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Disturbi da eccessiva sonnolenza


Si presentano solitamente in adolescenza e solo occasionalmente in età scolare.
Narcolessia: è un disturbo che dura tutta la vita. I sintomi consistono in:
a) sonnolenza diurna: questi bambini hanno grandi difficoltà nel risveglio mattutino e si addormentano più volte al giorno durante attività monotone; vi sono pure episodi di microsonno di 1-10 secondi che possono passare inosservati in quanto il bambino ha gli occhi aperti, lo sguardo assente, parla ma dice parole fuori contesto e risponde lentamente o in modo inappropriato alle risposte;
b) cataplessia: perdita improvvisa del tono muscolare o tremore delle gambe o arresto dell’eloquio;
c) allucinazioni ipnagogiche: visive e uditive, nel momento dell’addormentamento;
d) paralisi del sonno: compaiono prevalentemente al risveglio, sono temporanee e completamente reversibili, possono essere bloccate da stimoli tattili o da scuotimento da parte di altre persone, da movimenti oculari rapidi.
Ipersonnie: consiste in una grave sonnolenza con prolungati periodi di sonno notturno ed episodi NREM diurno. A volte l’ipersonnia può essere un sintomo di patologie neurologiche o psichiatriche, si riscontra in aumento della pressione intracranica, traumi cranici, malnutrizione, anemia, ecc.
Vi sono poi i “lungo dormitori congeniti” che dormono un numero di ore > a quello previsto per l’età, senza presentare disturbi; la sonnolenza compare quando il sonno viene ridotto da impegni sociali e in adolescenza, a causa delle pressioni e delle esigenze tipiche di questo periodo. Tali soggetti hanno un tempo di sonno totale di almeno 2 ore in più alla media per l’età.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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