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Il sostegno alla genitorialità e l'accompagnamento familiare: l'esperienza italiana e brasiliana a confronto

Il lavoro si articola in 5 capitoli completati da una conclusione.
Nel primo capitolo, si traccia un excursus storico sull’evoluzione della famiglia in Italia: si racconta di come questa si sia trasformata nel corso del tempo e si arriva ad affermare che ormai è più corretto parlare di "nuove famiglie", intendendo con ciò che si è passati a considerare la famiglia un’esperienza parziale e transitoria e non più totale e permanente. I cambiamenti che sono in atto nel mondo e che passano sotto il nome di "globalizzazione" hanno messo in discussione il nostro modo di vivere e il nostro modo di essere: hanno trasformato le nostre famiglie, i rapporti tra i sessi e tra i genitori e i figli. La conoscenza di questi cambiamenti ci rende anche consapevoli delle difficoltà in cui si dibatte la famiglia oggi e ci dà i fondamenti per studiare le strategie di intervento dei servizi sociali a sostegno dei minori e delle loro relazioni affettive, così importanti per la loro crescita equilibrata.
Nel secondo capitolo si tenta di dimostrare che questa trasformazione non è propria solo dei paesi occidentali, ma colpisce anche il Brasile che, pur essendo un Paese in via di sviluppo e caratterizzato da una storia sociale completamente diversa, ha comunque maturato la stessa crisi dell'istituto della famiglia. Naturalmente in quel contesto il problema è aggravato dalla situazione di povertà in cui versa la maggioranza della popolazione e che rende più fragile e priva di referenze stabili la famiglia brasiliana.
Certo le due storie sono diverse: da un lato siamo nel cuore della vecchia Europa con tutte le caratteristiche religiose, economiche, sociali ben note; dall’altra siamo passati da un impero coloniale, ad una dittatura militare e, solo da pochi anni, alla democrazia. Siamo, quindi, in un Paese in cui solo da poco tempo si sono cominciati ad affrontare i temi sociali. Essendo però, la velocità del cambiamento sempre più vorticosa, i due mondi si presentano sempre di più “vicini”. Certo il livello di distribuzione del reddito in Brasile è ancora assai lontano dalla più equilibrata ripartizione europea della ricchezza e, questo, determina ulteriori e più gravi bisogni, anche se più chiare, ma non per questo più facili, soluzioni.
E’ proprio la crisi da cui è colpita la famiglia che determina nuove e continue sfide per il Servizio sociale e fa sì che il sostegno alla genitorialità e/o l’accompagnamento familiare, vengano considerati come una strategia di intervento sempre più efficace sia in Italia (terzo capitolo), che in Brasile (quarto capitolo), sia per la prevenzione dell'allontanamento, sia per la riunificazione familiare che è e dovrà essere sempre di più l'obiettivo primario di ogni intervento a tutela dei minori. In Italia il problema è stato approfondito, almeno dal punto di vista teorico: si parla di sostegno alla genitorialità nell'ambito della prevenzione primaria (rivolta a genitori con figli senza particolari problemi, in momenti delicati della loro vita), in quello della prevenzione secondaria (rivolta a famiglie a rischio) e, infine, nell'ambito delle prevenzione terziaria (rivolta alle così dette famiglie multiproblematiche). Tutto questo nel rispetto del diritto del minore «di crescere ed essere educato nell'ambito della propria famiglia», come recita la L. n. 149 del 2001.
In Brasile, ciò che pare emergere è che l’assistenza, nata in tempi relativamente recenti, si stia evolvendo rapidamente. Stante la situazione sociale ed economica certamente più precaria (seppure in fase di grande sviluppo), il ruolo del Servizio Sociale in questo Paese, si trova, in questi anni, di fronte a grandi sfide: alcuni temi, come l'accompagnamento familiare (termine più usato di "sostegno genitoriale") cominciano ad essere affrontati soltanto ora e se ne trova scarsa documentazione nella letteratura. Ma ciò non toglie che, almeno i più informati e sensibili degli operatori siano consapevoli della necessità di operare concretamente in questo settore, dando luogo ad esperienze di eccellenza come quella di Casa Novella che descriverò nel quinto capitolo.
Nell'ultimo capitolo, infatti, sono state descritte due esperienze diverse, conosciute in prima persona, una da volontaria, una durante lo stage. Si fa riferimento rispettivamente alla Comunità Alibandus, di Bassano del Grappa e a Casa Novella di Belo Horizonte nello Stato di Minas Gerais, in Brasile: bisogna comunque premettere che l'esperienza affascinante e sicuramente all’avanguardia di quest'ultima, considerata modello di riferimento e studiata a livello nazionale e federale, deve essere inserita in un ambito di eccellenza certamente non diffuso nella realtà brasiliana.

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1 INTRODUZIONE Grazie alla possibilit concessami dalla Facolt di Sociologia dell Universit di Trento, di svolgere lo stage del terzo anno del Corso di Laurea in Servizio Sociale, in Brasile e, nello specifico, in una struttura situata all interno di una favela, ho avuto modo di vivere un esperienza estremamente intensa e stimolante sia dal punto di vista emotivo che culturale, esperienza che mi ha offerto molti spunti e mi ha provocato molta curiosit . Il mio grande interesse per la tutela minorile ha gi avuto modo di esprimersi in precedenti esperienze formative: nella tesi di laurea in giurisprudenza, durante il tirocinio del secondo anno di Servizio Sociale nel corso del quale, su mia scelta, mi sono occupata, presso il Comune di Vicenza di famiglie e minori in difficolt ; durante l’esperienza di volontariato, svolta tra il 1999 e il 2008, nella Comunit educativa situata nel bassanese, Alibandus, di cui parler in questo lavoro. L’aver vissuto questa indimenticabile esperienza Ł stata un’ulteriore opportunit per approfondire questo ambito, con particolare riguardo al sostegno alla genitorialit e all accompagnamento familiare, argomento particolarmente attuale e oggetto di vivace dibattito; Ł stata, inoltre, un ulteriore preziosa occasione per confermare il mio grande interesse per la tutela minorile, ambito che spero abbia un seguito e una corrispondenza nel mio lavoro futuro. Devo aggiungere, infine, che le mie conoscenze sono sicuramente parziali: se mi resta ancora tanto da scoprire della complessa realt ita liana, tanto piø Ł lontana da me l idea di poter affermare di essermi accostata, se non superficialmente, a quella brasiliana, nonostante sia riuscita ad impadronirmi della lingua, nonostante l utile e affettuosa vicinanza di tanti amici conosciuti durante questa esperienza e nonostante sia tornata una seconda volta in Brasile per approfondire i temi e raccogliere i materiali utili a questa ricerca. Il lavoro si articola in 5 capitoli completati da una conclusione. Nel primo capitolo, si traccia un excursus storico sull evoluzione della famiglia in Italia: si racconta di come questa si sia trasformata nel corso del tempo e si arriva ad affermare che ormai Ł piø corretto parlare di "nuove famiglie", intendendo con ci che si Ł passati a considerare la famiglia un esperienza parziale e transitoria e non piø totale e

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Informazioni tesi

  Autore: Eleonora Bigolin
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Sociologia
  Corso: servizio sociale (classe VI)
  Relatore: Annamaria Perino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 258

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famiglia
famiglie
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