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Deficit di attenzione e iperattività - ADHD


Esso è una delle condizioni psicopatologiche più frequenti in età evolutiva che espone il bambino a numerosi problemi nella vita sociale, cognitiva, scolastica, familiare ed emozionale, infatti affinchè possa essere diagnosticata la sindrome di ADHD la sintomatologia deve essere pervasiva, cioè esprimersi in più contesti.
I sintomi possono essere raggruppati in 2 tipologie primarie:
-inattentivi: non riesce a prestare attenzione ai particolari; commette errori di distrazione a scuola, a lavoro o in altre attività; non sembra prestare ascolto quando gli si parla; ha difficoltà ad organizzarsi nei compiti e nelle attività; è facilmente distratto da stimoli esterni; è sbadato nelle attività quotidiane;
- iperattivi-impulsivi: muove con irrequietezza mani o piedi o si dimena sulla sedia; lascia il proprio posto a sedere in classe o in situazioni in cui si ci aspetta che rimanga seduto; scorazza e salta ovunque in modo eccessivo e fuori luogo; ha difficoltà a dedicarsi a giochi o attività in maniera tranquilla; parla troppo; spesso “spara” le risposte prima che le domande siano state completate; ha difficoltà ad attendere il proprio turno; spesso interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti.
 e a seconda del numero e del tipo di sintomi diagnosticati abbiamo 3 differenti tipologie di ADHD:
1)ADHD A PREDOMINANZA INATTENTIVA:quando sono presenti almeno 6 sintomi della categoria inattentiva e meno di 6 della categoria iperattiva-impulsiva;
2)ADHD A PREDOMINANZA IPERATTIVA-IMPULSIVA:quando sono presenti almeno 6 sintomi della categoria impulsiva-iperattiva e meno di 6 della categoria inattentiva;
3)ADHD DI TIPO COMBINATO:quando sono presenti almeno 6 sintomi della categoria inattentiva e almeno 6 della categoria iperattiva-impulsiva.
E’ inoltre presente una categoria di ADHD altrimenti specificato, quando i criteri sopracitati non vengono soddisfatti.
Il DSM-IV specifica che i sintomi devono comparire entro i 7 anni di età e che la diagnosi di ADHD non può essere posta qualora siano presenti disturbi pervasivi dello sviluppo o psicosi.
Per l’ICD-10 la diagnosi richiede la compresenza di sintomi di inattenzione e di iperattività ed impulsività; per il DSM-IV invece è sufficiente la presenza di sintomi di disattenzione e impulsività o iperattività; ovvero l’ICD-10 richiede la presenza simultanea di almeno 6 sintomi di inattenzione, 3 di iperattività ed 1 di impulsività; invece il DSM-IV richiede 6 sintomi indipendentemente dalla categoria sintomatologica;
in più, mentre il DSM-IV favorisce la diagnosi multipla, l’ICD-10 richiede un approccio gerarchico alla diagnosi, dunque nel caso di comorbidità l’ICD-10 favorisce sono una diagnosi.
L’ADHD è la sindrome cognitivo-comportamentale più frequente in età scolare con un rapporto di 3:1 per i maschi.
E’ da sottolineare che inattenzione, iperattività e impulsività sono caratteristiche comuni in ogni bambino e non sono specifiche solo dei bambini con ADHD, essendo proprie dell’infanzia, dunque, l’ADHD non può essere dato dalla presenza di questi singoli ma piuttosto dalla loro frequenza e pervasività, ovvero devono essere presenti a tal punto da non permettere un sano e pieno sviluppo psicosociale del bambino in vari contesti; in altre parole è la quantità(in termini di durata) della presenza di questi comportamenti che determina la patologia.
I sintomi tendono a variare con l’età: in età prescolare l’iperattività è il sintomo più evidente; in età scolate la disattenzione e in adolescenza la componente motoria senza essere meno pervasiva al contrario della permanenza di disattenzione ed impulsività.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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