Skip to content

Comportamento organizzativo e mobbing: crisi ed identità nell'organizzazione del lavoro

Un’esperienza famigliare, risalente a qualche anno fa, mi ha portato a decidere che oggetto della mia tesi di laurea sarebbe stato questo nuovo tema di cui sentivo parlare ma che conoscevo ben poco. Pian piano quella idea si è trasformata in qualcosa di concreto. Ho appreso che sebbene mobbing fosse una parola nuova, in realtà, indicava pratica antica che non aveva trovato una definizione specifica e precisa. Mi sono resa conto che, al contempo, si tratta di una dinamica nuova sconosciuta a numerosi lavoratori che spesso la subiscono senza saperlo o pur sapendolo, per paura di prendere una posizione di autodifesa, preferiscono tacere per paura di inevitabili ripercussioni.
Il mobbing si è rivelato una spirale perversa che altera i rapporti di lavoro rendendoli tesi e conflittuali, crea uno stress continuo che si concentra su di una vittima designata fino a distruggerla psicologicamente. In un ambiente di lavoro tutti posso diventare vittima.
Molti preferiscono parlare di persecuzioni piuttosto che di violenza: la violenza si esaurisce con un atto brutale, l’aspetto micidiale del mobbing sta invece nella sua natura continuativa persistente a tal punto che la vittima non sa dove e come sfuggirlo. Episodi di questo genere possono accadere ovunque ma, se si vuole essere precisi, il mobbing vero e proprio riguarda il mondo del lavoro l’universo dei rapporti d’azienda. Da questa presa di coscienza nasce l’intento di mettere a confronto questo evento, che sta prendendo forma, e la tradizionale organizzazione con l’intento, sebbene modesto vista la scarsa esperienza, di rilevare le implicazioni, i danni, le conseguenze che il primo determina sulla seconda. Ecco che nel primo capitolo si traccia un breve iter di alcune importanti teorie organizzative, cercando di evidenziarne gli aspetti connessi alle vessazioni sul luogo di lavoro ed, in alcuni casi, estremizzati alla luce di queste. Nel secondo capitolo, si guarda a questo terrore psicologico. Si tenta di definirlo sia da un punto di vista, prettamente, etimologico sia in virtù delle persone che nel conflitto vengono coinvolte, ricorrendo alla metafora della guerra. Di seguito si illustra il lungo processo, articolato in fasi, da cui il mobbing prende vita. Da qui si passa ai diversi tipi di attacchi, ripetuti, da parte dei colleghi (superiori, parigrado, sottoposti) o dei datori di lavoro. Vengono indicate le molteplici forme che può assumere; le conseguenze che determina: problemi psico-fisici nella vittima, calo di produttività e maggiori costi per l’azienda.
Nel terzo capitolo, si raffronta la tematica, inquietante e pericolosa, con la cultura. Cultura che viene distinta in cultura sociale e cultura dell’organizzazione. Si cerca di provare come la persecuzione psicologica, alterando le due accezioni culturali, ha modificato, contaminato il “valore lavoro”. Infine in virtù delle degenerazioni che il lavoro ha subito si offre lo spunto per una tutela in sede penale civile assistenziale e previdenziale. E’ doveroso puntualizzare che al momento la materia non è ancora disciplinata da una normativa di legge specifica per cui ci si avvale di mezzi e procedure già consolidate nel nostro ordinamento. Tuttavia negli ultimi anni l'evoluzione della dottrina giuridica e della giurisprudenza in tema di valutazione del danno alla persona con il decisivo apporto della medicina legale ha reso necessario il rinnovamento dei mezzi e delle procedure di stima di esso. Parametro basilare e prioritario è oggi considerato il danno biologico e cioè la lesione dell'integrità psico-fisica che determini una menomazione medicalmente rilevabile del preesistente modo di essere della persona. Al riguardo si segnala che è l'INAIL ha accelerato i tempi per la definizione della nuova normativa relativa al "danno biologico" in riferimento al recente D.L. n. 38 del 23.2.2000. L’Istituto è soggetto a continue sollecitazioni per un esame del mobbing per un rinnovamento dei mezzi e delle procedure di stima di esso. Da qui è nata la curiosità oggetto del quarto capitolo di scoprire il modo attraverso cui allo stato attuale l’INAIL sta raffrontando il problema mobbing. Dalla ricerca svolta emerge che essa non fa specifico riferimento ad esso ma utilizza il termine di costrittività organizzativa considerando eventualmente non il primo ma la seconda una malattia professionale non tabellata. Questa scoperta ha suscitato il desiderio di conoscere il perché di questa posizione che sembra essere fortemente distante dalla realtà “comunicata” e di come L’Istituto opera nel caso in cui un lavoratore che presume di essere mobbizzato si rivolge ad esso per avere tutela ed assistenza. Una volta ottenuti i dati in questione, al fine di sviluppare riflessioni, mi sono avvalsa dell’apporto della consulenza di alcuni esperti: un Direttore del Personale per analizzare la fenomenologia dal lato dell’organizzazione e di una Psichiatra per cercare di capire la posizione della persona.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 Introduzione Un’esperienza famigliare, risalente a qualche hanno fa, mi ha portato a decidere che oggetto della mia tesi di laurea sarebbe stato questo nuovo tema di cui sentivo parlare ma che conoscevo ben poco. Pian piano quella idea si è trasformata in qualcosa di concreto. Ho appreso che sebbene mobbing fosse una parola nuova, in realtà indicava pratica antica ma che non aveva trovato una definizione specifica e precisa. Mi sono resa conto che al, contempo, si tratta di una dinamica nuova, sconosciuta a numerosi lavoratori che, spesse volte, la subiscono senza saperlo ovvero pur sapendolo, per paura di prendere una posizione di autodifesa, preferiscono tacere per la paura di inevitabili ripercussioni. Il mobbing si è rivelato una spirale perversa che altera i rapporti di lavoro rendendoli tesi e conflittuali, volta creare uno stress continuo che si concentra su di una vittima designata fino a distruggerla psicologicamente. In un ambiente di lavoro tutti posso diventare vittima. Molti preferiscono parlare di persecuzioni piuttosto che di violenza: mentre la violenza si esaurisce con un atto brutale, l’aspetto micidiale del mobbing sta invece nella sua natura continuativa, persistente a tal punto che la vittima non sa dove e come sfuggirlo. Episodi di questo genere possono accadere ovunque, a scuola, nei luoghi di socialità; ma si vuole essere precisi, il mobbing vero e proprio riguarda il mondo del lavoro, l’universo dei rapporti d’azienda o in fabbrica. Da questa presa di coscienza, nasce l’intento di mettere a confronto questo evento, che sta prendendo forma, e la tradizionale organizzazione con l’intento, sebbene modesto vista la scarsa esperienza, di rilevare le implicazioni, i danni, le conseguenze che il primo determina sulla seconda. Ecco, allora che nel primo capitolo viene tracciato un breve iter di alcune importanti teorie organizzative, cercando, soprattutto, di mettere in evidenza i loro aspetti connessi alle vessazioni sul luogo di lavoro ed, in alcuni casi, estremizzati alla luce di queste. Nel secondo capitolo, si guarda a questo terrore psicologico. Si tenta di definirlo sia da un punto di vista, prettamente, etimologico sia in virtù delle persone che nel conflitto vengono coinvolte,

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Modesta Wilma Cimino
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Catanzaro Magna Grecia
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze dell'Amministrazione
  Relatore: Rocco Reina
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 321

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi