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I modelli redistributivi nel settore sanitario - Italia e Usa a confronto

Il presente elaborato ha l'intento di confrontare due principali sistemi di welfare: il regime conservatore-corporativo e il regime liberale, seguendo l'analisi metodologica elaborata dal sociologo danese Gøsta Esping-Andersen.
I diversi regimi sono analizzati attraverso le tre principali variazioni, che vengono ad essere determinate attraverso l'intervento statale: la de-mercificazione, rappresentante il livello di indipendenza degli individui dal mercato; la de-stratificazione, indicatore della capacità di intervento del welfare nelle diseguaglianze prodotte dalla stratificazione del mercato; e, infine, la de-familizzazione, espressione del grado del welfare di attenuare la dipendenza verso l'unità familiare da parte dei singoli individui.
In particolare, questa tesi, si focalizza sulla dicotomia redistributiva tra l'Italia, nel quale, generalmente, lo Stato ricopre un ruolo attivo come ente regolatore della ricchezza e delle opportunità; e gli Stati Uniti d'America, dove, invece, si assiste alla presenza di un intervento statale residuale, che privilegia il principio di libertà individuale del cittadino.
L'analisi viene, pertanto, approfondita attraverso lo studio dei diversi sistemi sanitari - sistemi emblematici di un welfare in cambiamento - vigenti nelle due nazioni che vengono qui analizzate.
La scelta di focalizzare il presente studio sul settore sanitario nasce anche dal protrarsi dell'attuale emergenza socio-sanitaria, a livello globale, causata dalla diffusione del Covid19 in modo pandemico.
Mettere a confronto due sistemi di gestione della sanità pubblica, partendo dalle scelte operate con i diversi modelli redistributivi presenti in Italia e negli Stati Uniti, non ha lo scopo di giudicare o di valutare in toto tali scelte operate all'interno di sistemi politico-economici, che pur differenziandosi, appartengono sempre all'ambito dei Paesi industrializzati e legati da interessi geoeconomici e geopolitici affini.
La scelta operata ha valore puramente esplicativo rispetto alle risultanze sociali che, nel tempo, si sono radicate nelle due nazioni analizzate; ma che, comunque, presentano ora criticità e linee di frattura ben evidenti, pur permanendo visioni divergenti dei modelli redistributivi adottati, anche se in parte modificati nel corso degli ultimi decenni.
Ciò che risulta ben evidente è la percezione di una continua e crescente disuguaglianza sociale ed economica con margini d'intervento del welfare sempre più limitati e ristretti nei diversi ambiti sociali d'intervento pubblico. Gli attuali sistemi di welfare, presenti in Italia e negli USA, non escludono comunque la relazione instauratasi tra settore pubblico e settore privato; tuttavia “Le discussioni intorno al settore pubblico dell'economia, divenute tanto frequenti negli ultimi tempi, sembrano maggiormente preoccupate di stabilire i limiti del settore stesso che non di comprenderne, in termini attuali, la ragion d'essere”.
Infine, si sono ricercate le criticità prodotte dai modelli redistributivi nell'area di applicazione di quest'ultimi; ponendo particolare attenzione alle disuguaglianze, che si possono venir a creare nei due diversi contesti nazionali qui proposti all'interno del settore sanitario.

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Introduzione Le cose che stanno a cuore alla gente sono la salute, l’equità, la sicurezza, ma le statistiche del Pil non riflettono il declino che sta investendo questi settori. (Joseph E. Stiglitz, Invertire la rotta) Il presente elaborato ha l’intento di confrontare due principali sistemi di welfare 1 : il regime conservatore-corporativo e il regime liberale, seguendo l’analisi metodologica elaborata dal sociologo danese Gøsta Esping-Andersen 2 . I diversi regimi sono analizzati attraverso le tre principali variazioni, che vengono ad essere determinate attraverso l’intervento statale: la de-mercificazione, rappresentante il livello di indipendenza degli individui dal mercato; la de-stratificazione, indicatore della capacità di intervento del welfare nelle diseguaglianze prodotte dalla stratificazione del mercato; e, infine, la de-familizzazione, espressione del grado del welfare di attenuare la dipendenza verso l’unità familiare da parte dei singoli individui. In particolare, questa tesi, si focalizza sulla dicotomia redistributiva tra l’Italia, nel quale, generalmente, lo Stato ricopre un ruolo attivo come ente regolatore della ricchezza e delle opportunità; e gli Stati Uniti d’America, dove, invece, si assiste alla presenza di un intervento statale residuale, che privilegia il principio di libertà individuale del cittadino. L’analisi viene, pertanto, approfondita attraverso lo studio dei diversi sistemi sanitari - sistemi emblematici di un welfare in cambiamento - vigenti nelle due nazioni che vengono qui analizzate. La scelta di focalizzare il presente studio sul settore sanitario nasce anche dal protrarsi dell’attuale emergenza socio-sanitaria, a livello globale, causata dalla diffusione del Covid- 19 in modo pandemico. _______________________ 1. Secondo la definizione della Treccani “I sistemi di welfare sono composti da programmi pubblici attraverso i quali lo stato persegue l’obbiettivo di migliorare il benessere dei cittadini, e in particolare di fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani”. (www.treccani.it) 2. I regimi di welfare individuati da Gøsta Esping-Andersen sono tre (il regime liberale; il regime conservatore-corporativo e il regime socialdemocratico) e rappresentano una suddivisione geopolitica del Welfare State, nato a fine della Seconda guerra mondiale. In tale sede verranno analizzati solo i regimi che caratterizzano l’Italia e gli Stati Uniti d’America.

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Informazioni tesi

  Autore: Irene Bubbola
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Economia Gestione Aziendale
  Corso: Scienze economiche
  Relatore: Andrea Francesconi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 32

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Parole chiave

italia
stati uniti
usa
welfare
settore sanitario
modelli redistributivi

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