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Paralisi cerebrali infantili


Sono un disordine del movimento, della postura e del tono muscolare dovuto ad un danno dell’encefalo in via di sviluppo; non rappresentano una malattia in atto bensì l’esito di un danno determinatosi in precedenza!
Le lesioni non sono così selettive da colpire solo il tono muscolare,la postura e il movimento, ma interessano anche le funzioni sensitive e sensoriali,cognitive,ecc; a tal riguardo spesso vengono definite ENCEFALOPATIE NON PROGRESSIVE,cioè una correlazione specifica tra il deficit nervoso e la lesione encefalica che non va incontro ad un peggioramento spontaneo dunque a fenomeni degenerativi, è definito anche un disturbo PERSISTENTE perché la lesione encefalica non è suscettibile a guarigione!Le manifestazioni della malattia,comunque,non sono fisse perché i sintomi mutano nel corso del tempo potendo beneficiare di un trattamento riabilitativo o chirurgico.
Queste encefalopatie hanno come peculiarità la PRECOCITA’,in quanto l’evento lesivo può aver avuto origine in epoca prenatale,perinatale o postnatale,ma in ogni caso entro i primi 3 anni di età,in cui viene completata la maturazione cerebrale, tali lesioni infatti interferiscono con le funzioni in via di sviluppo,piuttosto che causare la perdita di lesioni già apprese.

EPIDEMIOLOGIA DELLE PCI
Nei paesi  sviluppati la loro incidenza è ridotta grazie al miglioramento dell’assistenza sanitaria;nei paesi in via di sviluppo la prevalenza è elevata e in alcuni addirittura in crescita!
Le gravidanze multiple sono particolarmente a rischio;nei nati pretermine e soprattutto in quelli con un peso inferiore ai 1500gr l’incidenza è più alta.

EZIOLOGIA DELLE PCI
In passato si pensava che fossero problemi nel parto o poco dopo la nascita la causa delle PCI; oggi,invece, grazie alle migliorate condizioni di assistenza sanitaria e al frequente ricorso del parto cesareo, si sa che è nel periodo prenatale che avvengono le più frequenti cause di PCI.
Si parla dunque di FATTORI PRENATALI,PERINATALI e POSTNATALI.

PATOGENESI DELLE PCI
-ridotto apporto di ossigeno e sangue;
-occlusione e lesione dei vasi sanguigni con conseguente emorragia che hanno un effetto lacerante sui fragili tessuti dell’encefalo;
-danno della corteccia cerebrale tra il quinto e il senso mese di vita intrauterina;
-la suscettibilità della sostanza bianca dei ventricoli laterali prima delle 34 settimane dal concepimento.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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