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Progetti europei per l'occupazione e politiche sociali in Italia: un valore aggiunto

Le Iniziative ed i Programmi comunitari hanno rappresentato, nel passato periodo di programmazione 1994-1999, un importante punto di riferimento per l’innovazione e la sperimentazione di alcuni percorsi che in molti casi, si sono consolidati in azioni “ordinarie” del Fondo sociale europeo. Tali interventi hanno perciò costituito un valore aggiunto da potenziare nel periodo di programmazione in corso, 2000-2006, in coerenza con le Linee direttrici della Commissione europea le quali contemplano la priorità di promuovere un mercato del lavoro aperto a tutti, adottando un approccio globale, per garantire un’efficace strategia di integrazione dei gruppi svantaggiati, e valorizzando, in particolare, le capacità del terzo settore e delle organizzazioni non governative.
In particolare, rispetto agli altri programmi europei, l’Iniziativa Occupazione ha consentito di raggiungere fasce di utenza più svantaggiate e distanti dal mercato del lavoro con minori effetti di creaming (scrematura) dell’utenza.
Dalla Valutazione in itinere sui risultati dei progetti Occupazione si possono trarre soprattutto risultati derivanti da obiettivi di carattere qualitativo legati all’innovazione nelle metodologie e negli approcci di intervento. Questi ultimi si sono concretizzati nella sperimentazione di percorsi integrati di inserimento lavorativo fortemente incentrati sul partenariato locale e l’approccio bottom-up.
Invece, per quanto riguarda i risultati a livello quantitativo, ossia di inserimento occupazionale dell’utenza coinvolta, le percentuali di soggetti inseriti e di imprese create appaiono significative, considerando la difficoltà che le fasce sociali deboli incontrano nel mondo del lavoro.
A testimonianza del ruolo sempre piu importante che l’economia sociale svolge nella lotta contro l’esclusione sociale, l’inserimento lavorativo è avvenuto essenzialmente attraverso la creazione di imprese cooperative.
Dalla Sintesi dei principali risultati della Valutazione in itinere emerge inoltre che i progetti “di qualità”, ossia le iniziative più coerenti con la strategia di azione prevista dai documenti programmatici dell’Iniziativa, sono quelle in cui si è privilegiata l’ottica sistemica ed il coinvolgimento dei destinatari.

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INTRODUZIONE Negli anni ’90 l’Unione europea, preso atto della grave situazione dell’occupazione nei Paesi membri e consapevole che l’integrazione economica e sociale auspicata fin dalla sua costituzione non è attuabile se non si risolve prima tale problema, pone le basi di una Strategia europea per l’occupazione. Da allora, l’Unione europea ha invitato i Paesi membri ad un massiccio spostamento di risorse dalle tradizionali politiche di assistenza ai disoccupati a interventi concreti di promozione all’accesso o al rientro nel mondo del lavoro, sostenendo le politiche attive del lavoro. Con il Trattato di Amsterdam del 1997 la politica sociale rientra in una competenza condivisa dalla Comunità europea e dagli Stati membri, i cui obiettivi sono enunciati dalla Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del 1989: promozione dell’occupazione, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, una protezione sociale adeguata, il dialogo sociale, lo sviluppo delle risorse umane atto a consentire un livello occupazionale elevato e duraturo per la lotta contro l’emarginazione. In tale contesto, le politiche sociali europee sono state chiamate a ridefinirsi e organizzarsi al fine di rappresentare un motivo per la soluzione della crisi del lavoro. Prima di addentrarci nel vivo dell’argomento di cui tratteremo nel presente elaborato, risulta necessario fornire una definizione più approfondita del termine politica sociale il quale appare anche nel titolo della tesi. L’origine del termine politica sociale si può far coincidere con la nascita dello Stato moderno per poi identificarsi, a partire dal 1880, con le istituzioni del Welfare State (o

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Mirulla
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Discipline del servizio sociale ad indirizzo europeo
  Relatore: Salvatore Rizza
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 171

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Parole chiave

disabilità
disoccupazione
formazione professionale
progetti europei
svantaggio sociale
lavoro
politiche sociali
incentivi all'occupazione

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