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Blog: nuove identità narrative on-line

Lo sviluppo tecnologico ci ha portato a sentire indispensabile per la nostra vita quotidiana possedere almeno un computer. Questo mezzo, infatti, ci è utile per non essere tagliati fuori da quel mondo virtuale, chiamato Internet, che costituisce un universo ormai sempre più legato a quello reale. Focalizzando poi la nostra attenzione sull’aspetto comunicativo del mezzo multimediale, ci accorgiamo come, la nascita di nuovi servizi informatici e di programmi per il trasferimento e la condivisione di file, abbia portato la comunicazione verso un modello del tutto nuovo: la comunicazione mediata dal computer. Uno degli strumenti più diffusi per comunicare on-line è senza dubbio quello del blog, soggetto privilegiato della nostra ricerca. Pubblicare le proprie esperienze, condividere con gli altri le proprie opinioni, fare nuove conoscenze virtuali, non è più soltanto il risultato di una moda passeggera, al contrario si sta trasformando in una pratica sempre più consolidata e in costante crescita. Il nostro studio sul fenomeno blog si articola in quattro parti correlate tra loro. La prima di queste è dedicata alla descrizione delle principali caratteristiche, tecniche e concettuali, del nostro soggetto. Questa ricerca descrittiva del blog ci porta a puntare l’attenzione anche ad alcuni concetti di grande rilevanza dal punto di vista teorico come le caratteristiche di ipertestualità e interattività, e riflettendo successivamente su di un aspetto di fondamentale importanza per i nostri studi; l’intrinseca natura pubblica del fenomeno. Capire quelle che sono le maggiori peculiarità dell’utilizzo del blog vuol dire non soltanto elogiarne i principali fattori innovativi, ma anche e soprattutto porre l’attenzione su problemi del tutto nuovi e che costituiscono alcuni degli elementi portanti dell’intera discussione. Una tra queste è senza dubbio la riflessione sulle motivazioni che spingono un individuo a esporsi allo sguardo altrui. Per indagare su tale quesito, ci affidiamo alla ricerca Bloggers: a portrait of the new Internet storytellers, svolta da Pew Internet & American Life Project, che raccoglie i risultati di numerosi sondaggi sul mondo dei blog e sulle caratteristiche di utilizzo del mezzo. Lo studio di questa ricerca ci dà la possibilità di rispondere, in un primo momento, ai seguenti interrogativi: quali sono i bisogni che spingono una persona a soddisfare il proprio bisogno comunicazionale attraverso l’uso del blog? Cosa spinge un numero di individui sempre maggiore ad affidare i propri pensieri e le proprie storie personali ad un mezzo che è di per sé completamente pubblico e quindi costantemente sotto gli occhi di tutti? Questa parte, che costituisce la seconda fase della nostra ricerca, focalizza la propria attenzione non più sul mezzo comunicativo blog in sé, bensì sui suoi utilizzatori, i cosiddetti blogger. Due i principali temi che ci interessano: l’aspetto demografico e quello motivazionale.
Per completare il nostro studio è necessario portare la discussione ad un livello maggiormente astratto, introducendo nella questione alcune tematiche nuove che si delineano nelle ultime due parti del nostro lavoro. Il primo di questi è il concetto di “scrittura del sé”. Attraverso un breve excursus storico sulle diverse forme e sviluppi della narrazione identitaria, focalizzando maggiormente l’attenzione sull’autobiografia e il diario, proviamo a confrontarle con il blog. Analizziamo a questo punto, nella terza parte della nostra ricerca, le differenze e le analogie tra questi diversi modelli di scrittura del sé, cercando di capirne la natura e le motivazioni alla base della loro nascita. Al fine di sviluppare maggiormente quest’ultima questione, ovvero quali siano i bisogni intrinseci che spingono da sempre l’animo umano a raccontarsi, integriamo la nostra discussione con un altro concetto, quello della “frammentazione del sé”.
Obbiettivo primario della nostra ricerca è proprio quello di capire se anche il blog può essere considerato, alla luce della sua natura e del suo utilizzo, una reale e precisa pratica di scrittura identitaria, al pari dell’autobiografia e del diario personale.
Quali sono le differenze che si possono riscontrare confrontando tale modello con quello della comunicazione verbale? Le figure del mittente e del destinatario subiscono delle significative variazioni? Attraverso lo studio percettivo della presenza altrui e il delinearsi delle diverse declinazioni dell’esporsi, riusciamo a sviscerare il fenomeno comunicativo legato ai blog in modo da possedere sufficienti elementi per stabilire se questa particolare forma di comunicazione può essere considerata la naturale evoluzione della scrittura identitaria, classificando così i blog non più come banali esibizioni del proprio essere, ma come nuove identità narrative on-line.

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1 INTRODUZIONE Viviamo in un mondo in cui la possibilità e la capacità di comunicazione svolgono un ruolo di primaria importanza. Lo sviluppo tecnologico ci ha portato a sentire indispensabile per la nostra vita quotidiana possedere almeno un computer. Questo mezzo, infatti, ci è utile per non essere tagliati fuori da quel mondo virtuale, chiamato Internet, che costituisce un universo ormai sempre più legato a quello reale. Se da una parte è innegabile che l’utilizzo del mezzo informatico abbia portato degli interessati benefici, primo fra tutti la velocità delle operazioni e il conseguente risparmio di tempo, dall’altra ha irrefutabilmente cambiato molti dei nostri atteggiamenti e delle nostre abitudini. Focalizzando poi la nostra attenzione sull’aspetto comunicativo del mezzo multimediale, ci accorgiamo come, la nascita di nuovi servizi informatici e di programmi per il trasferimento e la condivisione di file, abbia portato la comunicazione verso un modello del tutto nuovo: la comunicazione mediata dal computer 1 . Uno degli strumenti più diffusi per comunicare on-line è senza dubbio quello del blog, soggetto privilegiato della nostra ricerca. Pubblicare le proprie esperienze, condividere con gli altri le proprie opinioni, fare nuove conoscenze virtuali, non è più soltanto il risultato di una moda passeggera, al contrario si sta trasformando in una pratica sempre più consolidata e in costante crescita. Anche i media tradizionali (televisione, radio, giornali, ecc…) se ne stanno accorgendo, ed ecco che tutto d’un tratto quel sottovalutato passaparola continuo generato dalla Blogosfera diventa un importante luogo d’informazione e di confronto capace di incidere realmente nella vita sociale (basti pensare al caso riferito al blog di Beppe Grillo 2 ). Il nostro studio sul fenomeno blog si articola in quattro parti correlate tra loro. La prima di queste è dedicata alla descrizione delle principali caratteristiche, tecniche e concettuali, del nostro soggetto. Attraverso l’osservazione dei milioni di blog presenti in rete e alle informazioni prese dalla letteratura specializzata a riguardo, cerchiamo di presentare quelle che possono essere considerate le categorie più diffuse dei weblog, 1 Verzelloni, A., Gli studi sulla comunicazione mediata dal computer, Articolo on-line: http://www.hyperlabs.net/ergonomia/verzelloni/cmc/01.html 2 http://www.beppegrillo.it/

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Informazioni tesi

  Autore: Alberto Molinaroli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Verona
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Massimo Bellotto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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