Skip to content

Sindrome da anticorpi antifosfolipidi: diagnosi di laboratorio

Gli anticorpi antifosfolipidi costituiscono una categoria ampia ed eterogenea di immunoglobuline dirette verso differenti complessi proteine-fosfolipidi e capaci di prolungare i test della coagulazione fosfolipide-dipendenti. Gli aPL includono il lupus anticoagulant e gli anticorpi anticardiolipina. Il primo riconosce il complesso protrombina-fosfolipidi, i secondi sono diretti verso la b2glicoproteina1 legata ai fosfolipidi anionici. La presenza di questi anticorpi e di manifestazioni cliniche quali trombosi, piastrinopenia e poliabortività, definisce un disordine acquisito, di natura autoimmune, chiamato Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi. Nell’ambito di un recente workshop internazionale sono stati definiti i criteri per la diagnosi di questa patologia: oltre ai criteri clinici sono richiesti anche dei parametri di laboratorio compatibili con la positività e la persistenza degli anticorpi antifosfolipidi. Nelle indagini di laboratorio sono stati inclusi sia metodi coagulativi e funzionali per la ricerca del LA, che misurano l’interferenza che questi anticorpi hanno sui meccanismi della coagulazione, sia metodi immunoenzimatici per la misura di anticorpi anticardiolipina. Secondo le linee guida elaborate dalla Società Internazionale di Emostasi e Trombosi, la ricerca del LA, segue una procedura basata su tre criteri. Il 1° criterio prevede il prolungamento di almeno uno dei test di screening della coagulazione dipendenti dai fosfolipidi. I test più diffusi comprendono la determinazione del Tempo di Tromboplastina Parziale Attivato, del Tempo di coagulazione al Caolino e il test al Veleno di Vipera Russel diluito. Il 2° criterio prevede la dimostrazione che tale prolungamento sia effettivamente dovuto alla presenza di anticorpi ad attività anticoagulante e non alla carenza di uno o più fattori della coagulazione. Il 3° criterio prevede la dimostrazione che l’inibitore è diretto contro i fosfolipidi, o complessi proteine-fosfolipidi e non contro i singoli fattori della coagulazione. Gli anticorpi anticardiolipina sono misurati con test immunoenzimatici che consentono la quantificazione diretta degli anticorpi mediante adsorbimento dello specifico antigene su una fase solida, indipendentemente dai loro effetti funzionali. Attualmente la metodica è eseguita in maniera tale da evidenziare anticorpi anticardiolipina che richiedono per la loro determinazione la presenza di un cofattore: la b2glicoproteina1. Quest’ultima è una proteina normalmente presente nel siero con elevata affinità per i fosfolipidi anionici. Le conoscenze acquisite nel 1990 da gruppi di ricerca indipendenti hanno infatti evidenziato come gli anticorpi anticardiolipina presenti nelle malattie autoimmuni riconoscano, in realtà, la b2glicoproteina1 legata a fosfolipidi, e non i fosfolipidi stessi, come a lungo creduto.
Sulla base di queste osservazioni sono stati sviluppati metodi ELISA per il rilevamento di anticorpi anti-b2GP1, nei quali la stessa proteina, e non la cardiolipina, viene impiegata come antigene in fase solida. Attualmente il test non è incluso fra i metodi approvati dal consenso internazionale, probabilmente per la mancanza di una adeguata standardizzazione. Sono stati sviluppati, infine, test ELISA per la ricerca di anticorpi diretti contro le altre proteine leganti i fosfolipidi, in particolare la protrombina, ma vi è ancora molta cautela nel loro utilizzo pratico. Fra i metodi di laboratorio descritti, la ricerca del lupus anticoagulant rappresenta un forte predittore di laboratorio per episodi occlusivi vascolari, caratteristici della Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi. Anche la presenza di anticorpi anticardiolipina, con titoli elevati e persistenti, è considerata predittore di trombosi, sia venose che arteriose, rappresentando un marker sierologico specifico della sindrome. Per quanto riguarda il dosaggio degli anticorpi anti-b2GP1, una sua positività sembra presentare una migliore associazione con gli eventi vascolari tipici della sindrome rivestendo oggi un significato diagnostico apparentemente più specifico rispetto al test classico degli anticorpi anticardiolipina. Allo stato attuale, tuttavia, mancano studi definitivi per stabilire il valore predittivo di tali anticorpi nei confronti delle manifestazioni cliniche della sindrome e non è possibile suggerirne l’impiego al posto del test per anticardiolipina. Sicuramente la realizzazione della standardizzazione del test e di studi più ampi aiuterà a chiarire il ruolo di questi anticorpi nella pratica clinica, la cui importanza, al momento, è stata solo parzialmente riconosciuta a livello internazionale. In conclusione, nonostante le conoscenze acquisite negli ultimi anni sui nuovi target antigenici degli anticorpi antifosfolipidi, la ricerca del lupus anticoagulant e la misura degli anticardiolipina rimangono gli unici metodi approvati dal consenso internazionale per la diagnosi di sindrome da anticorpi antifosfolipidi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 INTRODUZIONE La Sindrome da Anticorpi Antifosfolipidi (AntiPhospholipid Syndrome, APS) è una patologia acquisita, riportata sin dall’inizio degli anni ’80, caratterizzata dalla comparsa di trombosi arteriose e venose (formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni), piastrinopenia e perdita fetale ricorrente. 1, 2 A queste manifestazioni cliniche si associa la presenza nel sangue di un gruppo eterogeneo di autoanticorpi, diretti contro componenti del tessuto dell’individuo che li produce, chiamati anticorpi antifosfolipidi (aPL). La APS è quindi una malattia autoimmune, una forma in cui compare un errore del sistema immunitario che aggredisce il proprio organismo anziché difenderlo. Il nome della sindrome deriva dall’osservazione che gli anticorpi caratteristici sono diretti verso un bersaglio che comprende i fosfolipidi. Questi ultimi sono molecole presenti ovunque nell’organismo, in particolare nelle membrane cellulari (fosfatidilserina, fosfatidilinositolo, fosfatidilcolina…), e rivestono un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue. Gli anticorpi possono formarsi come parte di un fenomeno autoimmune oppure come risposta ad antigeni fosfolipidici derivati da superfici batteriche o virali, dalla degenerazione di tessuti ricchi di fosfolipidi come il sistema nervoso centrale o il miocardio, e da membrane cellulari divenute antigeniche come le piastrine in corso di piastrinopenia autoimmune o allergica. Attualmente si distinguono forme primarie di APS, in individui senza nessun altro disordine autoimmune (Primary APS), e forme secondarie a malattie sistemiche (in prevalenza Lupus Eritematoso Sistemico), nelle quali abortività, trombosi e

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Laura Fares
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Tecniche di laboratorio biomedico
  Relatore: Raffaella Muraro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 70

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

anticoagulanti
anticorpi anticardiolipina
anticorpi antifosfolipidi
b2glicoproteina1
coagulazione
lupus anticoagulant

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi