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Ragione ed emozione, un binomio possibile? Sguardi sull'intelligenza emotiva

Lavorare sul concetto di Intelligenza Emotiva (IE) è stato interessante ed impegnativo.
Le pubblicazioni sul tema, a partire dal 1990, si sono susseguite senza sosta e in internet sono presenti migliaia di articoli e lavori sull’Intelligenza Emotiva, alcuni di notevole interesse, altri piuttosto ripetitivi e soggetti alle più diverse interpretazioni, la cui fonte non è sempre ben identificabile.
Pertanto, accanto ad un lavoro di lettura dei testi di diversi autori, il cui nome è direttamente legato agli studi sull’Intelligenza Emotiva, ho cercato di integrare la ricerca con le informazioni fornite dalla rete internet, rispetto alle quali mi si è posto non solo il problema dell’attendibilità, ma anche della ridondanza delle informazioni, che ho dovuto valutare e selezionare tenendo conto delle mie domande di partenza, dell’autorevolezza della fonte e della copertura dell’argomento.
Meno problematica – se non per il fattore linguistico - la ricerca in lingua inglese, che ha restituito importanti informazioni desumibili sia da siti gestiti direttamente dagli autori presi in considerazione o da istituzioni riconosciute, sia da articoli e brani in originale che hanno contribuito a delineare meglio il percorso sullo studio dell’Intelligenza Emotiva.
Ho suddiviso questo lavoro in 4 capitoli, introdotti da questa breve Premessa; il primo capitolo prende in esame il rapporto tra ragione ed emozione, con un rapido excursus storico sullo studio delle emozioni; il secondo capitolo mette a confronto i vari modelli di Intelligenza Emotiva elaborati nel corso dell’ultimo ventennio, con una trattazione più ampia del modello Salovey – Mayer, gli autori che hanno coniato il termine di Intelligenza Emotiva.
Completano il capitolo i relativi paragrafi sugli strumenti elaborati per la misurazione dell’Intelligenza Emotiva e sui nodi irrisolti nei diversi modelli. Il terzo capitolo è strutturato sulle possibili applicazioni dell’Intelligenza Emotiva nei diversi campi dell’attività umana,come il settore scolastico.
In questo caso, ho posto la mia attenzione sullo sviluppo delle abilità personali e sociali, sull’educazione all’affettività nel sistema scolastico italiano, con uno sguardo anche alla dimensione europea. Il quarto capitolo, infine, presenta una serie di esperienze realizzate nelle scuole sull’alfabetizzazione emotiva ed elenca alcune risorse elettroniche di particolare interesse per lo studio dell’intelligenza emotiva.

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3 INTRODUZIONE Lavorare sul concetto di Intelligenza Emotiva (IE) è stato interessante ed impegnativo. Le pubblicazioni sul tema, a partire dal 1990, si sono susseguite senza sosta e in internet sono presenti migliaia di articoli e lavori sull’Intelligenza Emotiva, alcuni di notevole interesse, altri piuttosto ripetitivi e soggetti alle più diverse interpretazioni, la cui fonte non è sempre ben identificabile. Pertanto, accanto ad un lavoro di lettura dei testi di diversi autori, il cui nome è direttamente legato agli studi sull’Intelligenza Emotiva, ho cercato di integrare la ricerca con le informazioni fornite dalla rete internet, rispetto alle quali mi si è posto non solo il problema dell’attendibilità, ma anche della ridondanza delle informazioni, che ho dovuto valutare e selezionare tenendo conto delle mie domande di partenza, dell’autorevolezza della fonte e della copertura dell’argomento. Meno problematica – se non per il fattore linguistico - la ricerca in lingua inglese, che ha restituito importanti informazioni desumibili sia da siti gestiti direttamente dagli autori presi in considerazione o da istituzioni riconosciute, sia da articoli e brani in originale che hanno contribuito a delineare meglio il percorso sullo studio dell’Intelligenza Emotiva. Ho suddiviso questo lavoro in 4 capitoli, introdotti da questa breve Premessa; il primo capitolo prende in esame il rapporto tra ragione ed emozione, con un rapido excursus storico sullo studio delle emozioni; il secondo capitolo mette a confronto i vari modelli di Intelligenza Emotiva elaborati nel corso dell’ultimo ventennio, con una trattazione più ampia del modello Salovey – Mayer, gli autori che hanno coniato il termine di Intelligenza Emotiva. Completano il capitolo i relativi paragrafi sugli strumenti elaborati per la misurazione dell’Intelligenza Emotiva e sui nodi irrisolti nei diversi modelli. Il

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Informazioni tesi

  Autore: Dylan Priore
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze del Comportamento e delle Relazioni Sociali
  Relatore: Pio Enrico Ricci Bitti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 31

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