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Il Desiderio Triangolare. Uno studio girardiano delle tragedie di John Webster

Quando ci si trova ad operare nel campo della letteratura si possono seguire infiniti percorsi. Gli strumenti di cui disponiamo sono molteplici, i vari settori di studio spesso si sovrappongono e si disturbano a vicenda. Le forzature nascono in modo spontaneo e generano discorsi inutili e, inevitabilmente, altre forzature. Per questo motivo il mio approccio allo studio seguente sarà il più possibile sintetico e metodico.
Un’opera che fa della semplicità il suo punto di forza è senza dubbio Shakespeare, A Theater of Envy ; la dichiarazione d’intenti di René Girard è chiarissima sin dalle prime battute: analizzare le opere del più famoso autore al mondo, Shakespeare, partendo dai suoi lavori precedenti. Girard non si preoccupa affatto dell’infinita mole di pagine scritta sull’autore inglese, al contrario, ne prende le distanze. Si dichiara, in questo modo, fazioso e innovativo: ammette che la sua passione per Shakespeare non è un sentimento disinteressato, ma che serve per approfondire i suoi temi; si dissocia, ancora, e in modo piuttosto provocatorio, dai critici letterari. Manifesta, dunque, il suo obiettivo in modo chiaro e sintetico; seleziona il suo uditorio e ammonisce il lettore. Sa di proporre qualcosa di nuovo.

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4 PREMESSA Quando ci si trova ad operare nel campo della letteratura si possono seguire infiniti percorsi. Gli strumenti di cui disponiamo sono molteplici, i vari settori di studio spesso si sovrappongono e si disturbano a vicenda. Le forzature nascono in modo spontaneo e generano discorsi inutili e, inevitabilmente, altre forzature. Per questo motivo il mio approccio allo studio seguente sarà il più possibile sintetico e metodico. Un’opera che fa della semplicità il suo punto di forza è senza dubbio Shakespeare, A Theater of Envy 1 ; la dichiarazione d’intenti di René Girard è chiarissima sin dalle prime battute: analizzare le opere del più famoso autore al mondo, Shakespeare, partendo dai suoi lavori precedenti. Girard non si preoccupa affatto dell’infinita mole di pagine scritta sull’autore inglese, al contrario, ne prende le distanze. Si dichiara, in questo modo, fazioso e innovativo: ammette che la sua passione per Shakespeare non è un sentimento disinteressato, ma che serve per approfondire i suoi temi; si dissocia, ancora, e in modo piuttosto provocatorio, dai critici letterari. Manifesta, dunque, il suo obiettivo in modo chiaro e sintetico; seleziona il suo uditorio e ammonisce il lettore. Sa di proporre qualcosa di nuovo. 1 René Girard, A Theater of Envy,William Shakespeare, Grasset, Paris, 1990 [trad. it. Shakespeare,Il teatro dell’invidia, Adelphi, Milano, 1998].

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Informazioni tesi

  Autore: Paolo Cassina
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Angela Locatelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 130

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