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Autismo


E’caratterizzato dall’alterazione della reciprocità sociale e della capacità comunicativa e dalla presenza di comportamenti ripetitivi e stereotipati.
Le manifestazioni si osservano entro i 3 anni, solitamente insorgono nel secondo anno, con disfunzioni e regressioni dello sviluppo evidenti dal primo anno; il sesso maschile è più interessato rispetto a quello femminile con un rapporto di 4:1.
-ANOMALIE DELLO SVILUPPO SOCIALE E RELAZIONALE: è presente una scarsa interazione sociale del bambino e la tendenza ad isolarsi dall’ambiente; i comportamenti affettivi ed emotivi sono scarsi sia nei confronti della famiglia che nei confronti di sconosciuti; persino l’attaccamento alla madre pur essendo presente, risulta instabile e frammentario, verso i 5/6 anni diviene più stabile ed intenso; lo sguardo è raramente rivolto all’interlocutore e la ricerca spontanea dei coetanei è molto scarsa,se non assente,sia dal punto di vista relazionale-affettivo che dal punto di vista ludico; prediligono la solitudine; hanno difficoltà nel comprendere le emozioni, le intenzioni ed i sentimenti altrui, nell’interpretare il punto di vista altrui; hanno una ridotta capacità imitativa ed hanno difficoltà nel comprendere i messaggi non verbali ed impliciti della comunicazione; vi sono anomalie anche dello sviluppo cognitivo ed emotivo, avendo come riferimento “la teoria della mente”, secondo cui sarebbe presente una specifica difficoltà nel comprendere ed interpretare il modo di pensare altrui, dunque un’incapacità di comprendere gli stati mentali;
-ALTERAZIONI DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE: la produzione verbale è deficitaria, la comprensione verbale inadeguata, il ritmo di acquisizione è lento, il patrimonio lessicale limitato; manca loro anche l’intenzione comunicativa; sono frequenti le ecolalie immediate o successive; sono incapaci nell’usare le metafore e gli enunciato astratti e a comprenderne il significato; queste alterazioni verbali però non sono compensate da gesti o mimica; il gioco simbolico e di finzione è assente;
-ATTIVITA’ STEREOTIPATE E COMPORTAMENTI RIPETITIVI: tali bambini presentano spesso comportamenti auto aggressivi e auto lesivi, si picchiano e si mordono provocandosi ferite e lesioni; spesso gli oggetti vengono usati per la ricerca di proprietà sensoriali: vengono annusati o portati alla bocca per sentirne il sapore o osservati lentamente; tendono a mantenere rigidamente abitudini di vita che diventano rituali: seguire sempre lo stesso percorso per raggiungere un luogo, vestire sempre con gli stessi abiti, con una disposizione fissa degli oggetti ed un’alimentazione selettiva e ristretta per alcuni cibi, vi è dunque una resistenza al cambiamento;

-FATTORI GENETICI: si ha una familiarità abbastanza elevata: il 2/3 % dei fratelli ne risulta affetto, un’altra piccola percentuale presenta problemi di linguaggio; nei gemelli monozigoti vi è una concordanza nel 60% dei casi, mentre nei gemelli dizigoti nel 6%; inoltre i genitori di bambini autistici presentano anomalie psicologiche e neuropsicologiche, deficit delle funzioni esecutive, disturbi del linguaggio, evitamento o rigidità sociale.
-FATTORI MEDICI: sclerosi tuberosa e sindrome della X fragile, altre anomalie cerebrali quali ipoplasia del cervelletto e un aumento del volume del quarto ventricolo; l’epilessia è un problema abbastanza comune.
-LIVELLO INTELLETTIVO: QI al di sotto di 70 nel 70% dei casi e al di sotto di50 nel 50% dei casi.
-VALUTAZIONE DIAGNOSTICA: è importante una valutazione clinica nei tre ambiti disfunzionali: sviluppo sociale, competenze comunicative e del linguaggio, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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