Skip to content

Hedge Funds - Definizione, Regolamentazione, Aspetti Gestionali

Nel 1949, Alfred Winslow Jones ha creato il primo hedge fund, un particolare veicolo finanziario. Da allora, gli hedge funds hanno operato suscitando poco interesse presso la comunità finanziaria. Le crisi finanziarie che hanno interessato i Paesi asiatici nel 1997 e la Russia nel 1998 hanno definitivamente portato alla ribalta questi fondi che hanno cominciato ad essere considerati una vera e propria industria. Tuttavia, quest’industria è restata una delle aree della finanza meno comprese e meno descritte in modo esauriente. Negli ultimi anni, sono state spesso annunciate dalla stampa finanziaria le performance fuori da ogni canone di normalità che pochi hedge funds di successo, come quelli di George Soros e Michael Steinhardt, avevano esibito negli ultimi due decenni. Tuttavia, questi successi contrastano con la drammatica debacle che ha interessato Long Term Capital Management (LTCM), un hedge fund statunitense, nell’agosto del 1998. In realtà, quelli accennati non sono che casi particolari che hanno reso famosa un’industria molto più complessa e differenziata sia per le dimensioni dei singoli hedge funds sia per la loro attività d’investimento. L’obiettivo di questa tesi è fornire una descrizione il più possibile rappresentativa di quest’industria attraverso: il tentativo di caratterizzare in modo più preciso questi veicoli finanziari facendo riferimento a tutti gli aspetti coinvolti dalla loro attività; il delineamento di un profilo storico dell’industria e l’analisi delle relazioni tra l’industria e le crisi finanziarie asiatica del 1997 e russa del 1998, quest’ultima effettuata utilizzando come chiave di lettura il caso LTCM; la disamina approfondita delle caratteristiche dell’industria con particolare riferimento alla forma legale, alla documentazione che sancisce il rapporto con l’investitore, alla regolamentazione e alla struttura delle commissioni e la tassazione dal lato della struttura, alla evoluzione delle strategie di investimento, della composizione, degli asset e della numerosità nel decennio 1990-2000 dal lato dei “numeri” dell’industria; l’analisi di diverse misure di rischio tra le quali il Value-at-Risk (VaR) e lo Sharpe ratio, del leverage. A conclusione del lavoro è proposta un’applicazione al mercato cha affronta la questione: “gli hedge funds sono in grado di aggiungere valore ad un portafoglio in modo costante?”. Questo aspetto è importante nel contesto degli hedge funds perché, diversamente dagli altri fondi, l’investimento in un hedge fund richiede periodi di “lock-up” significativi. Inoltre, dal momento che gli hedge funds esibiscono un tasso di mortalità molto più elevato rispetto agli altri tipi di fondi, il problema della persistenza delle performance diventa ancora più rilevante.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
HEDGE FUNDS DEFINIZIONE, REGOLAMENTAZIONE, ASPETTI GESTIONALI GLI HEDGE FUNDS: ASPETTI DEFINITORI 5 II Definire gli Hedge Funds II.1 Il Modello di Jones La storia della finanza sostiene che il termine hedge fund risa- le ad Alfred Winslow Jones che, nel 1949, fondendo due strumenti spe- culativi, vale a dire il leverage e la vendita allo scoperto, ha crea- to un sistema d investimento diverso da quelli utilizzati fino ad allora: un hedge fund. Il suo approccio con questi strumenti, infatti, non era convenzionale: usati singolarmente, sono soggetti a elevato rischio di perdita del capitale, soprattutto il leverage. L obiettivo di Jones era quello di spostare l onere della performance dal market timing allo stock picking (selezione). Per fare questo egli ha combi- nato una posizione lunga con leverage in un paniere di titoli (ritenu- ti sottovalutati) con una posizione allo scoperto in un altro paniere di titoli (ritenuti sopravvalutati). Tutto questo avveniva in un fondo d investimento non registrato avente una struttura di commissioni d inventivo1. Per gestire l esposizione del suo portafoglio al rischio di mercato, Jones utilizzava il seguente rapporto che rappresenta l esposizione al mercato: , Equity qpqp j jj i ii − dove i due indici i e j sono relativi, rispettivamente, ai prezzi e alle quantit (p e q ) dei titoli sui quali si Ł assunta una posizione lunga e ai prezzi e alle quantit di quelli sui quali si Ł assunta una posizione corta (allo scoperto). OSSERVAZIONE. Una tipica asset allocation del Jones potrebbe essere questa: date 100 lire di capitale proprio (equity nel rapporto precedente), egli po- trebbe impiegare il leverage per acquistare quote azionarie per 110 lire e vendere allo scoperto quote azionarie per 40 lire. Il suo investimento lordo di 150 lire (150% del capitale) avrebbe un esposizione netta al mercato di sole 70 lire (110-40) definendo un portafoglio 70% netto lungo . 1 Cfr. Loomis [1962].

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessio Fella
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze Statistiche
  Corso: Scienze Statistiche ed Economiche
  Relatore: Massimo De Felice
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 209

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

appraisal ratio
arbitraggio
attrition rate
chi-quadro
commissioni d'incentivo
crisi finanziaria
high water mark
leverage
lock-up period
ltcm
offshore
opzioni
performance
persistenza
regressione lineare
rischio
sharpe ratio
strategia di gestione
test statistici
value at risk

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi