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Il tg tra informazione e intrattenimento. Il caso Studio Aperto.

Attualmente la televisione rappresenta la principale fonte di informazione per la maggior parte degli italiani e il programma più rappresentativo del genere informazione televisiva è senza dubbio il telegiornale.
Essendo anch’esso un programma televisivo, il tg è stato influenzato dai cambiamenti avvenuti nell’ambito della televisione, con importanti conseguenze, in particolare per quanto riguarda l’acquisizione sempre più massiccia da parte del notiziario televisivo di elementi non propriamente riconducibili al campo dell’informazione stessa, come nel caso della forte diffusione, a partire dall’avvento delle televisioni commerciali, della dimensione dell’intrattenimento, che è andata a permeare in misura notevole i nostri palinsesti.
Con la nascita dei network privati si è, infatti, affermato un nuovo modo di fare tv, finalizzato soprattutto ad intrattenere lo spettatore piuttosto che ad istruirlo, come accadeva nell’epoca della “paleo-televisione”, andando così a rafforzare una vocazione già insita nel mezzo televisivo.
Oggi informazione ed intrattenimento non sono più scindibili, al punto che da tempo si parla di infotainment (termine derivante dalla sintesi tra information ed entertainment) , che si concretizza in precise scelte fatte dai diversi tg nazionali per rendere il proprio prodotto maggiormente appetibile presso il pubblico, dotandolo di una sempre maggiore spettacolarità.
Il risultato è che oggi non contano tanto l’obiettività e la veridicità dell’informazione, quanto l’impatto, soprattutto emotivo, che la notizia riesce ad avere sullo spettatore.
Il telegiornale forse più rappresentativo di questa tendenza è Studio Aperto, tg di Italia1 che, soprattutto negli ultimi anni, ha effettuato una precisa scelta di contenuti, dando grande spazio a notizie che esulano dal campo dell’informazione intesa nel senso stretto del termine, come nel caso di notizie di gossip e spettacolo, sulla base di una serie di motivazioni, tra cui la collocazione oraria del tg, il target essenzialmente giovanile della rete di appartenenza e le preferenze espresse dal pubblico tramite i dati d’ascolto.
Come già detto, infatti, il tg è un programma televisivo e, come tale, è costantemente soggetto alle leggi dettate dai dati d’ascolto, che decretano il successo o il fallimento di un programma e sono specchio diretto delle preferenze del pubblico.
La scelta effettuata da Studio Aperto è, dunque, frutto di un ampio insieme di fattori ed appare in consonanza non solo con le tendenze attuali della nostra tv, ma anche con i suoi scenari futuri, contraddistinti da confini sempre più labili e da un legame sempre più stretto tra tutti i generi.

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3 INTRODUZIONE Attualmente il telegiornale rappresenta la principale fonte di informazione per la maggior parte degli italiani, che quotidianamente si sintonizzano su una delle reti nazionali per venire a conoscenza di quanto accade nel mondo. Il notiziario televisivo, tuttavia, rappresenta un modo di comunicare che si pone a metà strada tra il fare informazione e il fare televisione. Nell’era del monopolio pubblico della Rai, finalità del tg è soprattutto quella di trasmettere al pubblico delle informazioni, fornite nella maniera quanto più asettica possibile da anonimi speaker e, in seguito, da giornalisti. In un secondo momento, corrispondente all’avvento dei network commerciali, tutta la televisione attraversa un periodo di profondo mutamento, che condiziona profondamente anche il telegiornale. Obiettivo prioritario della televisione in genere è, ora, soprattutto quello di intrattenere un consumatore distratto, attraverso la realizzazione di programmi che mirino a catturarne l’attenzione. La grande rivoluzione subita dalla nostra televisione, unita ad altri importanti fattori, cambia non poco le modalità del fare informazione. Tra questi fattori fondamentali c’è, senza dubbio, la natura stessa del mezzo televisivo: innanzitutto la televisione è un mezzo “effimero”, fruito essenzialmente in contemporanea allo svolgimento di un’altra attività o semplicemente per trascorrere il tempo libero. Inoltre, a differenza degli altri mezzi di informazione, può contare sull’ immagine, la quale, come più volte dimostrato, ha un forte potere di seduzione sullo spettatore, che resta così maggiormente colpito dai contenuti veicolati dalla televisione, rispetto ad un altro medium.

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Del Priore
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Agata Gambardella Piromallo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 80

FAQ

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Parole chiave

audience
informazione
infotainment
intrattenimento
mario giordano
neo-televisione
paleo-televisione
studio aperto
telegiornale

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