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La fiaba nella cura di sè

Perché pensare che le fiabe siano solo per bambini?
Abbiamo generalmente, delle fiabe, un'idea predefinita, in base alla quale pensiamo che esse siano nate appositamente allo scopo di cullare i nostri bambini; non ci poniamo il problema della matrice culturale, dell'evoluzione, del significato che hanno poi assunto e che tuttora possiedono, e meno che mai pensiamo che esse potrebbero costituire una risorsa pedagogica preziosa anche per gli adulti.
Qui, invece, vogliamo proprio approfondire la riflessione intorno a questo genere di narrativa: vogliamo soprattutto prendere in considerazione i contenuti di interesse pedagogico, allo scopo di rivedere concetti quali "maturità", "crescita", "età adulta".
Partiremo con l'illustrare com'è nata la fiaba, quali sono stati le sue origini e il suo sviluppo; rintracceremo i suoi antichi legami con il rito, con il mito e con le forme primitive di organizzazione sociale e familiare e si vedrà come, secondo un determinato filone di ricerca, le componenti, i motivi e gli intrecci delle fiabe, siano in realtà ricorrenti e "riconducibili a istituti specifici dell'evoluzione storico-sociale".
Tenteremo di dare un rapido sguardo all'evoluzione cronologica di questo genere letterario attraverso i secoli. Ci avvarremo, per questa ricerca, di strumenti diversi anche per impostazione ideologica, e pertanto cercheremo di illustrarne brevemente l'orientamento di volta in volta.
Dopo aver analizzato la fiaba nella sua veste di genere letterario - ed averne perciò illustrato le caratteristiche, gli elementi e le funzioni in essa individuati da diversi studiosi - il campo d'indagine verrà a concentrarsi sull'area più specificamente pedagogica, per analizzare il valore educativo della fiaba: se è vero che "soltanto nell'età adulta è possibile ricavare dalle nostre esperienze in questo mondo un'intelligente comprensione del significato della nostra esistenza nel mondo stesso", è vero anche che una tale capacità di comprensione si sviluppa lentamente, e a partire dall'infanzia. Approfondiremo, a questo proposito, come le fiabe possano essere, non solo secondo Bettelheim, lo strumento migliore per trasmettere ai bambini proprio la capacità di trovare un significato alla propria esistenza e alla vita, più in generale. Indagheremo come e quanto la fiaba possa costituire un validissimo strumento educativo, grazie alle sue caratteristiche di neutralità, apertura e creatività: "[le fiabe] Toccano nel bambino la molla dell'immaginazione: una molla essenziale alla formazione di un uomo completo."
Approfondendo le caratteristiche educative proprie della fiaba, vogliamo poi spostare l'attenzione dall'infanzia all'età adulta, per sostenere quanto ogni individuo potrebbe rispecchiare se stesso e la propria esistenza al mondo all'interno delle fiabe che, dunque, possono divenire anche eccellente strumento di indagine psichica; grazie alla fiaba, egli potrebbe davvero migliorare la propria condizione di adulto, riappropriandosi di quel pensiero magico perduto con l'infanzia "per alimentare la propria vita di innocenza e di speranza."

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1 INTRODUZIONE. Perché pensare che le fiabe siano solo per bambini? Abbiamo generalmente, delle fiabe, un'idea predefinita, in base alla quale pensiamo che esse siano nate appositamente allo scopo di cullare i nostri bambini; non ci poniamo il problema della matrice culturale, dell'evoluzione, del significato che hanno poi assunto e che tuttora possiedono, e meno che mai pensiamo che esse potrebbero costituire una risorsa pedagogica preziosa anche per gli adulti. Qui, invece, vogliamo proprio approfondire la riflessione intorno a questo genere di narrativa: vogliamo soprattutto prendere in considerazione i contenuti di interesse pedagogico, allo scopo di rivedere concetti quali "maturità", "crescita", "età adulta". Partiremo con l'illustrare com'è nata la fiaba, quali sono stati le sue origini e il suo sviluppo; rintracceremo i suoi antichi legami con il rito, con il mito e con le forme primitive di organizzazione sociale e familiare e si vedrà come, secondo un determinato filone di ricerca, le componenti, i motivi e gli intrecci delle fiabe, siano in realtà ricorrenti e "riconducibili a istituti specifici dell'evoluzione storico-sociale". 1 Tenteremo, infine, di dare un rapido sguardo all'evoluzione cronologica di questo genere letterario attraverso i secoli. 1 Alberto M. Cirese, Introduzione a: Propp, Vladimir Jakovlevič, Le radici storiche dei racconti di fate, trad. it. di Clara Coïsson, Torino, Boringhieri, 1979.

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Informazioni tesi

  Autore: Clara Marafioti
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Lettere
  Corso: Lettere moderne
  Relatore: Duccio Demetrio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 164

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