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Il fenomeno degli Hikikomori: sintomatologia, eziopatogenesi e terapia integrata

Il presente lavoro si propone di analizzare e discutere il fenomeno degli Hikikomori, una sindrome comparsa solo di recente che si sta diffondendo come una pandemia interessando circa un milione di giovani giapponesi con le proprie manifestazioni: ritiro sociale dalle normali attività, dipendenza dalla rete Internet, abbandono della progettualità ed espressioni di violenza.
Una prima parte del lavoro si occupa di esplorare il contesto storico-culturale in cui i giovani interessati dalla sindrome sono inseriti, con il tentativo di comprendere quali meccanismi sociali, psicologici e culturali possano entrare in gioco nell’eziologia della patologia.
Il secondo capitolo si occupa di analizzare il ruolo svolto dalla rete Internet nel mantenimento della patologia, l’influenza del sistema educativo tipico giapponese (impregnato di significati e valori rimasti immutati quali espressioni della più antica tradizione culturale) e la sua profonda relazione con particolari caratteristiche psicologiche dei soggetti Hikikomori, l’espressione frequente del bullismo “ijime” quale causa principale di abbandono scolastico.
Infine, nel terzo capitolo, ci si focalizza sulle possibilità di intervento terapeutico applicato alla sindrome Hikikomori. Si apprende dalla letteratura come in Giappone non vi siano che poche strutture dedicate, per lo più organizzazioni no-profit che si occupano principalmente del reinserimento lavorativo dei soggetti. Un intervento più squisitamente psicologico è qui proposto in forma integrata, nelle varianti sistemico-relazionali, cognitivo-comportamentali, cognitivo-causali e dell’auto-mutuo-aiuto.

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INTRODUZIONE Il presente lavoro si propone di analizzare e discutere il fenomeno degli Hikikomori, una sindrome comparsa solo di recente che si sta diffondendo come una pandemia interessando circa un milione di giovani giapponesi con le proprie manifestazioni: ritiro sociale dalle normali attività, dipendenza dalla rete Internet, abbandono della progettualità ed espressioni di violenza. Una prima parte del lavoro si occupa di esplorare il contesto storico-culturale in cui i giovani interessati dalla sindrome sono inseriti, con il tentativo di comprendere quali meccanismi sociali, psicologici e culturali possano entrare in gioco nell’eziologia della patologia. Il secondo capitolo si occupa di analizzare il ruolo svolto dalla rete Internet nel mantenimento della patologia, l’influenza del sistema educativo tipico giapponese (impregnato di significati e valori rimasti immutati quali espressioni della più antica tradizione culturale) e la sua profonda relazione con particolari caratteristiche psicologiche dei soggetti Hikikomori, l’espressione frequente del bullismo “ijime” quale causa principale di abbandono scolastico. Infine, nel terzo capitolo, ci si focalizza sulle possibilità di intervento terapeutico applicato alla sindrome Hikikomori. Si apprende dalla letteratura come in Giappone non vi siano che poche strutture dedicate, per lo più organizzazioni no-profit che si occupano principalmente del reinserimento lavorativo dei soggetti. Un intervento più squisitamente psicologico è qui proposto in forma integrata, nelle varianti sistemico- relazionali, cognitivo-comportamentali, cognitivo-causali e dell’auto-mutuo-aiuto. 1

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Informazioni tesi

  Autore: Veronica Mammi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università Europea di Roma
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Ilaria Zeppi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

FAQ

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Parole chiave

auto mutuo aiuto
bullismo
dipendenza da internet
hikikomori
intervento cognitivo-causale
intervento cognitivo-comportamentale
intervento sistemico relazionale
sistema familiare giapponese
terapie familiari

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