Skip to content

Otto Karolyi – Fuga


La fuga è il frutto più maturo di tutta la concezione contrappuntistica. Essa si basa su un tema, o soggetto di carattere determinato, che viene affermato da solo all’inizio del brano e che riappare in diversi momenti e a diverse altezze durante il corso della composizione.

La risposta è l’imitazione del soggetto, di solito trasportando il soggetto in tonalità di dominante. Se la risposta è esatta viene detta reale, se uno o più intervalli vengono alterati, causa esigenze melodiche o armoniche, essa viene chiamata tonale. Dopo la risposta, a questo punto il soggetto non si arresta ma continua con la risposta che viene a scontrarsi con esso secondo una linea melodica che prende il nome di contro-soggetto.

Di solito, ma non sempre, le fughe sono scritte a tre o quattro parti (voci). Ciò significa che vi sono tre o quattro linee melodiche simultanee che si muovono con notevole indipendenza, ma formanti allo stesso tempo collegamenti armonici soddisfacenti. Quando si ha soggetto, risposta e poi soggetto, si dice che la fuga è a 3 parti. Quando invece abbiamo soggetto, risposta, soggetto e di nuovo risposta, parliamo di fuga a 4 parti.

Talvolta è necessario, per il buon andamento della melodia, introdurre un breve passaggio collegante tra il soggetto e la risposta o in altri punti, la codetta. Il divertimento è un passaggio contrappuntistico con funzione di rilassamento tra le varie riapparizioni del soggetto principale.

Per quanto riguarda la forma, la fuga è divisa secondo tre sezioni: esposizione, sezione centrale e finale. L’esposizione è la prima parte della fuga, nella quale il soggetto viene presentato una o più volte in ciascuna parte (o voce). Nella sezione centrale spesso si introduce poi un divertimento. In questa sezione è comune fare tacere una o più voci; questi silenzi servono a far risaltare maggiormente la nuova entrata del soggetto.

Quando il soggetto ricompare in tonica, abbiamo l’inizio della sezione finale. Il coronamento finale della fuga avviene di solito aggiungendo alla struttura principale qualche battuta in più con lo scopo di concludere l’intero pezzo in modo più convincente, tale è la funzione della coda.

Tra gli accorgimenti tecnici utilizzabili, citiamo lo stretto e il pedale. Lo stretto si ha quando l’entrata della risposta avviene prima che il soggetto sia terminato. Il pedale è invece una prolungata nota bassa sotto la quale la parte superiore continua il suo movimento.

Tratto da LA GRAMMATICA DELLA MUSICA di Domenico Valenza
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.