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Il potere dei grandi miti del consumo. Marche e prodotti di culto sotto il riflettore

Il nostro lavoro vuole dimostrare come nei prodotti di culto è sempre possibile individuare dei tratti comuni anche in diverse categorie merceologiche. Nella prima parte del testo abbiamo analizzato l’evoluzione del rapporto tra prodotti e consumatori e come tale rapporto è variato negli anni. Abbiamo costatato come il vero punto di svolta nelle scelte di consumo si è avuto con la nascita del Lovemark: un amore totale e fedele che lega saldamente un brand ai clienti. Come base per sviluppare fedeltà, rispetto e coinvolgimento del cliente, deve sempre esistere un comprovato ed elevato grado di customer satisfaction. La soddisfazione del cliente, insieme a fattori di coinvolgimento e fedeltà, favorisce la nascita di gruppi e comunità intorno al prodotto. Questi gruppi, promossi e sostenuti dai brand, possono diventare delle vere tribù, che nell’economia dell’attrazione, possono assumere molte forme. Le tribù possono prendere vita in luoghi fisici, come raduni, incontri a tema e luoghi del consumo, o in luoghi virtuali, come le comunità Internet, i blog e i forum. Tali gruppi sono formati dall’unione di persone eterogenee per età, classe sociale e censo, che condividono una particolare esperienza associata a un prodotto e che amano e commentano questo prodotto come se fosse un mito. Per sviluppare la nostra analisi e cercare quali tratti sono in comune ai nove prodotti, abbiamo dovuto fare una selezione molto accurata tra le migliaia di oggetti disponibili. Abbiamo scelto di analizzarne alcuni che, pur avendo una storia importante alle spalle, hanno saputo rinnovarsi costantemente negli anni per adattarsi ai gusti e alle necessità dei clienti lasciando, tuttavia, dei profondi legami di continuità con il passato. Sono prodotti che appartengono a categorie di spesa molto importanti nel bilancio famigliare(Vespa, Fiat 500, Chanel N°5, Beetle, Nutella, Coca-Cola, Harley-Davidson, iPdo, iPhone): veicoli, alimentare, elettronica e moda. Per dimostrare che ognuno di questi prodotti, pur appartenendo a categorie di spesa così differenti, conserva dei fondamentali tratti in comune che li caratterizza come prodotti cult, è stata svolta una ricerca quali-quantitativa i cui risultati sono stati trascritti in una tabella di Excel. Abbiamo raccolto e argomentato i risultati della ricerca nell’ultimo capitolo.

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16 Capitolo 2: nove prodotti sotto il riflettore 2.1 Vespa: un cult che unisce La Vespa è il primo oggetto cult che andiamo ad affrontare nel nostro libro. E‟ un mito delle due ruote ricco di storia e di significato nel nostro immaginario collettivo. La sua storia inizia subito dopo la seconda guerra mondiale. La Piaggio, industria che produceva aeromobili, inizia la progettazione di un veicolo a due ruote. Da un‟intuizione del progettista di aeroplani Corradino D‟Ascanio, nasce un veicolo due ruote rivoluzionario. La volontà dell‟inventore era quella di disegnare un veicolo intorno all‟uomo che sedeva al centro. Questo avrebbe permesso di proteggere il guidatore da fango e piccole intemperie. Il nome nasce da un'esclamazione di Enrico Piaggio nel momento in cui vede il prototipo in moto, egli esclama: “sembra proprio una Vespa” 20 . La forma rivoluzionaria, le gambe coperte dalla scocca di metallo, il motore tutto posteriore e il caratteristico ronzio, la resero un veicolo unico. Dal 1946 in poi, e fino alla diffusione delle auto, la vespa diviene il mezzo più usato per muoversi: lavoro, vacanza e tempo libero 21 . Il veicolo inizia a segnare 20 O. Calabrese, Il mito di Vespa, Lupetti, Milano, 1996. 21 Ibidem. Vespa 50 special - prima serie (1969)

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Scargetta
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Organizzazione e marketing per la comunicazione d`impresa
  Relatore: Laura Minestroni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 79

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