ufficiali della vita pubblica.

Tratto da STORIA DELLA CRITICA D'ARTE di Alessia Muliere
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