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L'uso funzionale del colore negli ambienti sanitari

Perchè vogliamo colorare lo spazio sanitario?
Oggigiorno siamo nostro malgrado costretti a definire con il termine "umanizzazione" il processo di rilettura degli spazi adibiti alla funzione sanitaria e di cura, e ciò ci fa rendere conto della debacle architettonica avvenuta nei trascorsi ed ancora in atto.
Il luogo di cura può essere definito, oggi, come una "mqacchina sanitaria", dove il ricoverato sig. Rossi si smaterializza e diventa di volta in volta un'ernia, un menisco, una prostata, ecc.
Chi si occupa di progettazione di tali tipi di architetture deve quindi confrontarsi, non solo con la risoluzione degli aspetti funzionali operativi, ma soprattutto degli aspetti psico percettivi dell'utente e del comfort della degenza: l'uso ragionato del colore è una delle innumerevoli discipline atte a tale miglioramento, è indicato a migliorare la relazione uomo/ambiente costruito, l'ergonomia visiva ed il comfort ambientale. Un corretto uso di luce-colore può diventare un piccolo investimento a costo praticamente nullo, ma di grande aiuto alla terapia in un contesto ambientale relazionato psicologicamente alla sofferrenza.

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- 9 - INTRODUZIONE E PERCORSO DI LAVORO ____________________________________________________________________ Che cos’è il colore? Il colore non può essere considerato un fenomeno unidimensionale, cioè non è una qualità specifica che hanno oggetti, spazi, o superfici, ma è una sensazione creata da determinate qualità della luce che vengono riconosciute dall’occhio ed interpretate dal cervello e che nasconde livelli e dimensioni diverse sia dal punto di vista degli effetti, sia da quello del suo significato. Solo grazie al “mediatore” energetico luminoso è possibile vedere e percepire il colore, elemento cardine di riconoscimento e discriminazione di tutto ciò che ci circonda. I colori sono parte della nostra vita, ci circondano e sono elemento fondamentale del nostro ambiente, anche se ce ne accorgiamo solo quando dobbiamo acquistare un capo d’abbigliamento, o quando ci fermiamo al semaforo…. come afferma anche lo psicoterapeuta tedesco Klausbernd Vollmar. In natura e nello spazio costruito il colore serve ad orientarci, ad individuare e riconoscere in fretta gli oggetti e la realtà, ecco perché luce e colore devono viaggiare a braccetto nell’ambito di una progettazione dell’habitat umano, considerando tutti gli aspetti fisici, fisiologici, percettivi, estetici e tecnici. Purtroppo però il colore è spesso considerato dai progettisti come semplice elemento di decoro. Il mondo del colore ha un’importanza tale da riuscire ad esercitare su di noi un’influenza nel nostro animo, riuscendo ad indurre allegria, depressione, benessere o tensione a seconda del suo impiego. Tutto ciò è stato scientificamente dimostrato e già W. Goethe1 a suo tempo sosteneva che “i colori 1 Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), poeta, scrittore, studioso, scrisse La teoria dei colori. Ulteriori notizie su: • MAROTTA, Anna, Policroma: dalle teorie comparate al progetto del colore, Celid, Torino, 1999, pp. 101-102.

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Informazioni tesi

  Autore: Paolo Bidese
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Politecnico di Torino
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura
  Relatore: Anna Marotta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 356

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colore ospedali
colore sanità
cromoterapia
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