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Ingegneria del territorio per aree a rischio: inquinamenti e contaminazioni di ecosistemi. Il caso di Taranto.

Questa tesi propone una metodologia generale di analisi del rischio territoriale da integrare nel tipico algoritmo di sistemi di supporto alle decisioni (DSS), al fine di suggerire possibili scenari futuri per l'area oggetto di studio e di scegliere tra di loro l'alternativa che riduce al minimo l'entità delle varie tipologie di rischio. I tre fattori principali che quantificano le tipologie di rischio spaziali sono pericolo, vulnerabilità ed esposizione. Successivamente la tesi propone un'analisi dettagliata dei fattori considerati strategici per l'attuazione di un modello di sviluppo sostenibile: la vulnerabilità e quindi la resilienza, in vari aspetti caratteristici di un sistema urbano complesso (ecosistemi naturali e artificiali, ambiente, economia, cultura, ecc .).
Senza escludere la citazione di importanti norme di legge italiane ed europee, per l'applicazione di questa metodologia tesi descrive la situazione attuale della città di Taranto, tra cui economia, industria, contaminazione e inquinamento, sviluppi giudiziari legati alla presenza di un grande polo industriale, l'economia e gli effetti sanitari. Si riferisce anche agli strumenti classici di analisi della pianificazione territoriale, compreso l'uso di software GIS. Infine sono suggerite proposte per la diversificazione della produzione da realizzare nella città di Taranto in un quadro generale per separare l'economia territoriale dalla monocultura industriale.
Parole chiave: rischio, vulnerabilità, resilienza, contaminazione, ecosistemi.

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- 4- _________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________ Introduzione. Il focus di questa Tesi è quello di proporre un approccio organico e coerente per il miglioramento delle condizioni ambientali e di vita nella città di Taranto. Le città moderne sono sotto la minaccia di numerosi rischi, derivanti da emissioni, gestione dei rifiuti, esaurimento delle risorse, così come dai rischi naturali e tecnologici. Recenti eventi pericolosi mettono chiaramente in evidenza che i disastri urbani sono sempre più caratterizzati come eventi complessi, di tipo sostanzialmente ibrido, passando da fenomeni individuali verso "un mix interattivo di catastrofi naturali, tecnologiche ed eventi sociali" 1 Al giorno d'oggi, quasi tutti i processi della pianificazione territoriale devono essere sottoposti a una valutazione ambientale strategica (VAS) al fine di "garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente nella preparazione e adozione di uso del suolo strumenti di pianificazione "(Direttiva Europea 42/2001/CE). Al contrario, la riduzione del rischio rappresenta ancora un obiettivo marginale nei processi di pianificazione territoriale. La valutazione del rischio e la prevenzione sono affrontati oggi principalmente attraverso piani settoriali, con conoscenze specialistiche non armonizzate, sulla base di un approccio orientato sul pericolo, dedicando scarsa attenzione alle caratteristiche di esposizione, resilienza e vulnerabilità delle risorse umane e naturali. La tesi propone di incentivare quest’ultimo approccio, dimostrando come esso possa essere fondamentale per ottenere soluzioni improntate sulla sostenibilità delle risorse. Taranto è una realtà fortemente industrializzata avvantaggiata anche da numerosi fattori geografici e storici, in cui sembra difficile trovare una vocazione primaria alternativa, con gli stessi vantaggi economico-produttivi che garantisce il settore industriale. Mantenere in vita il polo industriale, con o senza settore siderurgico (ILVA “risanata”), comporta comunque dei rischi. La soluzione ottimale si ottiene a valle di un processo pianificatorio ben strutturato e con il giusto coinvolgimento di più agenti (sistemi multi- agente), attraverso un sistema di supporto alle decisioni che contenga più fasi di processo. 1 (Mitchell, 1999)

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Informazioni tesi

  Autore: Cosimo Micelli
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2014-15
  Università: Politecnico di Bari
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
  Relatore: Dino Borri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 145

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