Skip to content

Le piante allucinogene: implicazioni tossicologico-forensi

La storia del rapporto fra l'uomo e i suoi stati modificati di coscienza dimostra come alcuni comportamenti accompagnino l'uomo da sempre.
La modificazione dello stato di coscienza, oltre a presentarsi in casi forse malamente definiti "spontanei", viene indotta attraverso un ampio spettro di tecniche, che l'uomo ha via via scoperto ed elaborato nel corso della sua storia.
In tutto il mondo sono diffuse piante e funghi, il cui consumo induce nell'uomo allucinazioni e visioni, accompagnate da profondi stati emotivi, "illuminanti" e "rivelatori", e in tutti i cinque continenti sono esistite e continuano a esistere culture che utilizzano questi particolari vegetali come strumenti per trascendere la realtà ordinaria e per comunicare con il mondo degli spiriti e degli dei, con l'aldilà, con l'Altro.
La maggior parte di queste piante rientra nel gruppo dei cosiddetti allucinogeni, noti anche come psichedelici ("rivelatori della mente") o come enteogeni ("Dio generato dall'interno"), con esplicito riferimento al fatto che lo scopo principale del loro impiego è quello di ottenere stati mentali di ispirazione religiosa, poiché considerati come un dono lasciato agli uomini dalle divinità.
Il ruolo delle piante psicoattive è sempre stato molto importante sia nel contesto religioso che in quello sociale, venendo a far parte di costumi, culti, modi di esercizio del potere e pratiche di cura. E' importante sottolineare che presso le antiche civiltà, come anche presso alcuni popoli attuali ma non ancora civilizzati, le piante sono state utilizzate e sfruttate per i loro poteri, a volte divinizzate, senza che si avesse ovviamente alcuna conoscenza farmaco-tossicologica sulla chimica dei principi attivi in esse contenuti.
Le finalità e gli usi delle sostanze chimiche in grado di modificare la coscienza da parte delle società tradizionali e dei Paesi industrializzati sono molto diversi, così come sono diversi i modi con cui le sostanze stesse sono vissute e gli effetti che ne derivano.
Spesso, come diretta espressione della globalizzazione delle droghe, queste sostanze di origine naturale, provenienti da tutto il mondo e vendute principalmente negli "smart drugs shops", vengono inserite nella categoria delle "smart-drugs" o "droghe furbe" e rappresentano una nuova tipologia di droghe psicoattive, sempre più personalizzate, che aumentano l'efficienza mentale (il loro termine medico è nootropici), con proprietà stimolanti, allucinogene e narcotiche.
L'aggettivo smart indica, nei paesi anglosassoni, una serie di prodotti stimolanti ed energizzanti, simili ad integratori dietetici, e nella sua accezione di furbo si riferisce al fatto che le "smart drugs" e le "natural drugs" spesso non sono proibite per legge: la normativa giuridica varia di paese in paese.
Queste sostanze provocano una radicale e repentina modificazione o soppressione degli ordinari confini fra reale e fantastico, cosa che può essere fonte di gioia ma anche di terrore allo stato puro. I pericoli sono appunto legati alla difficoltà di integrare l'esperienza della trasformazione del mondo interno ed esterno nella realtà ordinaria e quotidiana.
I popoli cosiddetti primitivi conoscevano molto bene questi pericoli, e non a caso considerevano queste sostanze sacre, nel significato originario della parola. "Sacro" deriva infatti dal latino sacer e indica "ciò da cui si deve stare lontani".
La storia insegna che, sempre e ovunque, l'uso di sostanze psicoattive è stato regolato da norme più o meno definite e che ogni società ha sviluppato metodi di autocontrollo nel consumo "normale" di queste sostanze, e metodi di controllo dei consumi "devianti".
Fatti anomali e imprevisti - come l'introduzione di nuove sostanze o di nuove modalità d'uso - hanno spesso determinato l'adozione più o meno improvvisata di nuove e più severe regole, fino all'estremo della proibizione. Ma la storia insegna anche che quasi mai all'aumento del controllo e della severità è corrisposta una riduzione dei comportamenti devianti. Anzi, focalizzarsi sui comportamenti più devianti per definire i sistemi di controllo e le sanzioni per la generalità dei cittadini, si è regolarmente dimostrato inutile e anche controproducente.
Attualmente la distinzione tra uso lecito e illecito di sostanze e preparazioni stupefacenti è in sostanza determinata dall'impiego terapeutico o meno di prodotti farmaceutici che le contengono.
La disciplina e il controllo delle sostanze stupefacenti hanno origine dalla cooperazione internazionale, e trovano giustificazione nella logica di sottoporre a regolamentazione e vigilanza ogni attività attinente le operazioni di coltivazione, produzione, fabbricazione, estrazione, preparazione, detenzione, offerta, messa in vendita, distribuzione, acquisto, vendita, consegna a qualsiasi scopo, mediazione, invio, trasporto, importazione, esportazione e transito, in modo che le violazioni siano considerate infrazioni punibili in ogni Paese.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 Introduzione La storia del rapporto fra l'uomo e i suoi stati modificati di coscienza dimostra come alcuni comportamenti accompagnino l'uomo da sempre. La modificazione dello stato di coscienza, oltre a presentarsi in casi forse malamente definiti "spontanei", viene indotta attraverso un ampio spettro di tecniche, che l'uomo ha via via scoperto ed elaborato nel corso della sua storia: dalle tecniche di deprivazione sensoriale e di mortificazione fisica, a quelle meditative e ascetiche, sino a quelle che utilizzano come fattori scatenanti gli stati di trance e di possessione, la danza e il suono di determinati strumenti musicali; infine (non certo in ordine di importanza), le tecniche che prevedono l'uso di vegetali dotati di effetti psicoattivi, per lo più di tipo allucinogeno. In tutto il mondo sono diffuse piante e funghi, il cui consumo induce nell'uomo allucinazioni e visioni, accompagnate da profondi stati emotivi, "illuminanti" e "rivelatori", e in tutti i cinque continenti sono esistite e continuano a esistere culture che utilizzano questi particolari vegetali come strumenti per trascendere la realtà ordinaria e per comunicare con il mondo degli spiriti e degli dei, con l'aldilà, con l'Altro. La maggior parte di queste piante rientra nel gruppo dei cosiddetti allucinogeni, noti anche come psichedelici ("rivelatori della mente") o come enteogeni ("Dio generato dall'interno"), con esplicito riferimento al fatto che lo scopo principale del loro impiego è quello di ottenere stati mentali di ispirazione religiosa, poiché considerati come un dono lasciato agli uomini dalle divinità.1 Il ruolo delle piante psicoattive è sempre stato molto importante sia nel contesto religioso che in quello sociale, venendo a far parte di costumi, culti, modi di esercizio del potere e pratiche di cura. E' importante sottolineare che presso le antiche civiltà, come anche presso alcuni popoli attuali ma non ancora civilizzati, le piante sono state 1 Samorini G. "Gli allucinogeni nel mito - racconti sull'origine delle piante psicoattive" Ed. Nautilus - Torino 1995

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Giorgia Antoni
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Farmacia
  Corso: Tossicologia dell'Ambiente, degli Alimenti e del Farmaco
  Relatore: Sandro Fenu
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 90

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

allucinogeni
amanita muscaria
atropa belladonna
ayahuasca
datura stramonium
khat
lophophora williamsii
mandragora offininarum
piante allucinogene
piante magiche
piante psicoattive
psilocybe sp.
salvia divinorum
sciamanesimo
tabernanthe iboga
tossicologia forense

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi