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Psicologia nella seconda metà dell'800



Nella seconda metà dell’800 uno dei modi più consueti di affrontare il problema della conoscenza consiste nel chiedersi quali siano i meccanismi e i processi psicologici attraverso i quali si formano le idee e le associazioni tra idee. A questa domanda è possibile rispondere per via empirica, attraverso i metodi della psicologia sperimentale, che studia i processi della percezione e dell’apprendimento. A questa posizione denominata psicologismo, studiosi di logica come Frege, obiettano che essa non è in grado di affrontare il problema della validità della conoscenza stessa. Infatti la questione di quali siano le condizioni logiche che rendono vere le nostre conoscenze non può essere ridotta alla questione della loro genesi empirica.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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