Skip to content

Partecipazione e accesso dei cittadini all’informazione ambientale per una democrazia ambientale partecipata?

L’accesso all’informazione ambientale e la partecipazione del pubblico ai processi decisionali che riguardano l’ambiente costituiscono i principi cardini cui s’ispira oggi la Governance internazionale. Tali principi sono le fondamenta per lo sviluppo di una Democrazia ambientale partecipata, in una logica di responsabilizzazione individuale e di localizzazione delle politiche di Welfare State. Parallelamente all’aggravamento delle questioni ambientali e alla presa di coscienza della complessità delle soluzioni, si è avvertita la necessità, a ogni livello di governo, di un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che riguardano l’ambiente. L’informazione sulle tematiche ambientali contribuisce alla crescita della consapevolezza individuale, aumenta la sensibilità del cittadino su tali questioni, permettendo lo sviluppo di un comportamento responsabile verso l’ambiente circostante. Per far fronte in maniera efficace ai problemi ambientali e perseguire uno sviluppo economico e sociale sostenibile, in grado di preservare l’ambiente in cui viviamo e garantirlo alle generazioni future, i governi e le amministrazioni devono informare e coinvolgere la collettività nelle decisioni che investono il territorio e la qualità della vita. Il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Rio del 1992 ha costituito il luogo privilegiato per l’elaborazione dei principi di sviluppo sostenibile condivisi dalla Comunità mondiale. Fra questi il diritto della partecipazione dei cittadini alle scelte pubbliche in materia ambientale, che deve trovare applicazione in occasione delle fasi attraverso cui si articola il processo di decision-making. Tra le esigenze della tutela ambientale e il diritto all’informazione vi è una stretta interdipendenza: per nessun altro bene o valore come l’ambiente, la diffusione e la circolazione adeguata delle informazioni e delle conoscenze, anche di carattere tecnico, è indispensabile per una corretta definizione degli obiettivi e delle modalità di tutela. Si può ben comprendere infatti, come un adeguato sviluppo dello strumento dell’accesso contribuirebbe a sensibilizzare la collettività verso una coscienza ambientale, questo rispetto agli ordini discorsivi che si vanno formulando in una politica localizzata e decentrata. L'elaborato analizza l’evoluzione dell’accesso all’informazione ambientale nel quadro internazionale, comunitario e italiano, individuando le novità introdotte dalle recenti normative e verificando se vi sono stati cambiamenti reali per la partecipazione dei cittadini al processo decisionale pubblico affinché si possa parlare di democrazia ambientale partecipata e offrire spunti di flessione attraverso l’analisi di un caso concreto. Nella prima parte si affronta la “storia della consapevolezza ambientale”: l’evoluzione del termine Ambiente, da bene di cui usufruire, alla sua tutela come valore e diritto dell’individuo. Si analizza poi il quadro di riferimento normativo, dedicando particolare attenzione alla Convenzione di Aarhus, che ridisegna la Governance ambientale per la costituzione di una democrazia partecipata. Infine si passa all’analisi dello scenario europeo con la descrizione delle direttive comunitarie che recepiscono la Convenzione e delle iniziative in materia di trasparenza dell’Unione Europea, descrivendo brevemente lo scenario italiano. La seconda parte del lavoro è dedicata all’analisi del caso concreto, ovvero la situazione in materia di accesso in Campania. Si descrive lo stato di emergenza che la regione sta vivendo, analizzando il ruolo delle istituzioni locali e dei media nella gestione della crisi. Si passa poi ad analizzare lo stato dell’accesso all’informazione ambientale, sottolineando il ruolo delle nuove tecnologie d’informazione e comunicazione come canali d’accesso all’informazione detenuta dalle istituzioni locali. Lo scopo è verificare se in Campania sussistano i presupposti per la creazione di una democrazia ambientale partecipata e capire cos’è una democrazia ambientale partecipata. È un possibile strumento di controllo attraverso ordini discorsivi precostituiti o effettiva occasione di dialogo e collaborazione tra istituzioni e cittadini. A questo fine è stata svolta una ricerca comparata su tre istituzioni locali che si occupano di tematiche ambientali, per capire quanto le nuove tecnologie siano diffuse al loro interno; utilizzate dai cittadini per accedere all’informazione detenuta dalle suddette istituzioni; se da un loro utilizzo le relazioni tra autorità locale e cittadinanza siano evolute in un senso meno conflittuale e quanto le stesse istituzioni siano impegnate per la promozione di una coscienza ambientalista. Sotto questo profilo si analizza un progetto di educazione ambientale, si procede infine ad alcune considerazioni personali conclusive.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
11 Capitolo primo Ambiente: alla ricerca di una definizione 1.1 Premessa Ambiente etimologicamente significa “ciò che sta intorno 5 ”. Con dizionario alla mano verifichiamo che al termine ambiente, nell‟ambito della nozione più propriamente “ecologica 6 ”, vengono ricondotti significati diversi: così lo ritroviamo quale “complesso delle condizioni esterne materiali, sociali, culturali, nell‟ambito delle quali si sviluppa, vive ed opera un essere umano 7 ”– in cui è evidente il riferimento al solo essere umano in una visione fortemente antropocentrica - “luogo nel quale l‟organismo vive 8 ”- dove l‟ambiente è posto in relazione a tutti gli esseri viventi – ovvero, nell‟accezione più globale ed ecocentrica, di “insieme di fattori biotici (viventi) e abiotici (non viventi) di un ecosistema 9 ”. Ciò che emerge dalle definizioni sopra riportate, è che l‟aspetto semantico della parola ambiente viene tradotto, in ogni cultura, in un rapporto di relazione che muta a seconda del soggetto e dei contenuti della relazione. I significati sopra riportati scandiscono i principali momenti della storia, che potremmo denominare della “consapevolezza ambientale”, nel loro duplice ma allo stesso tempo unitario profilo sociale e giuridico. 5 Dal composto di due termini di origine latina: “amb”, intorno, e “entis”, participio del verbo “ire” 6 Il termine “ecologia” sembra doversi ricondurre a Haeckel che nel 1866 lo coniò, riferendosi ad una “scienza che studia le relazioni degli organismi viventi tra loro e con l‟ambiente in cui vivono. Tale scienza segue necessariamente un carattere interdisciplinare poiché si occupa di fenomeni che singolarmente sono oggetto di scienze ben differenti tra loro” 7 Zingarelli N., 1987, Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Edizioni Zanichelli 8 Malizia E., 1997, Dizionario del Sapere, Roma, Edizioni Newton 9 Marchello F., Perrini M., Serafini S., 1999, Diritto dell’ambiente corso di ecologia e di educazione ambientale, Cercola, Edizioni Giuridiche Simone

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Rosa Tagliamonte
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Alessandro Rovinetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 109

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

sviluppo sostenibile
tic
governance ambientale
ambiente
istituzioni locali
nuove tecnologie
campania
welfare state
informazione ambientale
partecipazione
emergenza rifiuti
convenzione di aerhus
educiazione ambientale
democrazia ambientale partecipata
sfera pubblica
accesso all' informazione ambientale
agenda 21
alfabetizzazione tecnologica
apra campania
comunicazione ambientale
massa media
trasparenza
decision making ambientale
dichiarazione di rio

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi