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La Cyber Security: una nuova sfida per le aziende

La sicurezza informatica, o Cyber Security, è un problema rilevante, poiché con il passare del tempo un numero sempre maggiore di attività si svolge attraverso strumentazioni informatiche. Le attività produttive di un’impresa, la gestione della domotica in abitazioni private e uffici, la gestione dei conti correnti bancari di singoli individui ed imprese e, finanche, le attività di tempo libero vengono realizzate attraverso il supporto di tecnologie informatiche. La vita quotidiana, dunque, è sempre più legata alla tecnologia e, conseguentemente, a ciò che può accadere nel momento in cui si dovesse verificare un attacco informatico.
Dal punto di vista giuridico, la cyber security è regolamentata da norme che tutelano i mezzi informatici e i computer con lo scopo di forzare le aziende e le organizzazioni a proteggere i propri sistemi, informazioni e dati da attacchi informatici, a proteggersi da eventuali accessi non autorizzati aventi lo scopo di impossessarsi dell’altrui proprietà intellettuale o di informazioni riservate, e infine ad evitare attacchi al sistema di controllo.
Tali evenienze, difatti, sono ormai all’ordine del giorno e quasi non fanno più notizia visto il volume di attacchi informatici che si manifestano in giro per il mondo. L’ambiente in cui tutto ciò si verifica è il cyberspace, che sarà oggetto di questa trattazione; il cyberspace è stato definito in diversi modi che verranno approfonditi soprattutto nel corso del primo capitolo, ma è chiaramente il contesto articolato composto da attori, tecnologie e attività all’interno del quale si sviluppano le attività online. Nel corso dello stesso capitolo si affronterà la sicurezza guardando alle misure poste in essere dagli enti sopranazionali per contrastare i fenomeni di attacco informatico. Tra essi la direttiva 2016/1148 sarà approfondita in quanto riveste un ruolo molto importante per l’indicazione delle misure che possono innalzare il livello di sicurezza della rete e dei sistemi informatici.
È di pochi giorni fa l’intervento dell’Osservatorio per l’Unione Europea che descrive i cambiamenti in essere in Europa e nel resto del mondo come risultato della contemporanea azione di globalizzazione, digitalizzazione, migrazioni e dell’imminente sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tutto ciò comporta minacce per la sicurezza dei cittadini e delle attività che essi svolgono. Riprendendo le parole del Commissario Europeo Katainen, si fa riferimento al mondo della cyber security come emergente non solo al momento di considerarne rischi e minacce, ma anche come una serie di strumenti che abilita l’ammodernamento industriale e il punto di partenza per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
L’indicazione contenuta va di pari passo con quanto mostrato in uno degli ultimi bollettini dell’Eurobarometro, secondo cui i cittadini dell’Unione Europea sono quasi totalmente a favore di un più netto intervento da parte delle istituzioni comunitarie a supporto del conseguimento di una società più sicura, da tutti i punti di vista, compreso quello di natura informatica.
Le conseguenze della minor sicurezza in ambito informatico si riversano anche sulle imprese, come verrà proposto all’interno del secondo capitolo; l’interruzione dei servizi, la sottrazione di dati, la richiesta di riscatto a fronte del blocco di alcuni documenti e il danneggiamento di strutture e informazioni sono al centro dell’attenzione delle imprese contro le azioni malevoli.
La vulnerabilità informatica, oltre che concettualmente, è stata definita anche in maniera pratica guardando al contenuto delle norme ISO, che hanno individuato una lista completa dei fattori e degli attori maggiormente a rischio e definito la complessità di un sistema, le tecniche di funzionamento, la connettività, i difetti di design e di gestione e i problemi di navigazione come gli aspetti che maggiormente possono rappresentare il viatico verso un problema di sicurezza informatica.
I problemi sopra anticipati verranno trattati in dettaglio all’interno del terzo ed ultimo capitolo, in cui si descriveranno modalità operative e rischi derivanti dai diversi tipi di attacco, per poi passare all’individuazione delle misure di contrasto che le imprese stanno implementando in giro per il mondo. Agli sforzi delle imprese si sommano quelli degli enti pubblici e delle loro agenzie appositamente predisposte per la prevenzione e l’intervento a supporto degli spazi online, nonché lo sviluppo di vere e proprie alleanze senza frontiere per il contrasto ai crimini informatici.
Tra i casi che saranno presentati, si distinguono quelli impostati dai governi nazionali e gli interventi che tendono a prendere forma al manifestarsi di un attacco informatico, in maniera tale da garantire reazioni immediate ed efficaci, evitando, così, il propagarsi del problema al resto della rete e l’insorgere di ulteriori complicazioni dannose, a seguito delle violazioni intercorse.

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41 2.2 I sistemi maggiormente a rischio L’aumento del numero di sistemi informatici e, soprattutto, l’aumento della loro importanza nella gestione di attività personali e imprenditoriali, ha determinato il conseguente aumento di sistemi a rischio e di rischi potenziali. A tal proposito, Sasse et al., forniscono, nello “Human FactorsWorking Group White Paper Human Vulnerabilities in Security Systems”, una serie di indicazioni su quelli che sono i sistemi maggiormente a rischio, ossia, maggiormente vulnerabili 66 . I Sistemi finanziari, ovvero i sistemi informatici impiegati dalle istituzioni finanziarie, dalle banche di investimento e dalle banche commerciali; tali sistemi sono ritenuti obiettivi particolarmente esposti all’attacco di criminali informatici interessati a manipolare i mercati e ottenere guadagni illeciti. In questo caso, il canale della vulnerabilità, e dello stesso attacco, può essere identificato nei siti Web e nelle app che accettano o archiviano numeri di carte di credito, conti di brokeraggio e informazioni sui conti bancari, poiché consentono un potenziale guadagno immediato derivante dal trasferimento di denaro, e dagli acquisti o dalla vendita di informazioni sul mercato nero. Per lo stesso motivo, presentano forti vulnerabilità anche i sistemi di pagamento in-store e gli sportelli automatici, a causa, ad esempio, dell’eventuale furto del pin o del furto di informazioni sul conto bancario; in questo caso soprattutto a soggetti privati. 66 Ashenden, D., Lawrence, D., Coles-Kemp, L., & Fléchais, I. Human factors working group white paper, disponibile al link: https://pdfs.semanticscholar.org/38b4/36a07f78056a82df1e9228b87ca145f09f9c.pdf

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Informazioni tesi

  Autore: Salvatore Nicotra
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2017-18
  Università: Università Telematica Pegaso
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria della Sicurezza
  Relatore: Antonio Tufano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 104

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Parole chiave

cybercrime
cyber security
crimini informatici
sicurezza informatica
rischi
cyberspace
attacco informatico

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