Studio e validazione di un modello di circolazione fetoplacentare
Tesi di Laurea
Facoltà: Ingegneria
Autore: Sergio Borlenghi Contatta »
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Sviluppo di un modello innovativo di circolazione fetoplacentare. Validazione mediante sperimentazione in-vitro con prove di perfusione e dissezione.

Studio e validazione di un modello della circolazione feto-placentare
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Introduzione
La circolazione feto-placentare è ormai da parecchi anni oggetto di grande interesse da
parte dell'ostetricia. La placenta è un organo preposto al mantenimento delle funzioni
vitali e al nutrimento del feto durante la gravidanza: si sviluppa assieme ad esso e termina
la sua funzione al momento del parto.
In particolare sostituisce l'apparato respiratorio, garantisce lo scambio di alimenti e di
sostanze di scarto e opera una funzione regolatrice della temperatura del feto, in assenza
di un adeguato sviluppo delle zone del sistema nervoso centrale preposte a tale funzione.
Ma nonostante la sua estrema importanza l'abbia fatta oggetto di decenni di ricerche, non
sono state raggiunte risposte definitive a molti dei quesiti che la riguardano.
Per esempio ancora non sono chiarite la struttura microscopica della placenta durante la
gravidanza e la distribuzione del flusso sanguigno al suo interno.
Quesiti più complessi, evidentemente non ancora del tutto analizzabili, riguardano il
trasferimento di sostanze organiche ed il metabolismo.
Risposte a queste domande, se confortate da una buona attendibilità, consentirebbero di
chiarire le controversie su come avviene l'ossigenazione del sangue del feto e sulle cause
delle tante patologie della gravidanza tuttora classificate tra quelle ad eziologia
sconosciuta.
Allo stato attuale le conoscenze su problemi quali il ritardo di crescita intrauterina
(IUGR), la tossicologia e la teratologia, sono ancora prive di solide conferme
sperimentali.
Inoltre la ricerca clinica non promette grandi passi in questa direzione in quanto, per
questioni etiche, esperimenti e prove invasive sul feto non sono proponibili.
Per quanto riguarda le misurazioni indirette, l'applicazione clinica della velocimetria
basata sul principio Doppler ha reso possibile descrivere le caratteristiche del flusso
ematico sia della parte fetale sia della parte materna della placenta, ma la strumentazione
attualmente disponibile può fornire misurazioni con tolleranze dell'ordine del 35% e, fatto
molto rilevante, l'attendibilità dei risultati dipende dall'abilità dell'operatore a causa della
difficoltà di posizionamento delle sonde.
Ricerche con l'utilizzo di tecniche di misurazione diretta, farmaci e sostanze radioattive
sono state condotte su animali, ma non hanno portato a risultati conclusivi: si è osservato
piuttosto che ogni specie animale ha sviluppato nel corso dell'evoluzione un diverso
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