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L’Embedded Value come strumento nelle scelte strategiche di una compagnia vita

In queste pagine viene affrontato il tema dell’Embedded Value, ovvero del “valore” di una Compagnia di assicurazioni sulla vita, partendo dalle modalità di calcolo e arrivando a considerarlo come uno strumento di gestione, pianificazione e scelte strategiche da parte della Compagnia stessa; il lavoro può essere suddiviso in una parte di stampo più teorico, suddivisa in due capitoli, in cui tali concetti vengono esposti ed approfonditi, e in una di tipo applicativo, in cui si vuole mostrare, attraverso esempi numerici, quanto trattato nelle parti precedenti.
Nel primo capitolo ci occupiamo del calcolo dell’Embedded Value nelle sue due componenti, il patrimonio netto rettificato (ovvero il patrimonio libero da vincoli verso gli Assicurati) e il valore costituito dal portafoglio di contratti della Compagnia (value of business in force), ovvero il valore attuale degli utili futuri attesi da ogni contratto stipulato, al netto delle imposte e del costo del necessario margine di solvibilità.
Nel secondo capitolo, invece, l’Embedded Value viene visto come uno strumento per “governare” la Compagnia: abbiamo quindi inserito tale calcolo all’interno di un processo di valutazione, di controllo e di scelte che riguardi l’intera vita della Compagnia. Punto di partenza di tale ciclo è l’attività di profit testing, ovvero la valutazione, sulla base dei metodi esposti in precedenza, della profittabilità dei prodotti venduti: si tratta di una valutazione prospettica di cashflows, svolta in via preliminare alla vendita del contratto; punto di arrivo è il confronto dei risultati previsti dal modello con quelli effettivamente ottenuti.
Nel terzo capitolo, infine, i concetti esposti vengono mostrati nella loro applicazione pratica; in particolare, attraverso un software comunemente utilizzato dalle Compagnie di assicurazione, abbiamo mostrato alcuni casi concreti di profit test e analisi di sensitività, cercando di mettere in evidenza come non si tratti di “esercizi teorici” ma di strumenti utili nelle scelte di gestione di una Compagnia. Dalla fase di profit testing siamo poi passati al calcolo del valore di un portafoglio, come detto in precedenza componente più interessante, da un punto di vista attuariale, dell’Embedded Value: in tale sede, ci siamo basati su prodotti commercializzati sul mercato italiano, anche se, per ottenere risultati in cui fossero più evidenti i legami con quanto trattato da un punto di vista teorico, abbiamo poi considerato un portafoglio semplificato rispetto a quello che potrebbe essere il portafoglio di una Compagnia reale. Attraverso il calcolo di tale valore, e le analisi dei cambiamenti che intercorrono tra lo stesso valore calcolato in due momenti diversi, abbiamo quindi ripercorso tutti gli argomenti trattati nei capitoli precedenti.

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INTRODUZIONE Questo lavoro si propone di affrontare il tema dell’Embedded Value, cioè del “valore” di una Compagnia di assicurazioni sulla vita, partendo dalle modalità di calcolo e arrivando a considerarlo come uno strumento di gestione, pianificazione e scelte strategiche da parte della Compagnia stessa. Esso si inserisce quindi nell’ambito, più ampio, delle discussioni, tipiche dell’ultimo decennio, sulle valutazioni dell’azienda e sulla gestione del valore creato. Negli ultimi anni, infatti, i vertici delle grandi aziende di tutti i settori, non solo quello assicurativo, si sono trovati sempre più di frequente ad affrontare tre grandi problematiche fino a qualche anno fa tipiche del solo mondo anglosassone: 1) quale metro di valutazione dei propri piani operativi e strategici proporre agli azionisti, e su quali basi comunicare i propri progressi verso tali obiettivi? 2) Come assicurarsi che il decentramento delle responsabilità porti a decisioni effettivamente in linea con gli obiettivi generali dell’azienda? 3) Come legare obiettivi strategici e operativi a un sistema di retribuzioni e incentivi efficace nel medio-lungo periodo e non solo nel breve? La valutazione dell’azienda, quindi, da puro “esercizio di finanza”, confinato a fasi di acquisizione o cessione di aziende o parti di esse, è ormai diventata in 1

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Informazioni tesi

  Autore: Cristina Rossi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative
  Corso: Scienze Statistiche ed Attuariali
  Relatore: Nino Savelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 171

FAQ

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Parole chiave

assicurazione vita
portafoglio
profit test
valutazioni

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