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Il giudizio di ottemperanza dopo la legge n. 205 del 2000

Si prendono in considerazione le innovazioni che si sono avute nella disciplina concernente il giudizio di ottemperanza alle sentenze amministrative a seguito dell'approvazione della legge n. 205 del 2000. In particolare si analizzano la disciplina dell'esecuzione delle sentenze non passate in cosa giudicata del giudice amministrativo e della Corte dei Conti, quella dell'esecuzione delle ordinanze cautelari e quella concernente l'esecuzione della sentenza pronunciata nel giudizio avverso il silenzio dell'amministrazione: gli orientamenti della dottrina e della giurisprudenza relativamente agli speciali procedimenti di ottemperanza summenzionati e alle questioni da essi sollevate, nonché la loro evoluzione nel periodo successivo al 2000, sino alle recenti leggi n. 15 e n. 80 del 2005 che, almeno potenzialmente, possono influire in modo decisivo sulla soluzione di talune questioni.

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1INTRODUZIONE Il giudizio di ottemperanza alle sentenze emesse dal giudice amministrativo è stato, sin dalla sua introduzione, un istituto chiave del diritto processuale amministrativo, attesa la sua funzione di assicurare, al privato vittorioso nel giudizio amministrativo, che la pubblica amministrazione soccombente si adegui alla sentenza pronunciata dal giudice, nei casi in cui la sentenza stessa preveda una qualche sua attività per conformare la realtà giuridica o materiale alla volontà concreta della legge, come statuita nella pronuncia giurisdizionale. Si tratta, quindi, di un istituto di fondamentale importanza, giacché ad esso è affidata una parte rilevantissima della garanzia dell’effettività della tutela giurisdizionale amministrativa: in mancanza di esso, la decisione giurisdizionale rimarrebbe una mera enunciazione di principio, la cui traduzione in realtà sarebbe rimessa al beneplacito dell’amministrazione soccombente 1. In questa sede, lo scopo che ci prefiggiamo è quello di esaminare l’evoluzione subita dal giudizio di ottemperanza alle sentenze del giudice amministrativo a seguito dell’approvazione della legge 21 luglio 2000, n. 205 e nel periodo successivo, sino alla recente legge n. 15 dell’11 febbraio 2005, il cui art. 14 introduce nella legge n. 241/1990 sul procedimento amministrativo un articolo 21 septies che ha anche, almeno potenzialmente, dei riflessi con riguardo al giudizio in discorso. In maggior dettaglio, nella parte I prenderemo in esame, dopo una introduzione sul giudizio di ottemperanza in generale (capitolo 1), l’evoluzione storica del problema dell’esecuzione delle sentenze amministrative non ancora passate in giudicato (capitolo 2) e l’innovazione in materia recata dall’art. 10 comma I della legge n. 205 del 2000 (capitolo 3). Nella parte II, prenderemo in considerazione i vari aspetti di tale azione, cercando soprattutto di 1 V. da ultimo S. Tarullo, Il giudizio di ottemperanza: profili ricostruttivi alla luce della legge n. 15 del 2005, in www.giustamm.it, 1.

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Informazioni tesi

  Autore: Massimo Zambolin
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Cristina De Benetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 189

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Parole chiave

giudicato
silenzio
tutela cautelare
giudizio di ottemperanza
legge n. 205/2000

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