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Periodizzazione ed allenamento durante la vita dell'individuo


Lungo termine – Sport: attività di problem solving
Pianificare e programmare l’allenamento, l’output deve essere il miglioramento delle prestazioni e delle performance.
Curriculum che risponda allo stadio evolutivo dell’atleta; gestione delle transizioni da un programma all’altro. Garantire una somministrazione dell’allenamento adatta alle esigenze.

Definire i criteri biologici (ormonali, anzianità di allenamento, di sviluppo) di determinate fasce d’età, per poi individualizzare.
Infanzia, adolescenza, età adulta (definizioni molto relative).
L’età biologica consente di predire al meglio la capacità funzionale.
Lo sviluppo delle abilità a lungo termine vanno correlate al massimo cambiamento d’altezza, oltre allo sviluppo fisico, mentale, cognitivo, emozionale, rispetto all’età cronologica.
Bisogna evidenziare anche lo stato di crescita (se in quell’età il tasso di crescità e alto, se siamo in età puberale o pre-post).
Si comincia con lo sviluppo neurale di fattori quali le FUNdamentals movement skills, mobilità/agilità/velocità; il nuovo picco di crescità dell’età puberale consente di cominciare a sviluppare capacità sport-specifiche, potenza, forza, ipertrofia, resistenza aerobica. Vi sono delle finestre di allenamento ottimale in base allo stato biologico del soggetto. Periodo di sensibilità è meglio di allenare secondo l’età cronologica (presuppone il saper valutare il soggetto).

Running economy: Rappresenta la domanda di energia per una data velocità submassimale nella corsa ed è espressa come VO2 submassimale ad una data velocità. Dipende da fattori genetici, efficienza metabolica, cardiovascolare, neuromuscolare, biomeccanica, e fattori ambientali (allenamento e tutte le variabili). Il periodo in cui una persona è più sensibile all'allenamento è all'origine della crescita; i ragazzi mostrano un aumento della capacità polmonare dopo il loro maggiore aumento di altezza (Peak Height Velocity - PHV; dai 16 ai 18 anni). Questa proposta specializzata di allenamento può portare maggiori benefici.

Finestre dell’allenamento di resistenza:
Forza (donne più precoci degli uomini);
Velocità ha due finestre la prima di tipo neuronale.
Dicotomia tra volume e intensità: you can train hard or train long, not both. La specializzazione precoce non è mai un bene, per fattori psichici (burn out e drop out) e nervosi (mancanza sviluppo generale, si memorizza una tecnica con dei parametri corporei che cambieranno ma se non si acquisisce l’ampio spettro di capacità fondamentali non serve). DIVERSIFICAZIONE!
Parole chiave: acquisizione di abilità, stadi dello sviluppo

Medio termine – un anno, una stagione, risultati, competenze
Breve termine – strutturazione di interventi formativi precisi (frequenza, densità, volume, intensità); l’obiettivo guida il metodo. Le caratteristiche che differenziano un atleta di elite da un atleta mediocre sono principalmente di tipo coordinativo e cognitivo, fattori che poi si ripercuotono sull’esecuzione motoria delle tecniche o delle tattiche definite (o situazionali).

Abilità specifiche: attenzione spaziale e sensoriale, controllo biomeccanico e articolare dei movimenti, massima forza nella minima unità di tempo disponibile, controllo del centro di massa, adattarsi rapidamente o resistere alle perturbazioni (stabilità), locomozione multiplanare; controllo bilaterale dell’oggetto. Concetto di epigenesi probabilistica ed equifinalità (la pallina può percorrere sentieri diversi ed arrivare allo stesso punto). Gli obiettivi sono tecnici, tattici, di condizionamento fisico, abilità nel movimento, abilità psicologiche, fattori nello stile di vita.
• Strenght and conditioning: controllare la postura in modo dinamico per creare efficienti schemi di movimento attraverso l’uso comprensivo della catena cinetica, esercitare e resistere alle forze attraverso un efficiente controllo della postura,
• aumentare la magnitudo di queste forze,
• ridurre il tempo necessario per esercitare forze di grande magnitudine,
• produrre le forze necessarie attraverso tecniche sport-specifiche meccanicamente efficienti.
Sinergie posturali: anche il più semplice dei movimenti è accompagnato dalla attivazione di muscoli che a prima vista sembrano avere poco a che fare con lo scopo primario del movimento.

Neuroni specchio - Sviluppo delle abilità motorie
Il movimento efficiente è manifestazione della capacità di un atleta di esercitare e controllare le forze.
Questo richiede una particolare attenzione allo sviluppo delle capacità di movimento prima, durante e dopo un focus sulla performance.
La capacità dell'organismo umano di riconoscere e adattarsi a una sfida ambientale è un principio fondamentale che deve essere riconosciuto nello sviluppo delle abilità di movimento di base. Proprio come un atleta può adattarsi positivamente ad a carico di allenamento ben presentato, il corpo può anche maladattarsi ad un carico di allenamento o ad uno stimolo inappropriato (o eccessivo), come ad esempio alterata struttura o funzionalità; a causa dello stress allenante.

Approfondimenti:
Prove scientifiche asseriscono che l’elemento tattico è molto importante nello sviluppo dell’agilità, dunque l’allenamento per l’agilità risulta dover essere più specifico rispetto a quello del cambio di direzione (s&c) che è una abilità diversa. Abilità elusive, adattamenti tattici tramite i neuroni specchio, importanza del cognitive training senza carico fisico per migliorare l’agilità che dipende anche dal decision making; si lavora anche e soprattutto sulle caratteristiche dell’ambiente e sulle regole di esso.

Agilità: elementi cognitivi, fisici, tecnici
• cognitivi: esperienza, accuratezza, precisione, decision making, riconoscimento pattern motori e risposta rapida;
• Fisici: requisiti funzionali neuromuscolari e biomeccanici, forza del core, potenza, reattività, specialmente degli arti inferiori


• Tecnici: posizione dei piedi, aggiustamento della postura soprattutto dinamica (accelerazione).

Forza muscolare: transfer sport specifico; unilateralità (?)

Nell’atleta di sport anaerobici il maximal power output è quello che fa la differenza, che si collega a velocità e agilità

Cosa definisce l’atleta d’elite? Cos’è il talento?


Importanza della soglia anaerobica negli sport di resistenza.
Controllo efficiente delle forze – Definizione di pattern: esercitare e sostenere forze efficientemente.
Identificare le tre leggi di moto Newtoniane, anche per il prehab.
Legge di inerzia, legge di accelerazione (F=MA);
Slancio = momento (massa in movimento);
A= V/T;
Momento = F X T e quindi M X V
Impulso = cambiamento di momento, cioè forza netta che agisce per il periodo di tempo in cui viene applicata (cambia la velocità).
Impulso= Forza X
Variazione di Tempo = Massa X Cambiamento di velocità (Cambiare il momento). 
Obiettivo= produrre grandi impulsi in un tempo minimo, cambiando il momento e quindi accelerare o decelerare.
Potenza= misura il Lavoro (F X S), cioè l’energia spesa in un certo tempo.
P = energia / T = Forza X Velocità; andamento parabolico nella relazione tensione-velocità.
Nel miglioramento della capacità condizionale risiede un aumento della gestione delle forze.
Migliorare la velocità di sviluppo della forza (rate of force development), correlata nella velocità di firing delle UM.
Deficit di forza esplosiva: differenza tra forza massima e forza da dover sviluppare in quel determinato movimento.
Progredire dalla generazione di grandi forze, alla generazione di grandi forze velocemente, esprimendole nei giusti periodi e nelle giuste direzioni.
La tecnica determina la direzione della forza risultante e quindi alza le probabilità di successo.

Movimento multi-direzionale: spingere con l’interno di un piede e l’esterno dell’altro.
Centro di massa base = terzo sacro leggermente avanti. Più stabile è il corpo, più sarà difficile accelerarlo; regolare la propria base di supporto.
Centro di gravità basso (atterraggio dopo un salto) = maggiore stabilità; base allargata nella direzione della linea di forza (verso uguale o opposto se devo slanciarmi o contro-bilanciare una spinta). Controllare le forze esterne (attriti, avversari, attrezzi)  e sapere creare in modo adatto e adattato quelle interne.
Ruolo dell’azione eccentrica: controllo delle azioni di movimento e decelerazione atti a sprigionare la potenza necessaria in accorciamento degli agonisti.
Azioni isometriche: importanti per il mantenimento della postura. I movimenti umani si sviluppano per forze rotanti attorno un asse articolare.
Forze rotatorie: nel moto angolare, la massa è il momento di inerzia, cioè la quantità di massa in movimento che ruota uniformemente. Una distribuzione della massa vicina all’asse di rotazione farà sì che il corpo girerà più velocemente.

Tratto da TEORIA TECNICA DIDATTICA ATTIVITÀ SPORTIVA di Vincenzo Sorgente
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