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La rappresentazione del vampiro in adolescenza. Un'indagine psicoanalitica.

Il presente lavoro è volto a definire in termini psicodinamici la rappresentazione del vampiro per l'adolescente del XXI secolo, avvalendosi dei preziosi quanto rari contributi provenienti dal panorama psicoanalitico internazionale,concentrati, però, soprattutto a definirne i tratti come iconografici rispetto a particolari configurazioni psicopatologiche in età adulta, come la "perversione narcisistica" di Racamier(1992) o il "narcisismo distruttivo" di Rosenfield (1971).
L'argomentazione, pertanto, a partire da un'immersione nell'effetto unheimelich -perturbante freudiano- che accompagna l'immagine del vampiro dalla sua nascita, si focalizza sulle specifiche dinamiche psicologiche adolescenziali, con una particolare attenzione al contesto socioculturale contemporaneo,per poi snodarsi lungo un excursus letterario sulla figura dall'intramontabile e plastico terrore ed infine confluendo nelle connessioni emergenti tra i poli dell'argomentazione. Tale intersezione interpretativa si avvale di strumenti di espressione vicini alle giovani generazioni e appartenenti alla realtà virtuale: blog e social network, analizzati attraverso la metodologia dell'analisi del contenuto "tipo inchiesta", per analizzare e giungere a mostrare le poliedriche forme che il desiderio adolescenziale assume nei riguardi dell' ideale e fascinosa immagine del Non-morto.

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3 INTRODUZIONE Svestiti dei loro mantelli fluttuanti e svincolati dalla forza distruttrice dei metodi tradizionali per sconfiggerli, ma perpetuamente bramosi di sangue umano anelato da canini aguzzi. Ancora restii alla luminosità del giorno e persuasi di appartenere ad un tempo che si proietta fuori dalla materia pur conservandola, inserendosi in un'eternità senza limiti, i vampiri contemporanei affollano l’immaginario culturale del secolo con una potenza d’immagine che pochi miti posseggono e mantengono così inestinguibilmente. E’ il secolo XXI, pervaso dalle tecnologie, dal progresso e da un'ormai consolidata globalizzazione. Un’altra Epoca dei Lumi, che lascia però filtrare tra le coscienze insoddisfatte e disilluse da una crisi economica e socio-culturale di livello mondiale un romanticismo dalle tonalità gotiche, il cui mito, sorto dalle ceneri del folklore popolare e raffigurato dall’inchiostro di letterati d’Oltremanica, diventa aspirazione concreta d’essere, messo a tacere quell’effetto unheimlich che l’elemento contronatura genera quando invade il campo del reale. Ovunque l’ ‘essere immortale’ venga rappresentato, qualsiasi artefatto culturale lo abbia come oggetto, la vittoria sulla morte e la resurrezione della carne conducono ad un successo garantito, come confermano i quarantadue milioni di copie vendute del romanzo Twilight. Anche laddove il trend sociale si arresta o non esercita il suo potere omologante, realtà e finzione dai confini sfumati s’incrociano per creare una commistura surreale, un simulacro che affascina inarrestabilmente le masse, luogo di passione ed ossessione per il vampirismo. Dal suo posto privilegiato nell’era post-moderna, il vampiro assurge a simbolo di eccezionalità, status ideale da assumere soprattutto da chi, come Dracula, vive in una condizione esistenziale di confine. Non piø bambino ma non ancora adulto, l’adolescente, situato in una zona di transizione e alle prese con trasformazioni

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Informazioni tesi

  Autore: Maria Rosaria Ospite
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Psicologia Clinica e di Comunità
  Relatore: Giorgia Margherita
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 210

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