Skip to content

Lo scoring del credito

Nel corso degli ultimi dieci anni la quasi totalità delle grandi banche internazionali ha effettuato ingenti investimenti in risorse umane e tecnologiche per ristrutturare il proprio modo di gestire il rischio di credito.
Alla base di tutto questo vi è lo sviluppo di modelli per la misurazione del rischio di credito che rispondono all'esigenza di quantificare in modo appropriato il grado di rischio associato alle esposizioni creditizie e risultano funzionali all'obiettivo della banca di utilizzare in modo più efficiente la propria capacità complessiva di assumere rischio.
I modelli per la misurazione del rischio di credito si propongono di stimare il grado di rischio di una certa esposizione creditizia come il prestito, titolo obbligazionario, strumento derivato OTC, ecc. o di un portafoglio di esposizioni.
I modelli tradizionalmente più diffusi per prevenire l'insolvenza di un'impresa sono i cosiddetti modelli di scoring, modelli multivariati di natura statistica che utilizzano come input i principali indici economico-finanziari di un'impresa. Questo scoring è una procedura automatizzata con cui è possibile valutare le richieste di credito in tempi molto rapidi; tale procedura si fonde su una serie di analisi statistiche, su elementi socioeconomici e sulla verifica dei dati del richiedente presso diverse banche dati. Il risultato di tale procedura è un punteggio, il credit score che è un indicatore sintetico dell'affidabilità creditizia di un soggetto. Attribuendo a ognuno di essi un coefficiente di ponderazione che riflette l'importanza relativa di ognuno di essi nel prevedere l'insolvenza, si giunge a una valutazione del merito creditizio che viene sintetizzata in un unico valore numerico rappresentativo della probabilità d'insolvenza.
Seppure la struttura fondamentale sottostante i modelli di scoring sia stata elaborata ancora negli anni Trenta da autori quali Fischer (1936) e Durand (1941), la spinta decisiva allo sviluppo e alla diffusione di questi modelli si è avuta negli anni Settanta con Beaver (1967)e Altman (1968).
I modelli di scoring possono essere impiegati con due obiettivi: la previsione delle insolvenze e la classificazione degli impieghi in diverse categorie di rischio. Tale distinzione è importante in quanto la scelta degli input di un modello di scoring può essere diversa in funzione dell'obiettivo perseguito.
I modelli di scoring possono essere classificati in quattro principali categorie:
1. l'analisi discriminante lineare lineare, originariamente applicata alla previsione delle insolvenze da Edward Altman negli anni Settanta;
2. i modelli di regressione lineare quali il linear probalistic model;
3. i modelli logit (logistic probability model) e probit;
4. i più recenti modelli induttivi di natura euristica quali le reti neurali e gli algoritmi genetici.
Mentre le prime tre categorie di modelli (analisi discriminante, linearregression, probit e logit) si fondano su un approccio deduttivo volto a identificare le relazioni causali di natura economica che spiegano il fenomeno dell'insolvenza, la quarta categoria (reti neurali e algoritmi genetici) segue un approccio puramente empirico di tipo induttivo.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Premessa L'impresa o il singolo soggetto, bisognoso di contante per finanziare i propri investimenti, richiede in banca un prestito. Questo comporta che la banca dovrà effettuare una valutazione del richiedente nel senso che dovrà considerare se il prestito richiesto, una volta concesso, verrà restituito alla banca stessa o per qualche motivo rimarrà un prestito insoluto. La banca si dovrà dimostrare, proprio per questo, abile nel valutare il richiedente del prestito e decidere sull' eventualità della concessione. Il lavoro dell' istituto di credito sarà quello di indagare la posizione globale del soggetto e di effettuare una valutazione con un punteggio (score) attraverso il cosiddetto scoring del credito e così poter decidere se concedere o meno il prestito richiesto. 7

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Luca Capradossi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Macerata
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Bancaria, Finanziaria ed Assicurativa
  Relatore: Mauro Marconi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 152

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi