Skip to content

Profili del mandato senza rappresentanza

Nel nostro ordinamento giuridico il mandato costituisce l’archetipo dei rapporti di cooperazione gestoria nonché il riferimento tipico e fondamentale di ogni diversa ipotesi in cui una parte si impegna a realizzare una determinata attività giuridica in funzione degli interessi dell’altra.
Proprio dalla considerazione di questo carattere di centralità del mandato in quanto modello di riferimento generale, o almeno integrativo, della disciplina delle diverse forme di cooperazione giuridica, emerge con maggior enfasi la gravità del problema della determinazione dei suoi effetti, lasciato aperto dalla contraddittorietà che caratterizza la disciplina di cui agli articoli 1705, 1706 e 1707 del codice civile. Se da una parte, infatti, il mandato continua ad essere il punto di riferimento obbligato ogni qual volta che autonomamente o nell’ambito di contratti diversi emerge un profilo dell’agire per conto o nell’interesse altrui, dall’altra proprio la disciplina codicistica del mandato senza rappresentanza continua a porre agli interpreti diversi e complicati problemi, sia per quanto riguarda la configurazione teorica della fattispecie, sia per quanto attiene all’inquadramento sistematico degli specifici mezzi posti a tutela del corretto svolgimento del rapporto.
La risoluzione di questi problemi, i cui termini vengono analiticamente esposti al paragrafo 1, ruota intorno alla determinazione degli effetti del mandato senza rappresentanza e finisce per mettere in discussione il ruolo di alcuni dei principi generali che ispirano il nostro ordinamento giuridico.
Il tentativo di ricostruire un sistema descrittivo organico, che potesse permettere una classificazione per quanto possibile coerente e rispettosa dell’immensa produzione dottrinale sull’argomento, è partito dall’analisi dei più recenti contributi apparsi sulle riviste giuridiche italiane, la cui lettura è utile per introdursi direttamente nel vivo della questione. Il passo logicamente successivo è consistito nel ricercare a monte la matrice teorica delle diverse tesi prospettate, vale a dire nell’isolare all’interno di questi articoli gli autori che presumibilmente potevano essere (come a seguito di successivi studi sono risultati effettivamente essere) i punti di riferimento intorno all’opera dei quali si è sviluppato il dibattito dottrinale sul mandato senza rappresentanza.
Le difficoltà via via incontrate nella ricostruzione della fattispecie del mandato ad alienare ma soprattutto nello studio e nell’analisi del negozio fiduciario hanno indotto a prendere in considerazione un problema a monte, concernente la direzione e il significato del processo evolutivo che la figura del mandato ha conosciuto e sta conoscendo al cospetto dei nuovi ambiti in cui essa è chiamata ad operare. In altre parole, il continuo ed ingente sforzo concettuale sostenuto nella ricostruzione di tali figure giuridiche, sempre teso a rispettare il più possibile la disciplina codicistica del mandato, ha finito per suscitare una serie di interrogativi di portata più generale. Vale a dire, qual è diventato il ruolo del mandato nell’attuale sistema legislativo? Questa figura è realmente adeguata a rispondere in maniera efficace alle profonde e sempre più sofisticate istanze di specializzazione connesse alla crescente complessità delle esigenze dell’odierna attività economica e finanziaria? Oppure le difficoltà ricostruttive sopra accennate sono sintomo della mancanza di strumenti giuridici più potenti e più idonei del mandato a padroneggiare i fenomeni economici che si stanno sviluppando?
Per rispondere a tali interrogativi è sembrato opportuno procedere ad un’analisi di tipo comparativo, volta a mettere in evidenza i vantaggi e gli svantaggi relativi che emergono dal confronto con alcuni strumenti giuridici che gli operatori esteri hanno a disposizione per affrontare le questioni e le problematiche che in Italia vengono risolte essenzialmente mediante l’applicazione della disciplina del mandato.
Queste considerazioni, unite ad un interesse del tutto personale per l’argomento, hanno giustificato l'analisi della struttura e delle funzioni del trust anglosassone, un istituto giuridico che sempre più prepotentemente si sta affacciando nel panorama economico e giuridico italiano. Lo studio compiuto nei paragrafi 36, 37 e 38 mette a confronto il trust con gli istituti giuridici che costituiscono l’oggetto di questa tesi e che paiono esserne l’equivalente funzionale nell’ordinamento italiano: il negozio fiduciario, le società fiduciarie e lo stesso mandato senza rappresentanza. I risultati di questi confronti, le cui conclusioni emergono da sé man mano che la lettura procede, sono materia dei due capitoli conclusivi.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
VI. TRUST, FIDUCIA E MANDATO: ESPERIENZE A CONFRONTO 168 36. Un confronto fra il trust anglosassone e alcuni istituti funzionalmente equivalenti nei sistemi di civil law: il negozio fiduciario. Il fenomeno del trust è divenuto oggetto di grande attenzione da parte degli ordinamenti di civil law. La ragione di questo interesse va individuata principalmente nel fatto che lo schema del trust costituisce uno strumento operativo molto potente, la cui versatilità lo rende estremamente efficace per affrontare i numerosi problemi connessi all’esigenza (particolarmente sentita nella moderna economia mobiliare) di costituire patrimoni separati e gestioni distaccate. In quest’ottica, risulta di estremo interesse effettuare un breve esame comparativo degli strumenti operativi che il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione degli operatori per affrontare questioni e problematiche che nei sistemi di common law vengono risolte attraverso il trust. La figura giuridica di diritto civile che più sembra avvicinarsi al trust è certamente il negozio fiduciario. Tale affinità, tuttavia, è soltanto apparente, in quanto trust e negozio fiduciario si differenziano profondamente oltre che a livello teorico di struttura anche e soprattutto sotto il profilo pratico della tutela degli interessati. L’effetto traslativo del negozio fiduciario, non controbilanciato dal riconoscimento di un interesse equitativo alieno (cosa che invece caratterizza il trust), fa sì che in caso di abuso del fiduciario il fiduciante goda di scarsissima tutela. Si è visto sopra come l’attribuzione al fiduciario di un diritto pieno ed illimitato dal punto di vista reale comporti la possibilità che il fiduciario usi del potere attribuitogli in modo difforme da quanto stabilito nel pactum fiduciae. Egli, infatti, potrebbe non adempiere l’obbligo di ritrasferimento dei beni fiduciari, con la conseguenza che il fiduciante sarebbe costretto a far ricorso all’esecuzione forzata dell’obbligo di contrarre (art. 2932 c.c.) al fine di ottenere gli effetti del

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Marco Pinciaroli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Ancona
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Daniele Mantucci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 194

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

mandato
negozio fiduciario
rappresentanza indiretta
società fiduciarie
trust
diritto privato
mandato senza rappresentanza
mandato ad alienare
disciplina del mandato

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi