Skip to content

Nevipe: i Rom e la stampa locale pisana

Negli ultimi trent’anni diversi cambiamenti hanno interessato l’Italia, uno in particolare l’ha visto diventare, da paese di emigranti quale storicamente è stato, una meta di flussi migratori. Una trasformazione che, avvenuta forse in modo troppo repentino o inaspettato, ha trovato un paese sostanzialmente impreparato e prosegue tuttora in un clima di paura. Una diffidenza nei confronti del diverso, dello sconosciuto, dello straniero, percepibile a tutti i livelli della società, che spesso porta a guardare al fenomeno dell’immigrazione dietro la lente di pregiudizi diffusi e di immagini stereotipate, a parlarne più per sentito dire che per reale conoscenza. Un simile approccio ad un problema così complesso e dalle molte sfacettatture rischia di rappresentare un ostacolo, quando non di compromettere, l’integrazione l’e inclusione sociale, processi che dovrebbero essere all’ordine del giorno in una società che si fa progressivamente sempre più multiculturale.
Le tematiche legate alla presenza straniera, nel bene o nel male, sono sulla bocca di tutti. Con la sempre maggiore rilevanza acquisita del fenomeno migratorio, non solo figurano all’interno dell’agenda politica tra i maggiori temi dibattuti a livello nazionale così come nel contesto europeo e internazionale, ma sono entrate a pieno titolo anche nel gergo dell’uomo della strada. L’incremento del numero di stranieri presenti sul territorio ha determinato una moltiplicazione delle possibilità di contatto e la creazione di nuove relazioni in tutti i contesti del vivere sociale, dal mondo lavorativo a quello della formazione, passando per l’associazionismo e l’attivitismo politico.
In questo quadro, i mezzi di informazione e in generale i mezzi di comunicazione di massa possono rivestire un ruolo fondamentale. Se si considera il peso di cui dispongono nella formazione dell’opinione pubblica, si capisce facilmente quale sia la loro capacità di influenza nella creazione e nella fissazione di stereotipi associati alla figura dell’immigrato. Un’operazione di categorizzazione che può risultare tanto più dannosa in termini di condizionamento dei processi di integrazione quanto più i pregiudizi vengono formulati in senso negativo. Ciò che possiamo constatare dando uno sguardo al panorama informativo italiano è il ricorso quotidiano e diffuso a stereotipi in un discorso sull’immigrazione e sugli stranieri eccessivamente schiacciato sulla cronaca e legato a doppio filo col tema della devianza. La rappresentazione mediale del fenomeno dell’immigrazione e la sua influenza sui processi sociali saranno l’argomento del primo capitolo.
Tra le molte attualmente presenti in Italia, abbiamo scelto di restringere il nostro campo di indagine su una minoranza che è forse poco rappresentativa in termini di presenza numerica ma che più di altre è emblematica di una rappresentazione costruita tramite immagini stereotipate. Zingari, ladri, sfruttatori di bambini, accattoni, i Rom sono un popolo che da sempre combatte contro simili etichette, vittime di una discriminazione diffusa che li relega ai margini delle società europee. Il popolo Rom e la sua presenza nella città di Pisa saranno oggetto di analisi nel secondo capitolo.
Numerose ricerche si sono occupate delle modalità con cui media italiani affrontano le tematiche legate all’immigrazione e alla presenza straniera sul territorio. Il presente lavoro vuole inserirsi in questo filone di ricerca, andando ad analizzare il caso della stampa locale pisana. I risultati dello studio saranno esposti nel terzo capitolo.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
MASTER IN GESTIONE DEI CONFLITTI INTERCULTURALI E INTERRELIGIOSI 2009/2010 INTRODUZIONE 1 Negli ultimi trent’anni diversi cambiamenti hanno interessato l’Italia, uno in particolare l’ha visto diventare, da paese di emigranti quale storicamente è stato, una meta di flussi migratori. Una trasformazione che, avvenuta forse in modo troppo repentino o inaspettato, ha trovato un paese sostanzialmente impreparato e prosegue tuttora in un clima di paura. Una diffidenza nei confronti del diverso, dello sconosciuto, dello straniero, percepibile a tutti i livelli della società, che spesso porta a guardare al fenomeno dell’immigrazione dietro la lente di pregiudizi diffusi e di immagini stereotipate, a parlarne più per sentito dire che per reale conoscenza. Un simile approccio ad un problema così complesso e dalle molte sfacettatture rischia di rappresentare un ostacolo, quando non di compromettere, l’integrazione l’e inclusione sociale, processi che dovrebbero essere all’ordine del giorno in una società che si fa progressivamente sempre più multiculturale. Le tematiche legate alla presenza straniera, nel bene o nel male, sono sulla bocca di tutti. Con la sempre maggiore rilevanza acquisita del fenomeno migratorio, non solo figurano all’interno dell’agenda politica tra i maggiori temi dibattuti a livello nazionale così come nel contesto europeo e internazionale, ma sono entrate a pieno titolo anche nel gergo dell’uomo della strada. L’incremento del numero di stranieri presenti sul territorio ha determinato una moltiplicazione delle possibilità di contatto e la creazione di nuove relazioni in tutti i contesti del vivere sociale, dal mondo lavorativo a quello della formazione, passando per l’associazionismo e l’attivitismo politico. In questo quadro, i mezzi di informazione e in generale i mezzi di comunicazione di massa possono rivestire un ruolo fondamentale. Se si considera il peso di cui dispongono nella formazione dell’opinione pubblica, si capisce facilmente quale sia la loro capacità di influenza nella creazione e nella fissazione di stereotipi associati alla figura dell’immigrato. Un’operazione di categorizzazione che può risultare tanto più dannosa in termini di INTRODUZIONE

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Marco Marche
  Tipo: Tesi di Master
Master in Master di primo livello in gestione dei conflitti interculturali e interreligiosi
Anno: 2010
Docente/Relatore: Ilaria Possenti
Istituito da: Università degli Studi di Pisa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 67

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi