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Il procedimento per convalida di sfratto


Il procedimento per convalida di sfratto rappresenta, insieme al procedimento per ingiunzione, l’archetipo dei processi civili semplificati in funzione di esigenze di economia processuale.
Il procedimento per convalida di sfratto costituisce un procedimento speciale di cognizione caratterizzato:
- sul piano strutturale dalla circostanza che lo svolgimento del processo con le forme e le garanzie proprie della cognizione piena è fatto dipendere dalla volontà del convenuto, cioè della parte a tutela della quale sono prevalentemente previste quelle forme e quelle garanzie;
- sul piano funzionale dall’esigenza di economia processuale, di evitare il costo (che diverrebbe spreco) delle forme proprie del processo a cognizione piena quando questo non sia giustificato da una contestazione effettiva del convenuto per cui, in tali ipotesi, si può pervenire ai medesimi risultati di un processo a cognizione piena tramite una procedura fortemente semplificata.
Il procedimento per convalida di sfratto, ferma la sua specialità, è un processo giurisdizionale contenzioso idoneo ad attribuire al locatore vittorioso utilità equivalenti (e, secondo i più, addirittura identiche) a quelle proprie di una sentenza passata in giudicato; l’ordinanza di convalida di sfratto contiene, cioè, un accertamento immutabile in tutti i futuri giudizi tra le stesse parti.

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