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L'antica storia celtica della Britannia nelle fonti latine dell'Inghilterra fino a Goffredo di Monmouth

analisi della presenza e dell'evoluzione della figura di Arthur (re Artù) nelle fonti storiografiche latine prodotte in Inghilterra dall'epoca della dominazione anglosassone fino alla "Historia regum Britanniae" di Goffredo di Monmouth ed in alcune delle più importanti agiografie gallesi.
La ricerca punta a mettere in evidenza il valore che la presenza (o l'assenza) di questa figura assume nei vari testi presi in considerazione e cerca di individuarne le motivazioni tentando di ricostruire una cornice evolutiva nel quadro delle vicende storico politiche delle Britannia dei secoli V - XII.

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I INTRODUZIONE rtù, o forse "re Artù”, è uno di quei personaggi al cui fascino è difficile sottrarsi e basta a provarlo l'enorme produzione di testi in cui, nel corso dei secoli, egli compare: dalle opere della tradizione celtica a quelle latine, dai tanti scritti nelle varie lingue nazionali (Chrétien de Troyes, Wolfram von Eschenbach, Thomas Malory solo per citare alcuni nomi, ma l'elenco sarebbe ben più lungo) fino a giungere ai moderni romanzi della cosidetta letteratura "fantasy" che, più o meno dignitosamente (ma a volte con ottimi risultati), si rifanno ad elementi della "materia di Bretagna". E a questo va aggiunto il grandissimo numero di saggi scritti sui più svariati aspetti di questo tema catalogati nel Bibliographical Bulletin of the International Arthurian Society. Chiave di volta di questo successo fu un'opera, la Historia regum Britanniae composta nel 1136 dal chierico inglese Goffredo di Monmouth, che spalancò al pubblico delle corti europee le porte di un mondo in cui guerrieri e re si muovevano a fianco di maghi e profeti, ed in cui i racconti di battaglie si univano con l'amore e con il mistero della magia. Ma, soprattutto, fece conoscere Artù, “l’imperatore di Britannia”, come lo definisce Goffredo, che di questo personaggio fece il protagonista del suo capolavoro. É ben noto, però, che Goffredo di Monmouth non "inventò" Artù, né fu il primo scrittore che, nel mondo latino, scrisse di lui. Già da secoli, all'interno della cultura britanno-celtica, questi era divenuto il centro di gravità di un vasto patrimonio narrativo orale, formatosi per aggregazione di materiali diversi che in epoche più antiche costituivano nuclei narrativi indipendenti, ma a Goffredo va il merito (da tempo riconosciuto dalla critica) di aver creato una vera tradizione letteraria su Artù. Si è detto che Monmouth non fu il primo a scrivere di questo personag-gio, ma se questo è vero, prima della Historia regum Britanniae sono ben pochi i testi latini che contengono materiale su Artù (cfr. tabella 1). Una decina di testi prodotti in un arco di quasi cinque secoli non sono, in effetti, molti, ed in essi Artù vi appare spesso inserito in un contesto più ampio o presente con un ruolo che si definisce solo in rapporto con il soggetto del racconto. Ora, se escludiamo la Historia Brittonum, gli Annales Cambriae ed una delle Vitae di s.Cadoc i rimanenti testi si concentrano nel XII secolo, mentre il silenzio su Artù diventa sempre maggiore quanto più si arretra verso epoche più antiche, fino al silenzio totale che avvolge i secoli VI-VII, cioè quelli più prossimi all'epoca che dovrebbe aver visto svolgersi la sua vicenda storica. Interessante è anche analizzare all'interno di quali aree geografiche questi scritti furono composti nel corso dei secoli: (cfr. tabella 2) se le più antiche fonti latine “arturiane” provengono da quella regione che possiamo individuare, nell’area politica che va sotto il nome di Galles, nel XII secolo esse compaiono, anche nell’Inghilterra anglo- normanna. Ora. Nonostante alcuni elementi di indubbio interesse che emergono già da un'analisi di questo tipo, meramente quantitativa, è evidente come questo quadro, in sé, non permetta né di delineare con esattezza un preciso percorso evolutivo della figura di Artù nell'ambito letterario latino, né di definire gli elementi che concorsero a determinare questo processo. A

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Degli Esposti
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1994-95
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Lettere
  Corso: Storia
  Relatore: Lidia Capo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 86

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