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Progettazione di un nuovo magazzino automatico per uso industriale servito da trasloelevatori

L’obiettivo di questa tesi è quindi quello di fornire alle aziende un sussidio alla progettazione di un magazzino automatico servito da trasloelevatori, munire di basi teoriche per la gestione operativa dello stesso, fornire elementi che aiutino a scegliere se adottare o meno un magazzino automatico.

Ogni azienda, in funzione delle specifiche esigenze, può definire il progetto di un magazzino automatico in diversi modi. La prima delle suddivisioni riguarda il posizionamento del magazzino all' interno della catena logistica e a questo riguardo si possono avere: magazzini di materia prima, magazzini di semilavorati (detti anche inter-operazionali), magazzini di prodotto finito, magazzini ricambi e archivi. Un'altra suddivisione riguarda la struttura fisica del magazzino automatico che si distingue tra in tradizionale e autoportante. Nel primo caso si hanno normali scaffalature metalliche contenute all'interno di un edificio solitamente preesistente, mentre in una struttura autoportante lo scaffale stesso sostiene le pareti ed il tetto e diventa esso stesso un edificio a tutti gli effetti, normalmente di grosse dimensioni (anche fino a quaranta metri di altezza). E ancora, i magazzini automatici si differenziano a seconda delle tipologie dell'automazione, in particolare delle macchine che eseguono il deposito ed il prelievo,( i trasloelevatori), ed inoltre in funzione delle unità di carico che gestiscono (pallet, cassoni, scatole,ecc.). Per quanto riguarda lo stoccaggio dei prodotti finiti, che rappresenta l'applicazione più diffusa, il magazzino automatico può essere organizzato come parte terminale di un'attività manifatturiera oppure come centro di stoccaggio per merci prodotte in paesi lontani.

La progettazione di un magazzino è un esercizio decisamente complesso che può dar luogo a soluzioni molto diverse tra loro, ognuna di queste composte da un profilo organizzativo, procedurale e tecnologico. Una completa definizione dei dati di progetto e una successiva analisi, permettono di orientarsi verso la scelta della soluzione giusta da applicare

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7 Introduzione Il concetto di magazzino Ł cambiato notevolmente negli ultimi 30 anni; a livello tecnologico prima non si sapeva nemmeno cosa fosse l automazione, mentre oggi i magazzini automatici sono sempre piø numerosi e conosciuti. Negli ultimi anni si sta assistendo ad una grande trasformazione, che Ł il riflesso dell evoluzione di un contesto economico caratterizzato da una competizione sempre piø accesa e da margini di profitto sempre piø risicati. La necessit di ridurre i cost i ha spinto le aziende a prestare maggiore attenzione al magazzino, considerato nel passato solamente un edificio dove tenere la merce al riparo dagli agenti atmosferici e in cui concetti come efficienza e ottimizzazione della movimentazione delle merci erano del tutto fuori luogo. Lavorare in magazzino non richiedeva nØ tecnologia nØ abilit particolari perci i lavoratori non avevano alcuna competenza specifica. In Italia, una ventina di anni fa, alcune grandi aziende dotate di un organizzazione manageriale hanno iniziato ad interessarsi all automazione mentre le piccole medie imprese si concentravano esclusivamente sulla produzione, prestando pochissima attenzione al magazzino. Dall ultimo decennio l approccio di tutte le aziende al mercato Ł rivolto ad intuire i vantaggi, in termini di diminuzione dei costi e aumento del servizio, apportati dall automazione. Il principale obiettivo di un magazzino automatico non Ł quindi quello di ridurre i costi, bens di aumentare il livello di servizio (aumentando l efficienza del picking e del material handling). Anche per quanto riguarda i costi, d investimento e di esercizio in particolare, il magazzino automatico permette un risparmio in termini di minor spazio occupato, minore manodopera diretta e maggiore affidabilit nel material handling rispetto a un magazzino manuale. Ogni azienda, in funzione delle specifiche esigenze, pu definire il progetto di un magazzino automatico in diversi modi. La prima delle suddivisioni riguarda il posizionamento del magazzino all’ interno della catena logistica e a questo riguardo si possono avere: magazzini di materia prima, magazzini di semilavorati (detti anche inter- operazionali), magazzini di prodotto finito, magazzini ricambi e archivi. Un’altra suddivisione riguarda la struttura fisica del magazzino automatico che si distingue tra in

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Informazioni tesi

  Autore: Mattia Benini
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria dei processi gestionali
  Relatore: Arrigo Pareschi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 95

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Parole chiave

convenienza economica magazzino
impianto automatico
magazzino
magazzino automatico
progettazione
progettazione magazzino
stoccaggio automatico
trasloelevatori

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