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Il cammino comunitario della corte costituzionale: 1964-1973


Le conclusioni in ordine all’applicazione e alla posizione delle fonti comunitarie sono frutto di una lunga e sofferta elaborazione del fenomeno da parte della Corte costituzionale.
Facciamo un rapido cenno delle tre fasi in cui il cammino comunitario della Corte costituzionale può essere suddiviso:
Prima fase (1964-1973): la Corte avverte subito il carattere derogatorio rispetto alla Costituzione dei trattati comunitari che comportano “limitazioni di sovranità” accontentandosi di richiamare l’art. 11 cost. (concepito come norma permissiva) a fondamento delle deroghe stesse.
Queste però, non comportando una rinuncia definitiva alla sovranità, non incidono sulla pienezza della potestà legislativa del Parlamento, sicché non vengono alterati i principi che reggono il sistema delle fonti ed in particolare quello sulla successione delle leggi nel tempo.

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