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Donne extracomunitarie nel settore dell'assistenza domiciliare. Un progetto pilota per il loro inserimento socio-lavorativo

Con un termine ormai entrato nell'uso comune le chiamiamo badanti, sono le donne straniere che quotidianamente svolgono, all'interno delle nostre case, un lavoro di cura e assistenza per i soggetti più fragili.
Il presente studio tenta di analizzare, nel quadro delle trasformazioni strutturali della nostra società, il ruolo fondamentale che svolgono queste donne nell'ambiente di vita quotidiano di un sempre maggior numero di soggetti. Non c'è dubbio infatti che la presenza femminile straniera venga largamente utilizzata per coprire una crescente domanda di servizi alla persona che il nostro sistema di welfare non è riuscito a organizzare e alla quale la famiglia non riesce a dare una risposta adeguata.
Il lavoro è strutturato in tre capitoli. Nel primo si analizzano i motivi di questa ''nuova presenza''. L'impianto teorico si articola in una disamina dei molteplici fattori che hanno inciso sulla crescita della domanda di cura (invecchiamento popolazione, donne nel mercato del lavoro...) e sull'impossibilità di molti nuclei familiari di continuare ad addossarsi le responsabilità di assistenza. Nella seconda parte si evidenzia il contesto economico e demografico della Ussl 17 Provincia di Padova all'interno della quale è stato dato avvio al primo progetto di formazione per assistenti domiciliari straniere; e viene presentato l'intervento (obiettivi, metodologie e risultati). Nell'ultima parte viene dedicato ampio spazio all'indagine qualitativa- attraverso 11 interviste semistrutturate rivolte alle donne che hanno seguito il corso di formazione. La ricerca si propone di riferire le motivazioni e i progetti esistenziali alla base della scelta migratoria e la comune esperienza lavorativa presso una famiglia italiana.

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5 INTRODUZIONE Con un termine entrato ormai nell'uso comune le chiamiamo badanti, sono le donne straniere che quotidianamente svolgono, all'interno delle nostre case, un lavoro di cura e assistenza per i soggetti più fragili. Le incontriamo per la strada accanto ai nostri anziani, agli invalidi, a volte con bambini, un po’ schive e timide passano inosservate, a stento ci accorgiamo di loro. Una presenza così vicina e così lontana, perché di queste donne sappiamo poco o nulla, perché il loro lavoro estremamente complesso e difficoltoso, non viene riconosciuto né dalle famiglie né dalla società. Questa strana presenza ha suscitato il mio interesse. Lentamente, quasi per caso, mi sono avvicinata al loro mondo, un mondo sociale ancora poco esplorato e per diverse ragioni invisibile. Grazie a un incontro occasionale sono entrata in contatto con un Servizio del Dipartimento di Prevenzione di una Ulss del Veneto, che da anni si occupa del fenomeno immigratorio. Questo ente stava sviluppando uno dei primi progetti pilota per la formazione e l'inserimento socio-lavorativo di donne extracomunitarie nel settore dell'assistenza domiciliare. Decisi allora di partecipare all'esperienza educativa, per approfondire la mia conoscenza di questa realtà, avvicinandomi alle protagoniste - destinatarie dell'intervento. Il presente studio tenta di analizzare, nel quadro delle trasformazioni strutturali della nostra società, il ruolo fondamentale che svolgono queste donne nell'ambiente di vita quotidiano di un sempre maggior numero di soggetti. Non c'è dubbio, infatti, che la presenza femminile straniera venga largamente utilizzata per coprire una crescente domanda di servizi alla persona che il nostro sistema di welfare non è riuscito a organizzare e alla quale la famiglia non riesce più a dare una risposta adeguata. Uno degli obiettivi prioritari della ricerca è quello di promuovere e valorizzare la loro figura, affinché il lavoro di cura esca da quella sorta di clandestinità sociale in cui si trova e diventi un tema su cui il confronto sia visibile: confronto tra attori sociali e istituzionali, tra chi agisce e chi ha bisogno di aiuto, nel riconoscimento reciproco di chi cura e di chi è curato.

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Russo
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2002-03
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Luisa Leonini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 153

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Parole chiave

badanti
doppia presenza
interventi formativi
regione veneto
immigrazione
donne immigrate
immigrazione femminile

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