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Il ruolo dei metodi di campionamento nelle analisi statistiche

Spesso nell’analisi statistica, come anche in molti altri ambiti della vita, si sottovaluta l’incidenza della preparazione iniziale sul risultato finale. Il campionamento statistico è l’emblema della riflessione di cui sopra. Quale che sia l’ambito di utilizzo, se usato impropriamente conduce a risultati errati. Nel presente elaborato si affronterà dapprima il tema del campionamento in generale, con una classificazione delle varie tecniche ed una descrizione delle caratteristiche desiderabili per un buon campione. Successivamente l’attenzione verrà posta sulle metodologie utilizzate in specifici ambiti aziendali: la revisione contabile ed il controllo della qualità. La scelta degli ambiti aziendali deriva da un’esperienza, più o meno diretta, nel contesto lavorativo, con le conseguenti riflessioni rapportate alla teoria statistica appresa nel corso degli studi. L’obiettivo è quello di enfatizzare la rilevanza dell’influenza del campionamento sull’analisi statistica, sia dal punto di vista della scelta della tecnica specifica, sia per quanto riguarda la precisione nella rilevazione e la rappresentatività del campione. Il campionamento è, infatti, una delle prime fasi dell’analisi statistica, si posiziona immediatamente dopo la definizione degli obiettivi dell’analisi e l’individuazione della popolazione, dunque un’imprecisione commessa in questa fase è difficilmente eliminabile negli step successivi, e trova riscontro nella distorsione dei risultati finali.

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13 1.5 Campionamento stratificato Il campionamento stratificato viene utilizzato per ottenere risultati più precisi, senza avere la necessità di aumentare la numerosità campionaria. In questo tipo di campionamento la popolazione viene divisa in sottogruppi con caratteristiche omogenee. Si procede successivamente all’estrazione di un campione casuale semplice da ciascuno strato. 1.5.1 Stratificazione proporzionale e non proporzionale La stratificazione proporzionale avviene quando la dimensione del campione estratto da uno strato è proporzionale alla dimensione dello strato stesso in rapporto alla popolazione totale. Di converso, nella stratificazione non proporzionale si selezionano frazioni di campione diverse da strato a strato, senza tener conto delle dimensioni che ha il singolo gruppo rispetto alla popolazione. Secondo Fabbris (1989), questo metodo assicura un numero sufficiente di unità provenienti dai veri strati, anche da quelli numericamente meno presenti all’interno della popolazione.

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Spadotto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2015-16
  Università: Università Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Margherita Gerolimetto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 60

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