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Definizione di errore in legge

Definizione di errore in legge

Il nesso psichico tra l’agente e il fatto è ovviamente escluso dal difetto di uno dei presupposti su cui si regge l’imputazione. La legge si preoccupa di definire le cause di esclusione del nesso psichico, proprio al fine di far emergere in modo rigoroso e puntuale il contenuto positivo ch’esso assume. Le cause di esclusione del nesso psichico si riferiscono necessariamente o al dolo o alla colpa, che, in quanto concetti eterogenei, non sono suscettibili di una considerazione unitaria neanche in termini negativi: ciò che esclude il dolo non esclude anche la colpa.
Il contrappunto negativo del dolo è l’errore che, in generale, può essere definito come la falsa rappresentazione o l’ignoranza di un qualunque dato della realtà naturalistica o giuridica.
Si distingue un errore proprio e un errore improprio a seconda che l’effetto cui la lex si riferisce dipenda o meno dalla falsa rappresentazione.

Costituisce:

Errore improprio

=> l’ip. del reato putativo (art. 49 .1 c.p. “non è punibili che commette il fatto non costituente reato, nella supposizione erronea che esso costituisca reato”), es. chi sottrae una cosa mobile propria ritenendola però altrui. In tale caso la non punibilità deriva dalla circostanza che il fatto commesso non è tipico, e non già dall’errore in cui verso l’agente, che la lex considera al solo fine di ribadire che gli atteggiamenti soggettivi non possono supplire alla carenza di previsione legislativa.

Costituisce

Errore proprio

=> l’ip. dell’errore sul fatto disciplinato dall’art. 47 c.p. Es. chi sottrae una cosa altrui ritenendola propria, la non punibilità deriva esclusivamente dalla falsa rappresentazione.

In riferimento al momento in cui si realizza la falsa rappresentazione della realtà, si distingue un errore che incide sulla formazione della volontà (c.d. errore motivo) da un errore che incide sulla sua attuazione (c.d. errore inabilità).
Es. errore motivo => chi spara ad un uomo avendolo scambiato per un animale.
Es. errore inabilità => chi spara a Tizio, ma colpisce Sempronio perché la mira era imprecisa, o perché Tizio si è repentinamente inclinato.

Tratto da DIRITTO PENALE di Beatrice Cruccolini
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