Skip to content

''Così vicini, così lontani''. Sulla via dell’integrazione europea - Alla ricerca di un modus operandi ad hoc per una comunicazione pubblica efficace

L’idea di impostare un lavoro di ricerca sul tema della Comunicazione Pubblica in ambito europeo è scaturita da una lunga e graduale riflessione, nella quale hanno avuto un peso rilevante alcune esperienze di vita, in primis la partecipazione al programma ERASMUS.
Il filo conduttore dell’intero lavoro è il concetto di distanza: la distanza fisica tra i vari Stati membri dell’Unione e quella tra le istituzioni e i cittadini, ma anche un tipo di distanza ideale, che rientra nel campo della percezione e riguarda la lontananza avvertita sia tra i cittadini e i propri rappresentanti, sia quella che separa tra di loro le stesse istituzioni europee.
Nel percorso verso l’integrazione entrano in gioco le varie appartenenze nazionali, che stentano a comporre un sentimento di appartenenza europeo, che non cancelli le identità originarie, ma le affianchi e le rafforzi.
E’ intorno a questi aspetti di natura identitaria che si snoda il discorso, fino ad approdare nel terreno della comunicazione, quella pubblica, vero cuore di questo elaborato, che offre spunti al cittadino per familiarizzare con l’Europa e per acquisire non solo un senso di appartenenza europeo, ma soprattutto un modo di agire la propria cittadinanza.
Emblematico è, a tal proposito, il titolo della tesi (Così vicini, così lontani), che tende proprio a sottolineare il gap esistente tra quello che è, quello che appare e quello che viene percepito.
Bisogna “rendere immaginabile”, per ogni singolo membro della comunità, il proprio essere Europeo, per colmare il vuoto che viene avvertito.
Dismettere i panni del sospetto ed aprirsi al nuovo, spostarsi, viaggiare, conoscere, esperire ciò che è altro, mettersi in contatto con l’altro attivando una comunicazione che non impoverisce, ma che, al contrario, rende più ricchi (grazie agli input) e più consapevoli delle proprie potenzialità (grazie alle chances di confronto), è la strada verso il compimento vero e profondo del progetto europeo, che non si può e non si deve risolvere nell’Europeismo di pochi, ma deve cercare il proprio completamento nell’Europeicità di tutti (che, appunto, si distingue dal primo per la sua collocazione non elitaria).
Una comunicazione pubblica responsabilmente pianificata può essere un’alleata preziosa sia delle istituzioni che dei cittadini stessi, nel momento in cui ha come scopi prioritari “ascoltare meglio, spiegare meglio e raggiungere le realtà locali”, come previsto dalla sfida di comunicazione lanciata dal Commissario Wallström nel 2005.
Certamente, una strategia comunicativa mirata non è l’unica e la sola cura efficace per il deficit di legittimazione che si trovano a fronteggiare sia l’Europa che i singoli Stati membri.
Bisogna interrogarsi, innanzitutto, su quali siano i mezzi più adatti oggi, in un’epoca in cui la divulgazione maggiore delle informazioni avviene tramite il web (strumento tanto osannato per la diffusione di una “coscienza europea”, e oggi quello maggiormente utilizzato per mettere a disposizione informazioni sull’Europa), ma anche insidioso se si pensa che gran parte dell’utenza odierna è nata nell’epoca pre – internet.
Inoltre, sempre in merito alla fruibilità delle informazioni, non bisogna dimenticare quelle parti di territorio e quelle fasce sociali, che non possono avere un accesso adeguato agli strumenti tecnologici.
Sulla via dell’integrazione europea, per richiamare il titolo della tesi, affiora un bisogno, al quale le istituzioni hanno la responsabilità di rispondere, mostrando quel “volto umano dell’Europa” richiamato nel Libro Bianco del 2006: accorciare la distanza tra cittadini e istituzioni, per trasformare il senso di lontananza, in desiderio e poi percezione di vicinanza; vicinanza di idee, di valori, di progetti, una vicinanza sulla via “dell’integrazione sostenibile”, che non sia un livellamento delle differenze, ma una loro esaltazione, mirata alla condivisione dei vantaggi e al confronto delle esperienze.
C’è bisogno di rendere strutturale un certo modus operandi che sottenda il lavoro dell’intero corpo - Europa, per dar FIDUCIA al cittadino, ma anche alle istituzioni stesse, e permettere il realizzarsi di una cittadinanza europea attiva, pur in uno spazio così vasto, infondendo in ogni membro della comunità un senso di responsabilità personale per il buon funzionamento del tutto.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
I PREMESSA L’idea di impostare un lavoro di ricerca sul tema della Comunicazione Pubblica in Europa è scaturita da una lunga e graduale riflessione. Quello per la comunicazione è stato, da parte mia, un interesse sempre vivo, che è però andato crescendo negli anni e si è alimentato attraverso gli studi universitari, indirizzandosi in modo particolare verso l’ambito della Comunicazione Pubblica. Un grande merito devo tributare, inoltre, all’esperienza di studio all’interno del progetto Erasmus, che ha accresciuto la mia curiosità verso le tematiche europee; ho avuto l’opportunità di inserirmi nel sistema universitario tedesco e nel tessuto cittadino di Leipzig con una semplicità nemmeno lontanamente immaginabile fino a meno di un decennio fa, riuscendo ad appropriarmi di uno sguardo molto meno falsato su una delle realtà dalle quali è composta l’Europa di oggi. E’ stato in quel momento che ho potuto davvero toccare con mano le possibilità che l’essere cittadino europeo offre e le agevolazioni che concede: studiare in Germania, in un diverso contesto socio - culturale, dovermi adeguare a norme e soprattutto a schemi comportamentali differenti, mi ha avvicinato a quest’Europa della quale conoscevo poco, a questa “sezione esteri” del telegiornale, che ha iniziato ad essere un po’ anche mia, e a sembrarmi, poi, non più tanto estera! La prima volta che, però, mi sono realmente posta il problema dell’ESSERE IO STESSA PARTE dell’Europa, è stato grazie all’incontro con un cittadino extracomunitario, con il quale ho cominciato a confrontarmi. Spesso, parlando di usi, costumi, religione, mi sono sentita appellare con le parole “voi europei”1, e ciò, in un primo momento, mi ha alquanto spiazzato. Non nascondo di aver avuto un certo rifiuto per tale etichetta, perché sentivo di non poter avere nulla in comune con un tedesco, un inglese, un francese, un rumeno, un ungherese, se non l’abitare lo stesso continente. Lì emergevano la mia diffidenza e il mio “orgoglio patrio”. Il punto, però, è che nell’Europeicità (concetto con il quale definirò, nel corso del mio lavoro di ricerca, il sentimento di appartenenza più profondo all’Europa), la patria c’entra poco o nulla: l’Europa non è PADRE, né MADRE. 1 Come richiamato anche da Habermas (2007) quando afferma: “[…]gli altri spesso vedono in noi non tanto il Tedesco o il Francese, quanto l’Europeo, e questo non soltanto a Hong Kong, ma anche a Tel Aviv”.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Angela Rainone
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Laura Solito
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 74

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

cittadinanza attiva
cittadinanza europea
cittadinanza responsabile
commissione barroso
comunicazione pubblica
costituzione per l´europa
eurobarometro
europeicitá
europeismo
integrazione europea
margaret wallström
responsabilitá settore pubblico
senso di appartenenza
unione europea

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi