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Viaggio nell’Aldilà. Processioni scultoree di epoca medievale.

La mia tesi consiste nell’analisi delle strutture delle tombe e in misura maggiore delle processioni di statuine ritrovate al loro interno durante il periodo delle Sei Dinastie (III-VI sec), sia del nord sia del sud, evidenziando in particolare gli elementi e le caratteristiche che ricorrono con maggiore regolarità, gli elementi d’innovazione che furono poi adottati anche dalle dinastie successive e i punti di continuità con le tradizioni precedenti. Tutto ciò, alla luce del grande fermento economico, politico, culturale, e religioso che si verificò in quest’epoca.
Il periodo delle Sei Dinastie (III-VI secolo) fu uno dei maggiori punti di svolta nella storia cinese, che rappresentò, da un lato, un’estensione della tradizione elaborata durante gli Han e, dall’altro, un preludio della prosperità dei Tang. Alcuni studiosi si riferiscono a questo periodo anche con il termine “medioevo”, per indicare un’epoca buia e politicamente instabile, ma le associazioni negative legate a questo termine possono essere fuorvianti poiché tengono poco conto delle grandi innovazioni e sperimentazioni in campo politico, sociale, artistico e culturale che si verificarono. Il declino e la caduta della dinastia Han causarono disordine e caos politico, ma, allo stesso tempo, nuove e rivoluzionarie correnti culturali penetrarono in Cina e, se da un lato dirottarono la cultura cinese canonizzata sotto gli Han verso influenze filosofiche esterne, dall’altro le imposero forme di fusione e commistione che diedero nuovo vigore ad aspetti tradizionali delle arti, dei riti, del culto, sia sotto il profilo dell’interpretazione e rappresentazione, sia dal punto di vista iconografico.
La disintegrazione del sistema confuciano che per secoli aveva regolato la società cinese, la crescente influenza del taoismo e l’introduzione del buddhismo, giocarono un ruolo importante nei profondi cambiamenti che vennero a crearsi. La dottrina buddhista, che si sviluppò in maniera differente a nord e a sud, conobbe una grande espansione soprattutto grazie al favore che ricevette sotto gli Wei e ciò ebbe grandi ripercussioni anche in campo artistico. Allo stesso tempo il taoismo che cominciava a diffondersi anche tra gli strati popolari, offriva allettanti alternative al rigido schematismo confuciano, che andavo dal qingtan o “scuola del dibattito puro”, che definiva i dialoghi di carattere filosofico tra colti gentiluomini, alle scuole di occultismo che perseguivano la ricerca dell’elisir dell’immortalità. Liberate dal vincolo dell’intento didattico imposto dal confucianesimo, le arti, tanto la pittura quanto la calligrafia e la poesia, andarono alla ricerca di nuove fonti di ispirazione e di nuovi temi e si rivolsero al mondo naturale, a quello metafisico, al folklore.
Per quanto riguarda le sepolture durante le Sei Dinastie, esse sostanzialmente mantennero la struttura di quelle Han, senza tuttavia mai raggiungere ed eguagliare il lusso, tanto nelle dimensioni delle camere sotterranee quanto nella ricchezza del corredo. Le tombe di epoca medievale ritornarono a uno stile più semplice e contenevano mingqi più modesti, che riflettevano le instabili condizioni economiche del tempo. Anche i soggetti rappresentati dai mingqi conoscono significativi cambiamenti: l’accento posto dagli Han sulla vita quotidiana di una prospera società agricola, con la riproduzione di vere da pozzo, granai, salvadanai, fattorie, alte torri, bestiame ecc., si spostò sui militari, sulla vita di corte, sui musicisti, non mancavano raffigurazioni di stranieri, compaiono anche donne nell’atto di svolgere faccende domestiche. Mentre le tombe del nord privilegiano soggetti di carattere militare, le tombe del sud, custodi degli antichi costumi e credenze cinesi, privilegiano temi di ispirazione taoista e confuciana. Quest’ultime sono molto meno numerose rispetto a quelle del Nord e anche i corredi funebri sono molto meno sontuosi, anche per il fatto che la maggior parte degli scavi sono stati svolti proprio nelle regioni settentrionali. Ovviamente poi la qualità, la quantità e i soggetti prescelti dipendevano dal rango del defunto.
Lo scopo della mia tesi è stato, in primo luogo, quello di analizzare dettagliatamente le varie categorie di statuine rappresentate nei cortei funebri tenendo conto delle differenze e i punti di contatto in base all’area geografica in cui sono state ritrovate le tombe e al periodo storico e, in secondo luogo, dimostrare come in quest’epoca siano state gettate le basi per lo splendore e il cosmopolitismo che caratterizzò l’epoca Tang attraverso l’analisi di rapporti di scavo e di riviste archeologiche.

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1 INTRODUZIONE L’usanza di includere statuine raffiguranti esseri umani e animali nei corredi funerari risale al V secolo a.C. e raggiunse uno dei suoi apici nella storia cinese durante la dinastia Han Occidentale (206 a.C.-23 d. C.), quando una tomba aristocratica poteva contenere addirittura migliaia di sculture. Nel periodo Han Orientale (25 d.C.–220 d.C.) il numero di statuine diminuì drasticamente e ad esse si affiancarono modelli di abitazioni, torri di guardia, magazzini, pollai ecc., mentre durante il periodo che va dai Tre Regni (220-265) alle Dinastie Meridionali e Settentrionali (420-589), prevalse l’usanza di seppellire un corteo funebre costituito da figure ricorrenti. La formazione di tali processioni è il soggetto di questa tesi e l’intenzione è quella di evidenziare chiaramente gli aspetti che ricorrono con maggiore regolarità, gli elementi innovativi che furono poi adottati anche dalle dinastie successive e i punti di continuità con la precedente tradizione. Nello specifico ho preso in considerazione tombe delle Dinastie Settentrionali in quanto è proprio al nord che nascono tali cortei funebri, usanza mantenuta, con inevitabili cambiamenti, dalle successive dinastie Sui e Tang. Nella prima fase del mio lavoro di ricerca ho raccolto un discreto numero di rapporti di scavo relativi a tombe del periodo in analisi e ho poi deciso di concentrarmi su quelle che presentano i corredi più significativi con processioni

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Informazioni tesi

  Autore: Roberta Consoli
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere Moderne
  Corso: Lingue e Civiltà Orientali
  Relatore: Sabrina Rastelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 189

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Parole chiave

medioevo cinese
wei settenrionali
zhou settentrionali
processioni di statuine
arte funeraria
arte cinese
sui
tang

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