Skip to content

Le Reti Museali su Internet

Nel corso della seconda metà del XX Secolo, una serie di importanti cambiamenti storico-politici e sociali ha svelato una nuova dimensione dell’istituzione museale, la quale, da passatempo elitario, hortus conclusus degli studiosi, si è trasformata in un’impresa competitrice nell’industria del tempo libero, aperta al pubblico di massa, pur senza tralasciare i propri fini scientifico-didattici. Dall’altra parte, l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e telematiche ha contribuito a modificare ulteriormente le modalità di fruizione di beni e servizi culturali, in direzione di un consumo divenuto multimediale, ipertestuale e interattivo, che ha permesso di dilatare i confini materiali e l’esperienza culturale del museo oltre i limiti fisici dell’edificio.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
1 CAPITOLO I DAL TEMPIO DELLE MUSE AL MUSEO DEL TERZO MILLENNIO 1.1 La nascita e l’evoluzione dell’istituzione museale «Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali dell’umanità e del suo ambiente: le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto» 1 . Il museo così come lo si concepisce oggi è un prodotto tardo di un’evoluzione concettuale e architettonica che attraversa diversi secoli; la sua storia è lunga e complessa 2 , essa affonda le sue radici nel bisogno primordiale dell’uomo di raccogliere e conservare gli oggetti preziosi e le memorie del proprio passato, si pensi, ad esempio, al fenomeno dei “ripostigli”, gli accumuli di manufatti e lingotti di metallo che si diffusero in Europa a partire dal Bronzo Antico. Già nell’antico Egitto e in Grecia i cosiddetti “tesori”, costruiti nei più importanti santuari per celebrare vittorie militari o sportive, per commemorare particolari eventi storici o come monumentali offerte alle divinità, erano riccamente decorati da statue, rilievi scultorei e dipinti, e custodivano raccolte di opere d’arte, 1 Estratto dall’art. 2 dello Statuto dell’International Council of Museum (ICOM). In questa definizione rientrano anche «i siti e i monumenti naturali, archeologici ed etnografici, nonché i siti e i monumenti storici aventi la stessa natura dei musei in quanto acquisiscono, conservano e comunicano le testimonianze materiali dell’umanità e del suo ambiente; le istituzioni che conservano collezioni e presentano esemplari viventi di vegetali o animali, quali gli orti botanici e i giardini zoologici, gli acquari e i vivaria; i centri scientifici e i planetari; le gallerie d’arte senza scopo di lucro; gli istituti destinati alla conservazione e le gallerie destinate all’esposizione, dipendenti da biblioteche e da centri archivistici; i parchi naturali; le organizzazioni museali nazionali, regionali o locali; le pubbliche amministrazioni responsabili di musei come sopra definiti; le istituzioni o le organizzazioni senza scopo di lucro che svolgono attività di ricerca in materia di conservazione, nonché attività di educazione, formazione, documentazione o altro, collegate ai musei e alla museologia; i centri culturali o altre istituzioni che hanno il fine di contribuire alla salvaguardia, alla permanenza e alla gestione di beni patrimoniali tangibili e intangibili (patrimonio vivo e attività creativa digitale)» [art. 3]. Si veda <http://icom.museum>. 2 Si vedano, tra gli altri, De Benedictis C., Per la storia del collezionismo italiano. Fonti e documenti, Firenze, Ponte alle Grazie, 1991; Mottola Molfino A., Il libro dei musei, Torino, Allemandi, 1998; Mottola Molfino A., L’etica dei musei, Torino, Allemandi, 2004; Schubert K., Museo. Storia di un’idea. Dalla Rivoluzione francese a oggi, Milano, Il Saggiatore, 2004.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Filomena Zurlo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali
  Relatore: Stefano Consiglio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 137

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

internet
museo
web
network
portale
beni culturali
sito
reti museali
rete museale
sistema territorial del museu de la ciència i de l
sistema museale della provincia di modena
sistema museale della provincia di ravenna
museums sheffield
carnia musei
fondazione musei senesi
musées de la ville de strasbourg
musei di maremma
musei in comune roma
musei piceni
museums of boston
national museums liverpool
ottawa museum network
pavia musei
rete museale provincia di udine

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi