Skip to content

Il segreto investigativo tra diritto di cronaca e tutela penale

"Non esiste segreto più violato di quello istruttorio": la sintetica affermazione di Ennio Fortuna riassume efficacemente il problema centrale di un impianto normativo, quello riguardante il segreto investigativo, piuttosto controverso e spesso oggetto di critiche e proposte di rimodulazione.
Alla luce delle esigenze di giustizia che impongono una certa riservatezza su determinati atti di un procedimento penale, non si può prescindere dal mantenere nel nostro ordinamento dei provvedimenti che tutelino le garanzie intrinseche allo stesso procedimento, anche a discapito di altri diritti.
Lo scontro con il diritto di cronaca è forte e immediato: porre limiti ad un diritto costituzionalmente garantito quale la libera manifestazione del pensiero crea problemi non di poco conto, considerando soprattutto l'importanza crescente che i mass media e la comunicazione mediatica in generale hanno nella nostra società moderna. Quello che doveva configurarsi come un rapporto alla pari tra due diritti/doveri di eguale importanza ha preso invece la forma di uno scontro di sfere di potere dai contorni sfumati, aggravato da scandali e pressioni sugli organi giudiziari, da una parte, e dalla crescente e impellente richiesta da parte del pubblico di notizie inedite, dall'altra. Con una normativa da svecchiare e aggiornare da un lato ed un'attività giornalistica costantemente da rinquadrare nel sistema giudiziario per adattarsi alle nuove esigenze politiche e sociali, gli strumenti a disposizione sembrano scricchiolare e non fornire risposte adeguate ad uno scontro tra norme che non trova un vincitore assoluto, tanto che si comincia a dubitare che ne si possa davvero avere uno e, se sì, quale.
L'unica possibilità per sciogliere i nodi di questo storico contrasto è tentare un'analisi dei punti fondamentali della questione, ricercando i limiti di applicazione ed espansione dell'uno e dell'altro diritto, per poter dare una definizione sicura delle rispettive sfere d'azione e chiarire le ragioni di fondo che hanno spinto la formulazione di tale impianto normativo così come lo conosciamo oggi, senza dimenticare gli strumenti in mano ai giornalisti professionisti e prospettive e progetti di riforma per il futuro. Lo scopo è quello di dimostrare come non si possa parlare di un vero e proprio scontro tra norme in aperto contrasto, ma di un bilanciamento di diritti che non possono essere in conflitto, in quanto fanno sempre e comunque capo allo stesso soggetto: il cittadino. Tanto la riservatezza delineata dal segreto investigativo e dal divieto di pubblicazione, quanto la libera circolazione e diffusione di informazioni e notizie di particolare rilevanza per la società sono poteri in mano al singolo individuo, il quale ha ovviamente ogni interesse affinché entrambi gli aspetti della sua vita sociale siano rispettati e l'uno non comprima l'altro.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Introduzione «Non esiste segreto più violato di quello istruttorio.» 1 La sintetica affermazione di Ennio Fortuna riassume efficacemente il problema centrale di un impianto normativo, quello riguardante il segreto investigativo, piuttosto controverso e spesso oggetto di critiche e proposte di rimodulazione. Alla luce delle esigenze di giustizia che impongono una certa riservatezza su determinati atti di un procedimento penale, non si può prescindere dal mantenere nel nostro ordinamento dei provvedimenti che tutelino le garanzie intrinseche allo stesso procedimento, anche a discapito di altri diritti. Lo scontro con il diritto di cronaca è forte e immediato: porre limiti ad un diritto costituzionalmente garantito quale la libera manifestazione del pensiero crea problemi non di poco conto, considerando soprattutto l’importanza crescente che i mass media e la comunicazione mediatica in generale hanno nella nostra società moderna. Quello che doveva configurarsi come un rapporto alla pari tra due diritti/doveri di eguale importanza ha preso invece la forma di uno scontro di sfere di potere dai contorni sfumati, aggravato da scandali e pressioni sugli organi giudiziari, da una parte, e dalla crescente e impellente richiesta da parte del pubblico di notizie inedite, dall’altra. Con una normativa da svecchiare e aggiornare da un lato e un’attività giornalistica costantemente da rinquadrare nel sistema giudiziario per adattarsi alle nuove esigenze politiche e sociali; gli strumenti a disposizione sembrano scricchiolare e non fornire risposte adeguate ad uno scontro tra norme 1 E. FORTUNA, Il cittadino innanzi al segreto istruttorio e al diritto di informazione, in Riv. Pol., 1980, pag. 425. 7

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Marta Clelia Dessalvi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Mass Media e Politica
  Relatore: Antonio Bonfiglioli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 107

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

diritto penale
diritto di cronaca
mass-media
diritto dell'informazione
segreto investigativo
ddl alfano
processo mediatico
intercettazioni telefoniche e ambientali

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi