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Il passagio di informatizzazione digitale


Quando l’immagine è ovunque

I processi di informatizzazione hanno messo definitivamente in crisi uno strumento che, per quasi due secoli, aveva caratterizzato l’organizzazione degli archivi tradizionali. Il protocollo informatico poco ha a che fare, al di la del termine, con quello del passato,e non solo perché non è cartaceo. Esso infatti è parte di un ben più ampio sistema informativo che controlla i documenti nel momento della loro formazione, ne segue l’iter e i relativi procedimenti amministrativi, ne gestisce i flussi documentari e garantisce le loro connessioni, e dovrebbe, oltre che continuare a garantire determinate attestazioni giuridiche, migliorare, l’organizzazione della documentazione cui fa riferimento, facilitandone l’accesso e i conseguenza l’uso.  La rete si propone essa stessa come uno strumento di accesso diretto a documenti, archivi, materiali bibliografici, generati originariamente su supporti tradizionali e trasposti in qualche formato digitale.

Strategie di migrazione digitale

È stato notato che attraverso l’attività di trasferimento delle informazioni da supporti cartacei a quelli magnetici si innescano veri e propri processi di selezione culturale e si concorre a stabilire ciò che deve essere ricordato e cosa no, a fissare insomma i confini fra memoria e oblio.  Possiamo dunque affermare che la facilità di accesso consentita da internet crea nuove gerarchie tra le fonti e perciò condiziona i percorsi di ricerca.

Tratto da GLI ARCHIVI TRA PASSATO E PRESENTE di Alessia Muliere
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