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Il colore tra psicologia e arte. La comunicazione cromoestetica

Sviluppando il tema, ho inteso parlare dell’esperienza soggettiva cromatica a partire dai processi neurofisiologici che la permettono e il conseguente utilizzo di questa esperienza nella produzione artistica intesa come comunicazione espressiva.
Sottende all’intero scritto l’assunto che il colore non sia una caratteristica oggettiva degli elementi di realtà ma una sensazione.
L’ipotesi che tenterò di avvalorare è quella secondo la quale l’essere umano desidera comunicare l’esperienza soggettiva, ma è impossibilitato ad esternarla (cioè a portare fuori nella realtà oggettiva un elemento della realtà soggettiva). Kant insegna che “ la qualità delle sensazioni non si può ammettere concordante in tutti i soggetti ”. L’Uomo utilizza allora un substrato oggettivo, ad esempio un dipinto, che diventa garante dell’oggettività della comunicazione permettendo il superamento dell’antitesi soggettività/oggettività.
Ho definito questo processo, dapprima percettivo poi soggettivo e comunicativo, comunicazione cromo-estetica . L’ho suddiviso in due fasi: percepire il colore e, successivamente, comunicare attraverso il colore .
L’andamento fasico del processo corrisponde anche alla ripartizione strutturale della tesi:
• Premessa (cap. I): presentazione di quanto sopra a circoscrivere l’argomento.
• Prima parte (cap. II): sviluppo di alcune riflessioni gnoseologiche alla ricerca di un corrispettivo bio-neuro-fisiologico.
• Seconda parte: la capacità intrinseca umana di sfruttare l’acquisizione dei meccanismi S→ Risp.soggettiva, per comunicare quindi interpretare e produrre il colore.
• Terza parte l’utilizzo del colore in Rothko quale breccia comunicativa diretta fruitore-artista, quindi un esempio concreto degli enunciati teorici esposti nella prima e seconda parte a validarli.

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4 Capitolo I. La comunicazione cromo estetica “La semplice bellezza di un colore è dovuta ad una forma che domina l’oscurità della materia e alla presenza di una luce incorporea che è ragione e idea” (Plotino, III sec) 1.1 Premessa Argomentare del “colore tra psicologia ed arte” apre scenari sconfinati di studio e di indagine. Il mio primo proposito, quindi, è quello di circoscrivere l’ambito all’interno del quale intendo sviluppare le mie argomentazioni specificando che intendo parlare dell’esperienza soggettiva del colore a partire dai processi neurofisiologici che la permettono e il conseguente utilizzo di questa esperienza nella produzione artistica intesa come comunicazione espressiva. L’apertura di questo scritto non svolge il ruolo di introduzione o premessa allo scritto, ma ne è parte attiva integrante; da qui il nome di postulato, in quanto contiene, oltre che la spiegazione di che cosa tratterò e la prospettiva adottata, anche quelli che sono gli assiomi su cui ho fondato la spiegazione del meccanismo percettivo cromatico espressivo.

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Informazioni tesi

  Autore: Paola Medaglia
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2011-12
  Università: E-campus Novedrate (Co)
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Simona Ruggi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 76

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