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Definizione di regime militare

Definizione di  regime militare

Tale assetto politico di solito nasce da un colpo di stato anche se poi non necessariamente ne segue l’instaurazione di un regime militare. Sono caratterizzati da una scarsa ideologia, ma fanno appello a topos politici quali l’ordine e la sicurezza nazionale; non presentano alcun tipo di mobilitazione, non creano rapporti elites-masse e in genere non creano partiti.
Nel caso della presenza di un leader militare, si può parlare di tirannia militare: il tiranno domina l’esercito e governa in maniera personalistica.
Alcuni di questi regimi sono stati nominati come cleptocrazie, per indicare la commistione di personalismo e corruzione che li caratterizza. L’esercito è scarsamente professionale e viene reclutato su basi personalistiche del leader.
L’oligarchia militare, comporta un gruppo più o meno ampio di militari, prima coinvolti nel golpe poi nel regime. Il ruolo politico di tali militari può semplicemente essere una funzione di controllo e guida di organizzazioni autonome o di amministrazione, che configura una colonizzazione dei vari settori della vita del paese.
Lo studioso Nordlinger, propone la seguente tripartizione:
1. regime con militari moderatori, che hanno il compito del mantenimento dello status quo e dell’ordine e rappresentano un gruppo di pressione potente in grado di destituire ilo governo.
2. regime con militari guardiani, che controllano direttamente il governo, occupando i ruoli decisionali più importanti.
3. regime con militari governanti, che controllano le strutture politiche, burocratiche ed economiche. Qui maggiore è la repressione, più alta è la stabilità del regime. Quando l’opposizione riesce a formare un forte partito di massa da opporre al governo militare, si giunge nell’ambito dei regimi esercito partito.
L’intervento militare è facilitato in qui paesi caratterizzati dall’assenza di istituzioni politiche consolidate, inoltre in ogni paese il militare hanno il monopolio della forza e le condizioni che en facilitano l’avvento politico sono la profonda crisi economia, bassa leggitimità del governo in vigore, illegalità, disordine, violenza e corruzione, e come in Africa conflitti etnici e religiosi.
I militari sono spinti all’intervento anche da interessi corporativi, economici e come reazione a interferenze civili e alla creazione di milizie alternative che minacciano la validità dell’esercito nazionale. Possono essere mossi anche dagli interessi di classe da cui prendono origine o con i quali hanno interessi in comune.
I colpi di stato militari sono evitati laddove risulta la presenza di un partito dominante, dalle credenze nel principio della superiorità civile e dal timore di una guerra interna ai militari stessi.

Tratto da SCIENZA POLITICA di Marco Cappuccini
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