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L'impatto dello smartworking sulla produttività dei lavoratori

La mia tesi magistrale di matrice compilativa, con titolo "L'impatto dello smartworking sulla produttività dei lavoratori" è stata il completamento dell'argomento che già nel 2020 ho avuto la possibilità di trattare nella conclusione della tesi triennale con titolo "la digitalizzazione della PA nel contesto pandemico".
l'attenzione iniziale si focalizza principalmente su cosa è lo smartworking, come nasce e quale sia il suo scopo. Le indagini e i dati ottenuti sono stati prevalentemente ripresi dagli unici enti che hanno portato avanti tali ricerche, sia durante il periodo pre pandemico che quello pandemico: Osservatorio smartworking del Politecnico di Milano, Banca di Italia, altri siti di ricerca scientifica internazionali.
Si è voluto ripercorrere l'iter normativo prima europeo e successivamente nazionale, dimostrando la mancanza di una regolamentazione ad hoc e la non curanza dei diritti degli smart worker italiani, comparando la situazione con altri paesi europei ed ex europei.
Tramite i dati ricercati si sono evidenziate le problematiche date da un mancato sviluppo tecnologico da parte delle PA italiane andando ad evidenziarne le cause.
Nonostante questo tipo di prestazione sia comune ormai da decenni a molti stati membri europei, l'Italia si è aperta allo smartworking in maniera sperimentale per troppo tempo creando così una mancata ratificazione, causando lacune notevoli.
Durante l'iter sono stati rappresentati fattori positivi e negativi che lo smartworking ha avuto su tutti coloro i quali lo hanno adottato: lavoratori, imprese e sull'economia delle città.
Ci si è soffermati nell'ambito della gestione del dipendente e sul mancato diritto italiano della disconnessione.
Per capire meglio la situazione nazionale ho tenuto in considerazione il TFP in termini tecnologici partendo dagli anni 70 fino al nuovo millennio, ripercorrendo la storia e confrontando la nostra nazione con gli altri stati membri.
Grazie alle indagini della Banca di Italia si è appreso come, nonostante la diffusione per le Grandi Imprese e in minor parte per le PMI, tale prestazione non abbia avuto alcun tipo di miglioramento sulla produttività dei lavoratori bensì abbia ridotto la stessa soprattutto per tutte quelle piccole e micro imprese di cui l'Italia è provvista in maniera maggiore e soprattutto su come lo smartworking sia diventato da li a poco solo uno strumento da utilizzare in caso di emergenza ed essere ben presto sostituito dal vecchio lavoro tradizionale.

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33 CAPITOLO 2 Evoluzione dello smartworking nel tempo: contesto europeo e italiano In Europa la presenza di un lavoro diverso da quello tradizionale arriva con il Telelavoro che dagli anni 70 in poi subì diverse trasformazioni e riforme soprattutto in Italia 70 . Nel tempo si abbandonò tale sistema per aprire il concetto a qualcosa di più ampio e flessibile, appunto lo smart working. Fino al 2018 solo il 5.4% dei dipendenti lavorava regolarmente a distanza, un dato rimasto costante dal 2009. Secondo le stime di Eurofound 71 nel 2020 il 40% dei dipendenti è stato in smart working. L’aumento ha riguardato soprattutto la Finlandia, dove ha interessato quasi il 60% dei dipendenti; Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio con il 50% e Danimarca con il 55%; mentre Irlanda, Austria, Svezia e Italia, con il 40%. In tutti questi paesi grazie allo smart working i lavoratori hanno potuto continuare la loro attività da casa, nonostante la pandemia, salvaguardando il lavoro: infatti solo un piccolo numero di lavoratori ha subìto una riduzione dell’orario di lavoro. 70 L. 18 dicembre 1973, n. 877 71 Eurofound (2020), Living, working and COVID-19 , covers rounds 1 and 2 (September 2020), Office Publication UE, Luxemburg)

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Informazioni tesi

  Autore: Eros Imbrogno
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2022-23
  Università: Università Telematica "Universitas Mercatorum"
  Facoltà: Economia
  Corso: Management
  Relatore: Fabio Pisani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 88

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Parole chiave

smartworking
disconnesione
worklifebalance
produttività del lavoratore
smartworking e produttività del lavoratore

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