Le malocclusioni dento-maxillo-facciali in relazione alla postura. Analisi di un campione di 150 casi secondo la Rosa dei Venti di Sassouni
Informazioni tesi
Autore: | Carmine Claudio Di Trani |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Odontoiatria e Protesi Dentaria |
Relatore: | Pietro Bracco |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 284 |
L’incremento delle ricerche e la conseguente diffusione delle conoscenze in campo sia gnatologico che posturologico, sempre più spesso consentono di attribuire ai problemi di origine periferica, come ad esempio le disgnazie, anche una supposta correlazione con le anomalie posturali.
Sulla base di questi presupposti, ci siamo riproposti di offrire una visione ampia e dettagliata del fenomeno, attraverso una attenta disamina della letteratura, che costituisce la prima parte di questo lavoro.
Nella seconda parte, quale contributo personale, abbiamo riferito i dati relativi ad una ricerca effettuata su 150 pazienti affetti da malocclusione, al fine di rilevare l’incidenza delle malocclusioni dento-maxillo-facciali, secondo la classificazione di Sassouni (considerando i seguenti parametri: sesso, età, classe di Angle, eventuale presenza di open/deep/cross bite dentale, angolo SpP^GoGn, distanza A:Po, tipo di deglutizione(atipica/infantile), varie):
- sia in relazione alle sindromi posturali (ascendente, discendente, mista);
- sia in relazione ad una serie di parametri scheletrici (postura cranio-cervicale, scoliosi, curve sagittali a livello dorsale e lombare del rachide, valgismo/varismo delle ginocchia, morfologia e/o atteggiamento dell’arco plantare).
I dati risultanti da questo lavoro di ricerca, sono discordanti in alcune parti da quelli riferiti e riportati in letteratura sull’argomento dai vari autori.
Ci consente comunque di rilevare, così come riportato dalla maggior parte degli autori stessi, una correlazione tra malocclusioni e postura, come si può evidenziare dai nostri risultati, elaborati secondo la metodologia della scienza delle statistiche.
L’ipotesi che se ne ricava è quella di un interessamento degli elementi strutturali superiori (cranio-cervicali) ed inferiori (somatici) del corpo, che muterebbero i rapporti spaziali reciproci, condizionati dal tono della muscolatura correlata con gli stessi, e indice di uno squilibrio muscolare (Walther, Esposito, La Torre, altri).
Quest’ultimo, a sua volta, può anche essere la conseguenza (non solo causa) di un problema che origina nel distretto inferiore (dismetria congenita o acquisita degli arti inferiori , distorsioni mai curate o mai guarite, cedimento dell’arco plantare ecc.) o superiore del corpo (malocclusioni dento-maxillo-facciali) (Bowen, Ghiglione, altri).
A ulteriore sostegno di ciò, diversi autori hanno rilevato, nel corso delle loro ricerche, variazioni nell’attività elettrica dei muscoli masticatori e di vari muscoli in altre parti del corpo, in relazione alla postura del capo/collo e somatica (De Mola; Festa; altri)
L’occlusione e la deambulazione avrebbero, in questo frangente, un ruolo di primo piano. Infatti, le suddette modificazioni del tono muscolare avrebbero luogo proprio durante queste due funzioni, sia nel caso in cui tali modificazioni fossero causate da una primitiva deviazione posturale, sia nel caso in cui fossero originate da una patologia a livello occlusale.
Sottolineiamo, ancora una volta, il ruolo importantissimo della deglutizione.
Infatti, è soprattutto durante questa complessa funzione che si verifica l’occlusione, provocando un riposizionamento della lingua e dell’osso ioide, e implicando un cambiamento nel tono della muscolatura sovra- e sotto-ioidea.
Quest’ultima, in particolare, e soprattutto i muscoli sterno-ioideo e omo-ioideo, inserendosi anche sul cingolo scapolare, rappresenterebbero il collegamento con gli altri distretti corporei; senza dimenticare la fascia cervicale media, formazione connettivale che unisce l’osso ioide allo sterno, alle clavicole e alle scapole.
Quindi, l’osso ioide potrebbe essere considerato il punto di incontro tra le correlazioni posturali discendenti ed ascendenti. (Esposito et al.; Meersseman; altri).
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Autore: | Carmine Claudio Di Trani |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
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Relatore: | Pietro Bracco |
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